Il Fascismo e i Giovani
Una legge del 3 Aprile 1916 diede inizio all’ Opera Nazionale Balilla (ONB), la quale era finalizzata all’assistenza e all’educazione fisica e morale della gioventù. Lo scopo dell'ONB era infondere nei giovani il sentimento della disciplina e dell'educazione militare, renderli consapevoli della loro italianità e del loro ruolo di "fascisti del domani". Siccome era rigidamente centralizzata, l'ONB fu sin dalla sua fondazione concepita dai fascisti come uno strumento di penetrazione nelle istituzioni delle scuole: ad essa venne affidato l'insegnamento dell'educazione fisica ai ragazzi; presidi e insegnanti erano tenuti ad 'aprire le porte' delle strutture scolastiche alle iniziative dell'ONB, e ad invitare gli alunni di tutte le età ad aderirvi.
Il Fascismo e i Giovani Sistema I giovani erano suddivisi, in primo luogo, per sesso A loro volta erano divisi in gruppi per età, dove ad ogni gruppo era attribuito un nome L'Opera nazionale balilla per l'assistenza e per l'educazione fisica e morale della gioventù" veniva governato a livello nazionale da un "Consiglio centrale", invece a livello locale dal "Comitato provinciale Abbigliamento Era costituito dalla classica camicia nera, fazzoletto azzurro, pantaloni grigioverde, fascia nera, fez (il copricapo arabo mutuato dagli arditi): la divisa dei Balilla tradiva l'impostazione militare dell'ONB. Quasi sempre presente nelle esercitazioni, era inoltre il moschetto Balilla (in versione giocattolo per i figli della lupa).
Il Fascismo e i Giovani Maschi Dai 4 agli 8 anni: Figli della Lupa Dagli 8 ai 14: Balilla Dai 14 ai 18: Avanguardisti Fasci giovanili di combattimento e giovani fasciste: dai 18 ai 21 anni; Gruppi universitari Fascisti (GUF): studenti universitari e delle scuole superiori. Femmine Dai 6 agli 8 anni: Figlie della Lupa Dagli 8 ai 12 : Piccole italiane Dai 13 ai 18: Giovani italiane Fasci giovanili di combattimento e giovani fasciste: dai 18 ai 21 anni; Gruppi universitari Fascisti (GUF): studenti universitari e delle scuole superiori.
Il Fascismo e i Giovani Maschi Inquadrati in plotoni di tipo militare, vestiti con divise simili a quelle della milizia fascista, bambini e ragazzi venivano educati alla guerra, attraverso la vita in comune, le marce, ma anche le gite al mare e in montagna. Che la disciplina di tipo militare della popolazione fosse uno degli ideali del fascismo è anche mostrato da uno degli slogan più famosi: «credere, obbedire, combattere». Femmine I compiti loro attribuiti erano diversi da quelli richiesti ai maschi, come si può capire anche dalla divisa imposta alle femmine: non una simile a quella della milizia fascista, ma la camicia e le calze bianche con la gonna nera. Alle donne, infatti, era riservato dal fascismo il destino di diventare future mamme e casalinghe e a questi compiti dovevano abituarsi fin da piccole.
Il Fascismo e i Giovani Link Video: Opera nazionale balilla Celebrazioni del 1° decennio dell'Opera Nazionale Balilla