Fil. Mente Lez. 5, 23/2/15
Prima di passare a Fumerton concludiamo per il momento con l'eliminativismo la nostra breve panoramica...
Eliminativismo Paul Churchland, Scientific realism and the plasticity of mind, 1984 Patricia Churchland, Neurophilosophy, 1986 La neuroscienza futura farà a meno di termini mentali Non esistono proprietà mentali, per es. non esistono credenze Ma questa è una credenza!
Fumerton, Knowkedge Thought and the case for dualism - anteprima Come promesso, iniziamo a seguire la falsariga del libro di Fumerton Nella pref. ci viene detto: "I'm interested in the plausibility of so-called knowledge arguments for property dualism" Abbiamo considerato l'argomento della realizzabilità multipla a favore del dualismo delle proprietà. Il Mary knowledge argument di Frank Jackson, che focalizza sui qualia, è un altro tipo di argomento, che studieremo seguendo Fumerton Fumerton ci dice (p. xiv), che in particolare è interessato a quali conclusioni seguono per la filosofia della mente dal fondazionalismo epistemologico internalista da lui accettato (in questo per il momento non ci addentriamo)
Cartesio e Jackson secondo Fumerton, l'argomento di Jackson è una variante dell'argomento di Cartesio per la distinzione tra me e il mio corpo. Jackson però argomenta per la distinzione tra qualia (per es. il rosso da me sperimentato nell'osservare un pomodoro) e proprietà fisiche. Jackson, "epiphenomenal qualia" 1982, "what Mary didnt't know", 1986 pdf di Jackson 1982 scaricabile: voG4Bw&gws_rd=ssl#q=jackson+epiphenomenal+qualia voG4Bw&gws_rd=ssl#q=jackson+epiphenomenal+qualia Riconsideriamo Cartesio prima di passare a Jackson
L'argomento di Cartesio Legge di Leibniz I: x = y => tutto ciò che è vero di x è vero anche di y, e viceversa (ossia, x e y hanno esattamente le stesse proprietà) Legge di Leibniz II: se c'è anche una sola cosa che è vera di x e non di y, allora x y So in modo indubitabile attraverso il cogito che io esisto Non so in modo indubitabile attraverso il cogito che il mio corpo (o cervello) esiste Quindi, io il mio corpo (Fumerton nota come l'argomento presupponga il fondazionalismo internalista in epistemologia)
La critica di Smart (a) Lois Lane crede che Superman ha superpoteri Lois Lane NON crede che Clark Kent ha superpoteri 'Lois Lane crede che... ha superpoteri' vero di Superman, ma non di Clark Kent Superman Clark Kent ? De dicto vs. De re
La critica di Smart (b) Ci sono due proposizioni distinte: [Superman ha superpoteri] [Clark Kent ha superpoteri] In quanto distinte possono avere proprietà diverse, in particolare, una è creduta da LL e l'altra NON è creduta Ma c'è un unico stato di cose corrispondente: /sck ha superpoteri\ Il caso di Carteso è analogo: [io esisto] [il mio corpo esiste] vs. /c esiste\
L'argomento di Jackson Mary è una neuroscienziata che sa tutto sulla neurofisiologia della visione dei colori Però è sempre stata segregata in modo tale da vedere sempre in bianco e nero Finalmente acquista la visione a colori e nel vedere un pomodoro esclama: "ecco cosa si prova nel vedere il rosso" Mary ha nuove conoscenze e dunque il fisicalismo è falso
un ipotetico Smart Secondo Fumerton, Smart ribatterebbe in modo analogo a come ha ribattuto a Cartesio. Mary intrattiene/crede una nuova proposizione P DIVERSA da qualsiasi altra proposizione precedentemente creduta/intrattenuta Ma per qualche proposizione P' precedentemente creduta: P e P' corrispondono allo stesso stato di cose fisico. Qual è questa proposizione P?
Ma c'è questa proposizione? Fumerton, p. 21: Secondo vari filosofi, Mary non arriva a intrattenere, apprendere, credere, conoscere una nuova proposizione. Non acquisisce una conoscenza proposizionale ("know that") secondo Lewis e altri, Mary acquisisce solo un "know-how", un'abilità secondo Churchland e altri, Mary sviluppa una conoscenza "by acquaintance"
La proposizione appresa da Mary E' qualcosa come: [questo è il colore dei pomodori] [questo è come le persone normali vedono ciò che chiamano "rosso" ] [questo è rosso] "questo" sta per un quale (del tipo colore) direttamente esperito da Mary Altri qualia sono di tipo olfattivo, gustativo, acustico, "dolorifico", "pruriginoso",...
qualia qualia (plurale neutro latino di quale, is cioè qualità, attributo, modo) Philosophers often use the term ‘qualia’ (singular ‘quale’) to refer to the introspectively accessible, phenomenal aspects of our mental lives. In this broad sense of the term, it is difficult to deny that there are qualia. (da SEP) The term "qualia" (singular: quale and pronounced "kwol- ay") was introduced into the philosophical literature in its contemporary sense in 1929 [MIND AND THE WORLD ORDER] by C. I. Lewis in a discussion of sense-data theory. As Lewis used the term, qualia were properties of sense- data themselves (da "qualia", internet enc. of phil.)C. I. Lewissense-data theory
Fil. mente Lezz. 6-7,
mary crede che il mio gatto è rosso (1) esiste un x tale che x è il mio gatto ed esiste anche una proprietà F tale che x è l'unico a da vere la proprietà F (l'F è il mio gatto) & Mary crede che l'F è rosso) (de re) (2) mary crede che esiste esattamente un x che è mio gatto ed x x è rosso
Digressione: il problema dei qualia per il funzionalismo qualia invertiti qualia assenti (zombie) Problemi sollevati per la prima volta in Block & Fodor, "what psychological states are not", PR 1972 (rist. in Block, readings in phil. psy., vol. I) Block, "troubles with functionalism" (China example), 1978 Searle, "Minds, brains and program" (Chinese room), 1980 Bealer, "Mind and anti-mind: why thinking has no functional definition" (1984)
hard vs. easy v. Fumerton, p. 21 David Chalmers, The conscious mind, 1995 hard problem of consciousness: comprendere cosa sono i qualia, cosa è esperire i qualia (come emergono). easy problem of consciousness: comprendere gli stati intenzionali come credenze, desideri, paure. (come emergono, cosa sono, fornendone un'analisti funzionalista) essere cosciente del verde, del dolore, ecc. (qualia) vs. essere cosciente (consapevole) che il semaforo è verde.