L’inferno è amico delle storie
Ciò che noi desideriamo nella nostra vita non corrisponde a quello che desideriamo nella finzione narrativa. Le storie, cioè le finzioni narrative, ci piacciono perché ci consentono di evadere dalla realtà? Ma la teoria dell’evasione dalla realtà non spiega l’attrazione che noi proviamo nei confronti del “problematico” (cioè tutto quello che ammette infinite risoluzioni). Non ci ammalia il lieto fine, anzi, spesso ci delude, ci irrita.
La maggior parte di ciò che nella finzione ci piace, ci tiene desti, col fiato sospeso e che ci fa arrivare sino alla fine, di fatto è spiacevole. Minacce, violenze, uccisioni, incubi, visioni perturbanti. Insomma, si tratta di roba molto forte.
Grammatica delle storie La finzione narrativa si basa sull’esistenza dei problemi. Il conflitto è l’elemento fondamentale della finzione narrativa. Nella vita di tutti i giorni, il conflitto ha una connotazione negativa; invece, nella finzione, il conflitto drammatico è essenziale perché in letteratura solo i problemi sono interessanti e calamitano la nostra attenzione. Insomma, l’inferno è amico delle storie.
Le storie riguardano quasi sempre persone alle prese con dei problemi. C’è chi vuole arricchirsi, chi prendere in moglie una fanciulla bellissima, chi ritrovare un bambino scomparso. Si collocano però grossi ostacoli tra i protagonisti e ciò che vogliono, desiderano. Desiderare: deriva dal latino, “de” e “sideràre”; “de”: allontanamento, mancanza; “sideràre”: fissare cupidamente le stelle, ossia guardare intensamente qualcosa che attrae.
Quasi tutte le storie sono basate sui tentativi di un protagonista per ottenere a qualunque costo ciò che desidera. STORIA = Personaggio + Situazione difficile (problema) + tentativo per superarlo Questa è la formula di base delle storie. Più la situazione da affrontare è spinosa, più la storia è avvincente e quindi piace.
Schema generale (Propp) Equilibrio iniziale Rottura dell’equilibrio (movente o complicazione) Peripezie dell’eroe Ristabilimento dell’equilibrio
Funzione principale Danneggiamento: questa è una funzione di straordinaria importanza, poiché è con essa che ha inizio l’azione narrativa vera e propria. Con essa si apre l’esordio. Le funzioni precedenti servono a prepararla, la facilitano.
Tale funzione assume forme di varietà eccezionale: - l’antagonista rapisce qualcuno, ferisce un membro della famiglia dell’eroe; - il drago rapisce la figlia del re; - la strega porta via il bambino. - l’antagonista mutila qualcuno; - provoca un’improvvisa scomparsa; - scaccia qualcuno; - ordina di uccidere; - commette un assassino.