La libertà dell’ arte e dell’ insegnamento per la nostra classe 2 A Scuola secondaria Primo grado San Paolo d’Argon
LA COSTITUZIONE DENTRO UNA CANZONE RIT. (3 VOLTE) LA COSTITUZIONE DENTRO UNA CANZONE STROFA ARTE SCIENZA CIVILTA’ TRE PAROLE DI LIBERTA’ TRE PAROLE PER INSEGNAR CHE TUTTA LA GENTE DEVE IMPARAR RIT. (3 VOLTE) LA COSTITUZIONE DENTRO UNA CANZONE STROFA NELL’ARTICOLO 33, NOI POSSIAMO LEGGERE CHE LA REPUBBLICA DETTA NORME GENERALI ISTITUISCE SCUOLE STATALI COSI’ NOI A SCUOLA POSSIAMO ANDAR E TANTE COSE IMPARAR E CI DEVONO SPIEGAR QUEL CHE NELLA VITA CI SERVIRA’ RIT. (3 VOLTE) LA COSTITUZIONE DENTRO UNA CANZONE Libertà dell’arte: libertà di esprimere noi stessi
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. La nostra classe ha esaminato l’articolo 33 della Costituzione, prendendone in considerazione soprattutto alcuni aspetti.
Date importanti per la scuola 1859= La legge Casati introduce l’ obbligo della scuola elementare. 1877= La Legge Coppino stabilisce che la scuola elementare fornisce un insegnamento per 5 anni ma sono obbligatori solo 3 anni. 1911= La Legge Orlando prolunga l’ obbligo scolastico fino a 12 anni. (questa legge veniva rispettata soltanto dalle famiglie nobili che avevano abbastanza soldi per garantire ai propri figli un’istruzione). Ci siamo chiesti quali leggi, nel corso della storia d’Italia, siano state introdotte a proposito della scuola.
Date importanti per la scuola 1923= La Riforma Gentile portava l’obbligo scolastico fino a 14 anni, gratuito però solo per i cinque anni della scuola elementare 1939 = in pieno regime fascista, Giuseppe Bottai, ministro dell’Educazione nazionale, fa approvare dal Consiglio nazionale del fascismo la “Carta della Scuola”, attraverso cui si realizza una visione compiutamente populista e fascista del rapporto tra scuola e società 1962=viene approvata la legge n Essa prevede sia l'abolizione della scuola di Avviamento al lavoro sia di altre scuole particolari, con la creazione di una solo tipologia di scuola media unificata che permetta l'accesso a tutte le scuole superiori. 1984= Nella costituzione venne stabilita l’ istruzione pubblica e gratuita. Dopo la quinta bisognava scegliere se andare alle medie o andare all’ avviamento al lavoro in cui si imparava a fare i lavori più semplici.
Date importanti per la scuola 2000= riforma Berlinguer sul Riordino dei cicli dell’Istruzione 2003= riforma Moratti, in base alla quale il sistema scolastico viene diviso in: Scuola dell'infanzia:; Primo ciclo, 5 per la primaria e 3 per la secondaria di primo grado; Secondo ciclo: 5 anni per i licei e 4 per gli istituti professionali; per quest'ultimi è previsto un anno integrativo nel caso l'alunno scelga di accedere all'università. 2008= riforma Gelmini, che tocca vari aspetti del sistema scolastico, dall’introduzione del maestro unico alle graduatorie d’istituto dei docenti. 2014= “la buona scuola”, in corso d’attuazione.
Questi interventi legislativi si possono scorgere anche nei racconti degli anziani: Testimonianza di UNA ZIA (nata nel 1940 ): Inizio a 6 anni 4 classi, dalla prima alla quarta Stufa a legna alimentata anche dai bambini 5 ore a scuola (7-12) Scuola privata con retta Materie: storia, matematica, italiano, geografia, latino, dalla terza una scelta tra musica ed educazione fisica Castighi: in ginocchio dietro alla porta o dietro alla lavagna I libri si compravano Insegnamento libero Classe quinta in un altro paese Due anni di medie Poi avviamento al lavoro Diploma in seconda media
Cosa dice l’ articolo 33? Ognuno può insegnare tutto il sapere che ha, ma l’esercizio della libertà di insegnamento è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni e tale azione di promozione è attuata nel rispetto della coscienza morale e civile degli alunni.. L’ arte e la scienza sono libere e libero ne è l’ insegnamento La Repubblica stabilisce le norme generali su come si deve insegnare e si adopera a creare scuole statali per tutti gli ordini e i gradi. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi Gli istituti privati devono mantenersi senza che lo stato debba destinare fondi per il loro sostentamento Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato
Cosa dice l’ articolo 33? La legge deve assicurare che gli istituti privati vengano considerati alla pari rispetto agli istituti statali e che gli alunni siano trattati ugualmente La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali È obbligatorio un esame per passare alla scuola di grado superiore. è prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale Le università, le accademie o istituti di alta cultura possono essere autonomi ma devono rispettare i limiti prescritti dallo stato Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato
Cosa ci ha colpito: La chiarezza della disposizione in materia di scuole private (che non dovrebbero rappresentare un onere per lo stato, ma così non è di fatto).; La convinzione che la scuola pubblica è ancora garanzia di pluralità, perché in essa possono convivere diverse posizioni culturali e ideali La libertà garantita per legge ai nostri docenti di insegnare nel tentativo di valorizzare noi alunni (e la nostra canzone ne è testimonianza).