FONDAZIONE SANTA LUCIA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO STUDIO SULL’EFFICACIA DEL TANGO ARGENTINO IN SOGGETTI CON MALATTIA DI PARKINSON Background: numerosi dati indicano come l'esercizio fisico produca benefici nei pazienti con Malattia di Parkinson (PD) tra cui: miglioramento delle funzioni motorie, mobilità, equilibrio (Frazzitta et al 2013). In generale i pazienti con PD partecipano ad attività fisiche nel 15% in meno dei soggetti sani (Foster et al 2013). Alcuni studi hanno segnalato come l'utilizzo del tango in persone con PD produca ottimi risultati anche rispetto ad esercizi fisici riabilitativi o ad altre tecniche di danza (tai chi, valzer, foxtrot) (Hackney et al Duncan et al 2012). In particolare l'utilizzo del tango come danza-terapia in pazienti con PD sembra produrre miglioramenti in diversi ambiti come la marcia, l'equilibrio e la motilità articolare e sembra possa intervenire anche a livello corticale sulla capacità di acquisire nuove strategie di movimento. I pazienti che partecipano a programmi di danza-terapia mostrano inoltre miglioramento delle funzioni cognitive e nelle scale di qualità di vita (Duncan et al 2012). Soggetti e metodi: sono state valutate 7 coppie con 7 pazienti con m. di Parkinson idiopatico. Lo studio ha previsto 12 incontri settimanali di circa 1 ora e 30 minuti, dove una tangoterapeuta e un maestro di Tango hanno insegnato i principi base del Tango Argentino. Sono stati eseguite prima ed al termine del ciclo di Tango: valutazioni cliniche con MD-UPDRS, Analisi del Cammino e test Neuropsicologici. A. Peppe, A.Costa, F.Marchetti, D.Cadamuro Risultati: La tabella 1 riporta i dati anagrafici dei pazienti; la tabella 2 l’Analisi del cammino, e la Fig 1 la valutazione clinica con MD UPDRS. I risultati di maggior interesse sono quelli provenienti dall’analisi cinematica del cammino, nei quali è stato possibile evidenziare un miglioramento delle prestazioni rispetto alla variabili prese in considerazione. Tutti i principali parametri quantitativi, rilevati attraverso la gait analisys, hanno mostrato un miglioramento dopo il corso di tangoterapia, in particolare c’è stata una riduzione della fase di stance destra e sinistra, un aumento dello stride destro e sinistro e di entrambe le fasi di swing, una significativa riduzione della fase di double stance destra e sinistra e un significativo aumento della velocità media del passo. ANALISI DEL CAMMINO Vmeanstrd dxstrd sxstnc dxswng dxdblst dxstnc sx swng sxdblst sx Pre Post Significatività student T-TestWilcoxon Tab 2 Dai valori di Vmean riportati nella seconda colonna possiamo notare come a seguito di una deambulazione non forzata, eseguita durante la valutazione con gait analysis, la velocità media iniziale di ciascun paziente si attesta intorno al valore di 0,6 m/sec, mentre in valutazione finale raggiunge quasi il valore di 0,8 m/sec. Tabella 1: caratteristiche dei pazienti Figura 1: valori MDS-UPDRS parte III all’inizio e al termine dello studio LIMITI DELLO STUDIO E CONCLUSIONI I risultati dello studio mostrano che l’utilizzo del Tango argentino come tecnica riabilitativa è in grado di determinare effetti clinici significativi nella malattia di Parkinson. I risultati di maggior interesse sono quelli provenienti dall’analisi cinematica del cammino, che mostrano un significativo miglioramento delle prestazioni. Tutti i principali parametri quantitativi, rilevati attraverso la gait analisys, hanno mostrato un miglioramento dopo il corso di tangoterapia, in particolare c’è stata una riduzione della fase di stance destra e sinistra, un aumento dello stride destro e sinistro e di entrambe le fasi di swing, una significativa riduzione della fase di double stance destra e sinistra e un significativo aumento della velocità media del passo. Nonostante precedenti studi abbiano indicato come un percorso di tangoterapia possa apportare significative riduzione dei punteggi dell’UPDRS totale, il nostro studio non ha riprodotto i medesimi risultati, ma ha evidenziato invece una regolarità nei valori iniziali e finali (figura 1). I limiti dello studio includono la presenza di un campione iniziale limitato, il breve periodo di trattamento e la bassa compliance dei pazienti partecipanti.