La Globalizzazione
Che cos’è? E’ un processo attraverso cui i mercati, le idee e le produzioni diventano sempre più interdipendenti generando strette INTERAZIONI tra NAZIONI, ECONOMIE e POPOLI. ↓ E’ un fenomeno che unisce sempre più le comunità umane grazie al continuo interscambio di beni, servizi, informazioni, denaro e spostamenti di persona creando un villaggio globale dove gli stili di vita tendono ad uniformarsi.
storia Inizia nel XVI sec. quando le potenze europee creano vasti imperi coloniali L’Europa iniziò la propria influenza sul resto del mondo Nella RIVOLUZIONE INDUSTRIALE del XVIII sec. L’Europa diffuse ovunque la sua cultura Gli USA si sono sostituiti all’ Europa nel ruolo di potenza mondiale - Nel XX sec. Ha consentito l’ accesso a nuove forme di comunicazione Viene dato un nuovo impulso all’evoluzione tecnologica -Negli ultimi decenni Molti fattori hanno influito sul processo di globalizzazione:economia, innovazione dei trasporti e delle telecomunicazioni
DIVERSI TIPI DI GLOBALIZZAZIONE CULTURALE GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA GLOBALIZZAZIONE TECNOLOGICA E DEL SAPERE SCIENTIFICO GLOBALIZZAZIONE GEOPOLITICA
GLOBALIZZAZIONE CULTURALE Nell’ambito culturale ci si trova spesso a rapportarsi con altre culture Attraverso migrazioni, viaggi, lavoro , rapporti tra stati. Parlando di globalizzazione culturale ci si riferisce anche ai fenomeni di OMOLOGAZIONE Dovuti alla mondializzazione dei media e alla scomparsa dei modi di vita e produzioni locali che portano alla perdita di tradizioni, lingue e costumi Tutti uguali - PATRIMONIO CULTURALE = varietà di caratteri specifici delle diverse società:più questi sistemi territoriali sono numerosi più ricco sarà il patrimonio culturale dell’umanità La globalizzazione culturale tende a ridurre questa varietà a un’unica cultura dominata dai modelli di vita occidentale In particolare americani
GLOBALIZZAZIONE ECONOMICA In campo economico si caratterizza per la forte integrazione degli stati nel COMMERCIO MONDIALE e LA CRESCENTE DIPENDENZA DEI PAESI GLI UNI DAGLI ALTRI forte integrazione degli stati nel In campo economico si caratterizza per la COMMERCIO MONDIALE e LA CRESCENTE DIPENDENZA DEI PAESI GLI UNI DAGLI ALTRI E’ contestata dal movimento NO GLOBAL sostenuta dai PAESI RICCHI ED INDUSTRIALIZZATI Secondo loro non farebbe altro che impoverire maggiormente i paesi poveri Secondo loro rappresenta la soluzione alla povertà del 3° mondo. -Secondo i dati non ha reso i paesi più poveri ma non ha avuto grande influenza nella riduzione della povertà Sicuramente questo processo ha contribuito al miglioramento della rete delle infrastrutture e all’applicazione di tecnologie innovative
GLOBALIZZAZIONE TECNOLOGICA E DEL SAPERE SCIENTIFICO Hanno reso possibile la globalizzazione economica consentendo lo svolgimento di operazioni finanziarie,commerciali e produttive in sedi molto lontane fra loro Le PIU’ MODERNE TECNOLOGIE DEI TRASPORTI E DELLE TELECOMUNICAZIONI Permette di conoscere quello che succede nel resto del mondo internet Si è formato così una rete globale di centri di ricerca (google)a cui ogni impresa attinge per realizzare e vedere localmente qui prodotti e processi innovativi che la rendono competitiva
GLOBALIZZIAZIONE GEOPOLITICA Consiste nella crescente e immediata interpretazione delle decisioni e degli avvenimenti politici dei diversi paesi. crescente controllo di alcuni paesi sugli altri Al contrario,però, i conflitti locali e gli armamenti si moltiplicano Nella capacità di intervenire militarmente e politicamente in ogni momento in ogni parte del pianeta E rendono problematico un controllo del sistema mondiale
VS
La mondializzazione delle migrazioni Sono uno degli aspetti della globalizzazione LE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI Verso i paesi poveri verso quelli ricchi Fattori generali = -Forte pressione demografica -Forti differenze nel reddito e nella qualità della vita -Mondializzazione dei trasporti e delle comunicazioni DIRETTRICE DELLE MIGRAZIONI verso gli – USA- Giappone – e paesi a economia avanzata Molti migranti per lavoro Intensificazione del flusso EMIGRARE PER LAVORO Paesi industrializzati manodopera poco costosa Difficoltà a regolare l’afflusso Conseguenze economiche e pericolo di perdita dell’identità culturale Numero emigrati Superiore a quello che i paesi di immigrazione possono accogliere
RIFUGIATI POLITICI E PROFUGHI = PARTE DEI MIGRANTI Per area geografica di accoglienza Sono circa 22 mila milioni di cui esodo provocato da guerre e persecuzioni Provengono prevalentemente dai paesi con CONFLITTI INTERNI 4,5% 25,3% 10,8% 0,4% Maggior parte ospitati nei paesi in via di sviluppo America centrale Africa orientale e meridionale Medio oriente Asia sud-orientale 36% 23% Maggior numero di emigrati ospitati nei paesi del sud del mondo