“Ma volete la Luna?” dei mestieri possibili e delle donne innamorate partendo dall’astronauta I.I.S “A.Volta” Pavia
PROGETTO: “Le studentesse vogliono ‘contare’! Il mese delle Stem” è un’iniziativa del Miur in collaborazione con il Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio, con il sostegno della sede italiana della Commissione Europea, per la promozione delle discipline STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering, and Mathematics) nelle scuole di ogni ordine e grado in modo pari tra le ragazze e i ragazzi.
ARGOMENTO DEL DEBATE - Le nostre ragazze, più delle loro coetanee in altri paesi, vivono in un contesto che porta a minori aspettative di risultato e quindi di carriera negli ambiti collegati alle scienze, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica (le cosiddette discipline STEM), sebbene i test di ingresso e gli esiti di apprendimento dimostrino ampiamente il contrario.
Opinioni pro - Donne che hanno ricevuto il premio nobel e donne che hanno comunque contribuito a fare delle scoperte in campo scientifico a cui è “solo” stato negato il riconoscimento nominale. - Le donne ottengono risultati più alti, titoli di studio più velocemente e svolgono ricerche più fruttuose anche se esse vengono poco finanziate. - Se le donne non scelgono carriere scientifiche è anche colpa dell’istruzione italiana che non spinge le studentesse ad iscriversi causa le scarse probabilità di trovare lavoro in Italia.
Opinioni contro - Non solo poche donne hanno ricevuto il Nobel, ma è chiaro dai dati che emergono maggiormente nei campi umanistici. Nonostante le qualificazioni comunque i loro nomi non emergono nella storia. - A causa della loro insicurezza nelle proprie capacità ottengono risultati inferiori o abbandonano ancora prima di iniziare un percorso. - Sono poche le donne italiane ad ottenere risultati nella ricerca scientifica, si ricordano solo pochi nomi quali Maria Montessori, Rita Levi-Montalcini e, negli ultimi anni, Samantha Cristoforetti e Fabiola Gianotti.
Opinioni pro pt. 2 - Molto spesso è la società che impone un nome maschile a una scoperta femminile, qui ricordiamo: Maria Montessori, la prima donna medico, Rosalind Franklin, la quale ha scoperto il DNA, Jocelyn Bell-Burnell, la quale scoprì i pulsar, Lise Meither, prima interpretazione esatta della fissione nucleare, Nettie Stevens, la quale scoprì la determinazione ereditaria del sesso attraverso i cromosomi. - Molte donne cercano di accrescere la propria fiducia in sé stesse e sentono di avere bisogno di aiuto per scoprire le proprie capacità, ma non sempre viene fornito l’aiuto richiesto. - Le donne italiane, i quali nomi sono in rilievo, non hanno avuto istruzione italiana, quindi il nostro Paese non stimola la continuità di studi scientifici, anzi, li blocca anche perché solo pochi datori di lavoro le assumono nelle proprie aziende, spingendole a cercare altrove occupazione, salvo il caso di Fabiola Gianotti.
Opinioni contro pt. 2 - Questo evidenzia la debolezza del sesso femminile e ci riporta ai loro problemi di autostima e alla rivendicazione dei diritti femminili nella storia. - Fabiola Gianotti è riuscita ad emergere come personalità durante gli studi senza fuggire all’estero.
Conclusioni pro Le donne sono più capaci ma meno gratificate, perciò non esistono tanti nomi di rilievo. Le donne sono meno spinte a frequentare facoltà scientifiche in Italia causa poca prospettiva lavorativa, non carenza di capacità.
Conclusioni contro Le donne hanno meno propensione alle discipline logistico scientifiche e ciò è determinato dalla loro insicurezze.