Documento 3: Problema dei lavori e delle attività industriali edili Periodo -> 19 Settembre 1945 Scritto al Ministro Romita. La commissione Centrale Economica ha esposto il problema dei lavori pubblici e delle attività industriali edili alle Commissioni Regionali, agli ispettori dei compartimenti del Genio Civile e ai magistrati delle Acque. Si è considerata la questione della determinazione di un piano di priorità per i lavori pubblici che deve tenere conto anche delle esigenze fondamentali dell’urgenza di alcuni lavori e della lotta contro la disoccupazione. La difficoltà maggiore che interessa il settore edile consiste nella scarsezza di materie prime e di beni strumentali, il che impone un piano che preveda un ordine di priorità che impedisca che le amministrazioni provinciali non tengano conto delle esigenze di altri settori.
Una volta decisi quali lavori si debbano eseguire e le priorità, bisogna soddisfare i seguenti compiti fondamentali: 1)Bloccare i materiali da costruzione per evitare che i privati se li aggiudichino. 2)Ridistribuire le materie prime, i mezzi d’opera e mezzi di trasporto e materiali a disposizione per l’attività edile 3)Controllare la mobilitazione di mano d’opera e l’assorbimento nelle imprese incaricate nell’esecuzione dei lavori.
Per soddisfare queste esigenze è stata costituita la commissione per i lavori pubblici ed il settore edile che deve essere coordinato con il C.I.A.I. Per garantire il collegamento tra la commissione e il C.I.A.I. si costituisce un servizio speciale con lo scopo di occuparsi del rapporto con i lavori pubblici. La Commissione per i lavori pubblici è composta da: Un rappresentante della commissione centrale economica Un rappresentante dei lavori pubblici Un rappresentante delle FF.SS Un rappresentante per i lavori di costruzione edile Un rappresentante della confederazione generale del lavoro Un rappresentante per ogni comitato industriale Un rappresenta te della commissione interprovinciale trasporti