Seminario sull'AIA 28 aprile 2008 Taranto Dalla mappa degli inquinanti alla mappa delle soluzioni
Cosa significa AIA AIA significa Autorizzazione Integrata Ambientale. E' prevista dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 "Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento"
A che serve l'AIA Serve alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento. Prevede misure intese ad evitare oppure, qualora non sia possibile, ridurre le emissioni delle suddette attività nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti e per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso.
Niente autorizzazione senza......le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili (BAT). “L'autorizzazione integrata ambientale per gli impianti rientranti nelle attività (...) e' rilasciata (...) nel rispetto delle linee guida per l'individuazione e l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili, emanate con uno o più decreti dei Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio, per le attività produttive e della salute”.
Cosa prevede l'AIA ● non si devono verificare fenomeni di inquinamento significativi; ● deve essere evitata la produzione di rifiuti; in caso contrario i rifiuti sono recuperati; o sono eliminati evitandone e riducendone l'impatto sull'ambiente; ● l'energia va utilizzata in modo efficace; ● prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze;
AIA per “tenere pulito il sito” ● evitare “qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attività” ● “il sito stesso deve essere ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale”. ● E' una condizione importantissima a cui vincolare l'AIA dell'Ilva.
I cittadini possono partecipare Art. 5 comma 15 Copia dell'autorizzazione integrata ambientale e di qualsiasi suo successivo aggiornamento, e' messa a disposizione del pubblico, presso l'ufficio di cui al comma 6. Presso il medesimo ufficio sono inoltre rese disponibili informazioni relative alla partecipazione del pubblico al procedimento.
Chi è il “pubblico” Pubblico: una o più persone fisiche o giuridiche, nonche', ai sensi della legislazione o della prassi nazionale, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone.
Cosa abbiamo diritto di sapere a) l'impianto, il tipo e la portata delle sue attività; b) le materie prime e ausiliarie, le sostanze e l'energia usate o prodotte dall'impianto; c) le fonti di emissione dell'impianto; d) lo stato del sito di ubicazione dell'impianto; e) il tipo e l'entità delle emissioni dell'impianto in ogni settore ambientale, nonche' un'identificazione degli effetti significativi delle emissioni sull'ambiente; f) la tecnologia utilizzata e le altre tecniche in uso per prevenire le emissioni dall'impianto oppure per ridurle; g) le misure di prevenzione e di recupero dei rifiuti prodotti dall'impianto; h) le misure previste per controllare le emissioni nell'ambiente; i) le eventuali principali alternative prese in esame dal gestore.
Il Sindaco: un grande potere Art.5 comma 11: “Nell'ambito della conferenza dei servizi di cui al comma 10 sono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n In presenza di circostanze intervenute successivamente al rilascio dell'autorizzazione di cui al presente decreto, il sindaco, qualora lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, chiede all'autorità competente di verificare la necessità di riesaminare l'autorizzazione rilasciata, ai sensi dell'articolo 9, comma 4”.
I “superpoteri” del Sindaco REGIO DECRETO 27 LUGLIO 1934 N (TESTO UNICO DELLE LEGGI SANITARIE) “DELL'IGIENE DEL SUOLO E DELL'ABITATO” Art. 217: “Quando gas, vapori o altre esalazioni, scoli di acque, rifiuti solidi o liquidi provenienti da manifatture o fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica, il sindaco prescrive le norme da applicare per prevenire o impedire il danno o il pericolo e si assicura della loro esecuzione ed efficienza”.
Sindaco autorità sanitaria Il Sindaco è l’autorità sanitaria del Comune. Regio Decreto: “Chiunque intende attivare una fabbrica o manifattura, compresa nel sopra indicato elenco, deve quindici giorni prima darne avviso per iscritto al sindaco, il quale, quando lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, può vietarne l'attivazione o subordinarla a determinate cautele”.
Art.5 comma 20 In considerazione del particolare e rilevante impatto ambientale, della complessità e del preminente interesse nazionale dell'impianto, nel rispetto delle disposizioni del presente decreto, possono essere conclusi, d'intesa tra lo Stato, le regioni, le province e i comuni territorialmente competenti e i gestori, specifici accordi, al fine di garantire, in conformità con gli interessi fondamentali della collettività, l'armonizzazione tra lo sviluppo del sistema produttivo nazionale, le politiche del territorio e le strategie aziendali. In tali casi l'autorità competente, fatto comunque salvo quanto previsto al comma 18, assicura il necessario coordinamento tra l'attuazione dell'accordo e la procedura di rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale. Nei casi disciplinati dal presente comma il termine di centocinquanta giorni di cui al comma 12 e' sostituito dal termine di trecento giorni.
Accordo di programma sull'AIA Chi sono coinvolti? Ministeri dell'Ambiente, dell'Interno, della Salute, dello Sviluppo Economico, della Regione Puglia, di Provincia e Comune di Taranto, del Comune di Statte, di Edison, Eni, Cementir Italia, Enipower, Ilva, Sanac, Apat e Arpa.
Finalità dell'Accordo di Programma Finalità dell'Accordo di Programma è quella di garantire una valutazione unitaria ed integrata per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale ai diversi soggetti gestori al fine di assicurare, relativamente alle istanze presentate ai sensi del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, "in conformità con gli interessi fondamentali della collettività, l'armonizzazione tra lo sviluppo del sistema produttivo nazionale, le politiche del territorio e le strategie aziendali" come previsto dall'art. 5, comma 20, del decreto sopra citato.
Oggetto dell'Accordo di Programma Oggetto dell'Accordo dì Programma è supportare le Autorità Competenti per il rilascio delle AIA, anche con l'adozione di metodologie e dì strumenti coordinati. A tal fine, le parti pubbliche firmatarie si impegnano a reperire, organizzare e condividere tutti i dati storici conoscitivi del territorio e dell'ambiente, al fine di condividerli.
Cosa contengono le AIA Le AIA conterranno le misure necessarie per proseguire le attività di monitoraggio e controllo degli adeguamenti impiantistici già avviati, nonché le modalità dì monitoraggio degli ulteriori adeguamenti previsti. Altresì potranno essere definite le modalità di monitoraggio e controllo ambientale anche attraverso una gestione unitaria su base consortile delle relative attività.
Comitato di Coordinamento Con decreto del Direttore Generale della Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio è istituito un Comitato di Coordinamento e ne sono definite le modalità operative. Il suddetto Comitato sarà composto da rappresentanti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Ministero dell'interno, del Ministero della salute, del Ministero dello sviluppo economico, da rappresentanti della Regione Puglia, della Provincia di Taranto e dei Comuni di Taranto e di Statte, si avvale del supporto di APAT e dell'ARPA Puglia e potrà avvalersi di esperti provenienti da enti di ricerca o altri organismi, quali il CNR, l'ISPESL, l'ISS, l'ENEA e l'ASL territorialmente competente.
Compiti del Comitato di Coordinamento Compito del Comitato di Coordinamento è anche quello di individuare e valutare le problematiche tecniche, procedurali e ambientali che necessiteranno di eventuali approfondimenti, e coordinare le azioni volte ad effettuare tali approfondimenti. Esso provvede alla raccolta di tutti gli elementi di conoscenza (dati e informazioni) relativi alle matrici ambientali dell'area interessata e predispone altresì uno schema per la ricomposizione di tutte le domande ai fini del coordinamento delle istruttorie.
Associazioni e sindacati Il Comitato di Coordinamento può inoltre disporre audizioni con le associazioni ambientaliste riconosciute, le organizzazioni sindacali e in generale con i soggetti portatori di interessi territoriali.
Cosa devono fare le aziende I soggetti gestori firmatari dell'Accordo di Programma, finalizzato alle AIA, comunicheranno al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed alla Regione Puglia, entro 30 giorni dalla data dell'Accordo il programma degli interventi previsti per adeguare gli impianti alle migliori tecniche disponibili, per la prevenzione e la riduzione delle attuali emissioni inquinanti e dei relativi termini di avvio, di attuazione e di completamento.
11 aprile – 11 maggio 2008 Quindi entro 30 giorni le aziende devono presentare il loro piano per la riduzione dell'inquinamento. Devono cioè dettagliare in un cronoprogramma cosa faranno, quando e in quali tempi.
Differenze rispetto all'Atto di Intesa L'Accordo di Programma è finalizzato all'AIA che ha valore cogente. L'Atto di Intesa aveva valore volontaristico (era un “patto fra gentiluomini”).
300 giorni dall'11 aprile 2008 Trecento sono i giorni che scattano a partire dalla firma del decreto ministeriale perchè alle aziende sia rilasciata l'AIA, cioè l'Autorizzazione Integrata Ambientale. L'Aia sarà rilasciata sulla base dei progetti anti- inquinamento delle aziende e delle prescrizioni vincolanti che le istituzioni prevederanno. Importantissimo (si è visto) è il ruolo del Sindaco.
Per informazioni Siti web
Per donazioni Conto corrente postale intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, Taranto (TA) causale “Comitato per Taranto”