6) Foraggicoltura d) Graminacee da prato

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SISTEMI COLTURALI Differente combinazione nello spazio e nel tempo delle diverse colture, ognuna con i proprii itinerari tecnici Tipi di base: Sistemi.
Advertisements

NOTE TECNICHE AUTUNNO 2012 Orientamento della scelta varietale e delle tecniche colturali per i cereali vernini in Piemonte.
Il frumento tenero (Triticum aestivum): Fasi fenologiche della coltura
PIANTE DEL PRATO Alla scoperta del proprio ambiente
FICO Ficus carica Famiglia: Moraceae
AGLIO (Allium sativum L.)
Avvicendamento Ciclo primaverile-estivo
Definizione e classificazioni
Esigenze termiche e luminose
Avvicendamento, lavorazione e semina
Ricerca sulla cipolla.
I climi europei Il continente europeo si trova, quasi interamente, nella fascia temperata boreale. Nel nostro continente, possono essere individuati quattro.
CONSUMI IDRICI DELLE COLTURE
PRODUZIONI VEGETALI E DIFESA Corso di COLTIVAZIONI ERBACEE
MODELLO DI SIMULAZIONE PER UNA GESTIONE RAZIONALE DELL'IRRIGAZIONE Prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà - Università di Napoli Federico II Prof. Marco Acutis.
IL RISO cenni storici e importanza economica Il riso è un cereale originario dell’Asia e la sua coltivazione è iniziata alcuni millenni prima dell’era.
GRANO ANDREA ROCCA STEFANO GIULIANI.
PRODUZIONI VEGETALI E DIFESA
Fertilizzanti mantenimenoAntimuschioDiserbo SementiFertilizzanti impianto/bordure.
V – TECNICHE DI COLTIVAZIONE
Inquadramento botanico
Docente: prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà VII – TECNICHE DI COLTIVAZIONE G) Lotta alle infestanti SCIENZE ERBORISTICHE Fondamenti di Agronomia e Laboratorio.
III – TECNICHE DI COLTIVAZIONE
PRODUZIONI VEGETALI E DIFESA
Soia Importanza economico agraria Contenuto in olio 18 – 22%
TICCHIOLATURA DEL MELO Venturia inaequalis
GLI ADATTAMENTI DELLE PIANTE ALL’ AMBIENTE BENEDETTA MERLINI 1°B 28/05/16.
Le piante Aurora Villa Classe 4° Scuola elementare Beregazzo con Figliaro.
CaLaBriaCaLaBria Il cinipide del castagno e il suo antagonista Ci sono 750 esemplari di Torymus sinensis Kamijo, antagonista naturale del cinipide galligeno.
Regione Campania S.T.A.P.A. Ce.P.I.C.A. di Avellino Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Agricoltura Centro Provinciale Informazione e Consulenza.
ORIGINI DELLA RAZZA E STANDARD
Centro di Ricerca per la Cerealicoltura e le colture Industriali
INDAGINE SUL CONTENUTO DI NITRATI NELLA RUCOLA
ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE
GranCereali NP CONCIMI ORGANO-MINERALI NP
c) Leguminose da erbaio
Hydrangea serrata 'Santiago®'
Ambienti naturali: la Tundra e la Taiga Realizzato da:
SOSTANZA ORGANICA 1.
LE REGIONI FREDDE.
APRICA* . Pianta: Varietà ad alto fabbisogno in freddo adatta agli ambienti continentali europei. Pianta molto rustica, con ottima tolleranza alle malattie.
Famiglia Plumbaginaceae Genere Limonium Macrotipo CorologicoEndemiche
I fattori che influenzano il clima
Chiara vinci limonium.
Tecnica colturale Per Sistema Colturale si intende l’insieme delle scelte operate relativamente alle Specie coltivate, al loro Avvicendarsi nel tempo sullo.
Aleatico.
V – TECNICHE DI COLTIVAZIONE
AGRICOLTURA.
Lezione del 25 maggio 2017 I cinque tipi principali di cellule vegetali. Le cellule parenchimatiche. Le cellule collenchimatiche. Le cellule sclerenchimatiche.
RIELABORATO DA LORENZO FORTI
III – TECNICHE DI COLTIVAZIONE
GRUPPO TERRA 1G PROF.SSA MAURA ROBERTA ORLANDO I.C.N ZINGARELLI
Razionamento vacca da latte
SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE Principi di Agronomia
Fagiolini: risultati delle prove di primo livello
Le fibre tessili
La torba ed altri substrati per il vivaismo
“UN ALBERO PER OGNI NEONATO “
SOSTANZA ORGANICA 1.
I climi e gli ambienti europei
Il clima I fattori che influenzano il clima.
Il kit dell’analisi della terra
la struttura interna della Terra
AVVICENDAMENTO.
La soia insilata sotto il profilo nutrizionale
Progetto FEEDINNOVA Strategie innovative per l’alimentazione della bovina da latte: confronto e scambio tra allevatori, tecnici e mondo della ricerca.
ADATTAMENTO DELLE PIANTE ALL’AMBIENTE
LE PIANTE DI CHRISTIAN STROLLO.
GLI AMBIENTI FREDDI CARATTERISTICHE.
LE STRUTTURE DEGLI EDIFICI.
Transcript della presentazione:

6) Foraggicoltura d) Graminacee da prato docente: prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE DACTYLIS GLOMERATA (Erba mazzolina) CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE Apparato radicale: Fascicolato, abbastanza profondo Culmi: sottili, appiattiti alla base negli stadi giovanili portamento eretto taglia alta  60 cm tipi da pascolo 120 cm " " sfalcio Foglie: tipiche delle graminacee ligula: allungata, di colore bianco orecchiette: assenti Cespo Ligula

pannocchia compatta e poco ramificata spighette riunite in mazzetti Spighetta Infiorescenza: pannocchia compatta e poco ramificata spighette riunite in mazzetti Cariossidi: molto piccole vestite brevemente aristate incurvate peso: 1.1 mg Cariosside

ESIGENZE AMBIENTALI E ADATTAMENTO Clima Sopporta bene il freddo ad eccezione dei primi stadi di sviluppo: Temperatura minima: 6-7° C Temperatura ottimale: 25° C Resiste a prolungati periodi di siccità Fotoperiodo: la maggior parte delle varietà sono non alternative Attecchimento lento. Tempi di emergenza lunghi (10-15 gg) Precocità: ampia gamma (oltre 1 mese) Longevità: 5-9 anni Terreno: Si adatta a tutti i tipi di terreno eccetto quelli acidi e poco drenati

TECNICA COLTURALE Concimazione all'impianto: 60-100 kg ha-1 di N 100-200 kg ha-1 di P2O5 100-200 kg ha-1 di K2O (se necessario) in copertura (e negli anni successivi) 150-250 kg ha-1 di N (50% a fine inverno e 50% dopo il primo sfalcio) Semina Autunnale (entro fine agosto) Primaverile (se consociata) a file distanti 15-20 cm profondità di interramento: 0.5-1 cm dose di seme: 30-40 kg ha-1 ;

Produzione annua: 100-200 q ha-1 di fieno buona qualità del foraggio ad inizio spigatura (<50%). Oltre le UF kg-1 di s.s. tendono a diminuire COMPOSIZIONE E VALORE NUTRITIVO DEL FORAGGIO DI Dactylis IN FUNZIONE DELLO STADIO DI SVILUPPO

CARATTERISTICHE DI ALCUNE VARIETA' DI Dactylis

FESTUCA ARUNDINACEA Schreb. CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE Apparato radicale: Fascicolato, profondo Culmi: tendenzialmente eretti, cilindrici portamento eretto o semi-eretto taglia elevata: 150-170 cm Foglie: rigide ruvide ligula: corta orecchiette: robuste e pelose

pannocchia non molto compatta, ramificata Spighetta Pannocchia Infiorescenza: pannocchia non molto compatta, ramificata Cariossidi: piccole vestite arista molto corta peso: 2.5 mg Cariosside

ESIGENZE AMBIENTALI E ADATTAMENTO Specie molto rustica, è considerata la graminacea delle situazioni difficili. Si adatta bene: al freddo, anche nei primi stadi di sviluppo: inizio vegetazione 3-4 °C temperatura ottimale: 25° C ad ambienti siccitosi (le foglie però si arrotolano e disseccano) a tutti i tipi di terreno anche con pH acido a situazioni di ristagno idrico Molto longeva: 6-10 anni in coltura Difetti: lento insediamento il foraggio è di qualità non eccellente (duro e grossolano) e scarsamente appetibile. Produzione: 120-140 q ha-1 y-1 è particolarmente adatta al pascolamento di bovini da carne e di ovini

CARATTERISTICHE DI ALCUNE VARIETA' DI Festuca arundinacea

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE LOLIUM PERENNE L. (Loietto inglese) CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE Apparato radicale: superficiale Culmi: sottili, cilindrici portamento eretto spesso colorati di rosso alla base taglia media: 50-80 cm Foglie: strette e corte pagina inferiore lucida ligula e orecchiette presenti ma poco pronunciate

spiga con spighette mutiche (senza ariste) con 5-10 fiori Spighetta Spiga Infiorescenza: spiga con spighette mutiche (senza ariste) con 5-10 fiori Cariossidi: piccole vestite peso: 2.0 mg Cariosside

Produzione: 80-100 q ha-1 y-1 di fieno ESIGENZE AMBIENTALI E ADATTAMENTO Indicato per ambienti freschi ma con temperature non troppo basse (sensibile alle basse temperature) Temperatura: inizio vegetazione 5-6 °C temperatura ottimale: 18-20 °C l'accrescimento cessa a temperature > di 30 °C Scarsamente resistente alla siccità Sopporta bene eccessi di umidità nel terreno Non molto longeva: generalmente 3-4 anni. (in condizioni ideali anche 6-10 anni). Utilizzazioni tardive ripetute sono dannose. Vegetazione densa ed elastica (si piega al passaggio della barra falciante). Produzione: 80-100 q ha-1 y-1 di fieno

CARATTERISTICHE DI ALCUNE VARIETA' DI LOIETTO

PHLEUM PRATENSE (Coda di Topo) CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE Apparato radicale: superficiali. Sono spesso presenti corti rizomi Culmi: sottili, cilindrici portamento eretto o semieretto spesso dotati alla base di piccoli bulbi con funzione di organo di riserva taglia piuttosto elevata 80-120 cm Foglie: larghe con nervature poco accentuate di colore glauco orecchiette assenti; ligula di forma allungata bulbo rizoma

pannocchia cilindrica, molto serrata Spighetta Pannocchia Infiorescenza: pannocchia cilindrica, molto serrata composta di numerosissime spighette uniflore Cariossidi: globose, molto piccole vestite peso: 0.4 mg Cariosside

ESIGENZE AMBIENTALI E ADATTAMENTO Indicato per le zone fredde e montane. Sopporta bene il freddo in qualsiasi stadio di sviluppo ma non gradisce gli sbalzi eccessivi. Temperatura: inizio vegetazione 0°C temperatura ottimale: 18-20°C l'accrescimento cessa a temperature > di 25°C Sopporta gli eccessi di umidità nel terreno, ma non la siccità. Vegeta bene anche nei terreni molto argillosi, ma non in quelli sabbiosi.

Produzione: 100-140 q ha-1 y-1 di fieno Non molto longeva: generalmente 4-6anni. Non alternativo: se seminato in primavera, nel primo anno non va a seme ed il foraggio è costituito prevalentemente di foglie. Ciò può costituire un vantaggio in quanto si allunga il periodo utile per le raccolte. Più tardivo delle altre graminacee. Ottimo per il pascolamento in quanto, per la sua tardività, l'erba si mantiene a lungo tenera ed appetibile. Produzione: 100-140 q ha-1 y-1 di fieno

Composizione del Phleum pratense (% su s.s.) Giovane Prefioritura Fioritura Maturo Sostanze nutritive digeribili 64.3 64.9 62.5 46.4 Proteine grezze 19.6 10.3 8.7 6.7 Proteine digeribili 14.6 5.8 4.7 1.5 Fibra grezza 19.2 30.2 32.8 33.0 Estrattivi inazotati 49.5 49.3 52.6 Ceneri 10.8 7.0 6.2 4.9 Le sostanze digeribili diminuiscono dopo la fioritura. Le proteine decrescono con il procedere del ciclo, mentre aumentano la fibra e i carboidrati.

CARATTERISTICHE DI ALCUNE VARIETA' DI Phleum