IL BILANCIO DELLO STATO
DEFINIZIONE Il bilancio dello Stato è un documento giuridico – contabile che descrive le entrate e le uscite dello Stato in un determinato esercizio finanziario. L'anno finanziario è il periodo di tempo al quale si riferiscono le entrate e le uscite registrate nel bilancio. L'esercizio finanziario è l'insieme delle operazioni amministrative (entrate e spese) che si svolgono in un anno finanziario. Il bilancio è il principale strumento di supporto della politica di bilancio del Governo (politica economica)
FUNZIONI DEL BILANCIO Il bilancio svolge tre funzioni principali: 1. Funzione informativa: rappresenta le risorse pubbliche disponibili (strumento di programmazione economica). 2. Funzione allocativa: è lo strumento per le decisioni politiche. 3. Funzione esecutiva: è lo strumento per la gestione delle risorse stanziate (eroga spese e consegue entrate).
FONTI DEL BILANCIO Art. 81 Cost. = Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte. Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei princìpi definiti con legge costituzionale.
Norme sulla contabilità di Stato: la principale fonte legislativa che disciplina il bilancio in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue fasi è la legge L196/2009. L'attuale normativa, al fine di raggiungere gli obbiettivi di trasparenza e coordinamento stabiliti a livello europeo, ha introdotto nuovi strumenti e istituti contabili.
PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO I principi di bilancio indicano le qualità che il bilancio deve avere per assolvere alla sua funzione: Annualità Universalità Integrità Unità Specializzazione Veridicità Pubblicità Pareggio
Art. 81 COST. Annualità: Il bilancio e il rendiconto devono essere approvati dal parlamento con cadenza annuale. Il bilancio preventivo entro il 31/12. Il rendiconto entro 30/06. Pubblicità: Essendo il bilancio una legge deve essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Pareggio: L'ammontare delle spese deve essere uguale alle entrate, evitando in tal modo il ricorso all'indebitamento tenendo però in conto le fasi avverse e favorevoli del ciclo economico.
L. 196/2009 Integrità: tutte le entrate e tutte le spese devono essere registrate al lordo degli oneri connessi alla loro riscossione, se sono entrate, o erogazione, se sono spese. Universalità: Nel bilancio devono essere inserite tutte le entrate e tutte le spese; Sono quindi vietate le gestioni di fondi fuori del bilancio tranne nei casi espressamente autorizzati da leggi speciali (gestioni extrabilancio).
Unità: Tutte le entrate concorrono indistintamente a coprire tutte le spese previste nel bilancio. Pertanto sono vietati i cosiddetti tributi di scopo. Specializzazione: Le voci di bilancio devono essere articolate in modo analitico, con la maggior precisione possibile. Veridicità: Il bilancio deve essere veritiero cioè senza sopravvalutazioni di entrate e sottovalutazioni di spese.
TIPOLOGIE DI BILANCIO Nel sistema italiano esistono diversi tipi di bilancio. Riguardo all'anno finanziario il bilancio può essere preventivo e consultivo. Il bilancio preventivo contiene le entrate e le uscite che si prevede verranno compiute nell'esercizio successivo. Il bilancio consultivo (rendiconto) registra le entrate effettivamente realizzate e le spese materialmente erogate nell'esercizio appena trascorsco.
BILANCIO DI COMPETENZA E DI CASSA Rispetto al momento al quale sono riferite le operazioni, il bilancio può essere di competenza o di cassa. Il bilancio di competenza registra le entrate che si prevede di accertare e le spese che si prevede di impegnare. Il bilancio di cassa registra le entrate che si prevede di incassare e le spese che si prevede di pagare.
BILANCIO ANNUALE O PLURIENNALE Rispetto all'estensione del periodo di riferimento il bilancio può essere annuale o pluriennale. Bilancio annuale si riferisce solo a un anno finanziario; Bilancio pluriennale si riferisce a più anni finanziari (attualmente in Italia 3). E' uno strumento di politica economica. Può essere: A)A legislazione vigente B)A legislazione programmatica (previsioni legislative future)
BILANCIO DECISIONALE O GESTIONALE In relazione ai destinatari il bilancio può essere decisionale o gestionale. Il bilancio decisionale (politico) è il bilancio classico che viene approvato dal Parlamento e identifica le funzioni e gli obiettivi che lo Stato intende perseguire. Il bilancio gestionale (AMMINISTRATIVO) è quel particolare prospetto contabile destinato ai centri di responsabilità amministrativa (PA) e che stabilisce l'ambito di operatività di tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nella gestione del bilancio.
BILANCIO DECISIONALE Il bilancio decisionale (politico) è strutturato nel seguente modo: 1.Uno stato di previsione dell'entrata; 2.Tanti stati di previsione delle uscite quanti sono i Ministeri; 3.un quadro generale riassuntivo (triennale); 4.Una nota integrativa 5.Appendici dei bilanci delle amministrazioni autonome E' contenuto in un unico disegno di legge strutturato in articoli con riferimento ai criteri della competenza che di cassa.
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO DECISIONALE Il bilancio decisionale è redatto secondo le seguenti classificazioni (per funzioni): a)Classificazione delle entrate: per titoli (tributarie, extratributarie, alienazione ammortamento beni patrimoniali, riscossione crediti, accensione prestiti); per natura (entrate ricorrenti e non ricorrenti); per tipologia (entrate tributarie, altre entrate); per categoria o per livelli (attività ordinaria, accertamento controlli).
b) Classificazione delle spese: la classificazione delle spese è articolata su 4 livelli: Missioni (34): individuano gli obiettivi strategici; Programmi (175): individuano i risultati da perseguire; Macro aggregati: spese correnti, in conto capitale e per rimborso prestiti; Centri di responsabilità amministrativa: Dipartimenti e Direzioni Generali dei ministeri.
BILANCIO GESTIONALE Strettamente collegato al bilancio decisionale la legge prevede il bilancio gestionale articolato in capitoli. È lo strumento contabile a disposizione delle strutture amministrative per la gestione e la rendicontazione delle risorse finanziarie. Si divide in tre livelli: Centri di responsabilità amministrativa; Capitoli; Piani di gestione.
CLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLE ENTRATE E DELLE SPESE Entrate correnti: Entrate tributarie (imposte dirette e indirette) Entrate extratributarie (entrate correnti diverse dai tributi) Entrate in conto capitale: Alienazione e ammortamento di beni patrimoniali Rimborso crediti Partite finanziarie: accensione di prestiti E. FINALI E. TOTALI
Spese correnti (di funzionamento) Spese in conto capitale (investimento) Spese per rimborso prestiti (indicano il debito pubblico) S. FINALI S. TOTALI
SALDI DI BILANCIO (RISULTATI DIFFERENZIALI) Sono le differenze tra alcune categorie di entrata e di spesa che sintetizzano le informazioni contenute nel bilancio: Risparmio pubblico: totale entrate correnti – totale spese correnti Il risparmio pubblico individua insieme al risparmio privato il totale del risparmio complessivo del sistema economico;
Saldo netto da finanziare (fabbisogno): entrate finali – totale spese finali Evidenzia la presenza di disponibilità (fabbisogno); in pratica la misura in cui lo Stato può far fronte ai fini pubblici senza indebitarsi; Indebitamento netto: (totale entrate finali – totale spese finali) – operazioni finanziarie (le operazioni finanziarie sono operazioni di rimborso crediti e dal lato delle spese le acquisizioni di operazioni finanziarie) Questo risultato pone in evidenza il saldo positivo o negativo con cui si chiudono le operazioni di bilancio; Ricorso al mercato: entrate totali – spese totali Indica la quota che lo Stato deve chiedere in prestito al mercato finanziario e coincide con il totale dei prestiti (del debito pubblico).
CONTROLLO SULLA GESTIONE E SUI RISULTATI DI BILANCIO I controlli sul bilancio posso essere interni ed esterni e di legittimità contabile. I controlli interni sono esercitati dalla pubblica amministrazione (Ragioneria generale dello Stato). I controlli esterni sono esercitati dal Parlamento (legge di approvazione del bilancio e del rendiconto). I controlli di legittimità contabile sono esercitati dalla Corte dei Conti.
IL BILANCIO DELL' UNIONE EUROPEA Le entrate (risorse) dell'UE provengono quasi esclusivamente da trasferimenti nazionali (mancano tributi europei) e sono divise in 4 gruppi: Dazi doganali Entrate I.V.A. Entrate proprie (prelievi riscossi sulle importazioni di prodotti agricoli) Entrate derivanti dal reddito nazionale lordo. Le spese sono ripartite secondo un piano finanziario pluriennale (7 anni) in spese obbligatorie (SO) e spese non obbligatorie (SNO).
PRINCIPI DEL BILANCIO EUROPEO Unità; Universalità; Annualità; Specialità; Equilibrio tra entrate e spese. Il bilancio è integralmente finanziato con risorse proprie: Il FES (fondo europeo di sviluppo), che è una parte del bilancio, è invece finanziato da contributi nazionali.
APPROVAZIONE DEL BILANCIO L'approvazione del bilancio comunitario prevede una procedura complessa in cui sono coinvolti: la Commissione, il Parlamento e il Consiglio. Il procedimento si articola in 2 fasi: 1) Il progetto di bilancio elaborato dalla Commissione viene approvato dal Consiglio e trasmesso al Parlamento. Il Parlamento lo può approvare, emendare oppure respingere; 2) Sul progetto definitivo approvato dal Parlamento il Consiglio è chiamato a esprimere una seconda approvazione che valuta gli eventuali emendamenti deliberati dal Parlamento; segue un' ulteriore rilettura da parte del Parlamento che può modificare, respingere i nuovi emendamenti o respingere il bilancio e chiederne la presentazione di uno nuovo entro il 31/12.