Riflessioni sullo spreco alimentare

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Transcript della presentazione:

Riflessioni sullo spreco alimentare Luca Falasconi Ecologia alimentare ed etica del consumo Venerdì 30 giugno 2016 – Casa Artusi

Economia vs Ecologia “Mettere in dubbio la crescita è considerata una cosa da pazzi, idealisti e rivoluzionari. Ma dobbiamo metterla in dubbio. L’idea di un’economia che non cresce potrà essere un anatema per gli economisti. Ma l’idea di un’economia in costante crescita è un anatema per gli ecologi. Nessun sottosistema di un sistema finito può crescere all’infinito: è una legge fisica. Gli economisti dovrebbero riuscire a spiegare come può un sistema economico in continua crescita inserirsi all’interno di un sistema ecologico finito.” Jackson Tim, Prosperità senza crescita. Economia per il Pianeta reale. Edizioni Ambiente, Milano, 2011

Ecologia vs Economia È il rapporto fra economia ed ecologia – che deve essere cambiato. da Economia vs Ecologia a Ecologia vs Economia Ecologia: dal greco: oikos, "casa" (ambiente), e logos, "discorso" (studio) Economia: dal greco oikos, "casa" (beni di famiglia), e nomos, "norma" (legge) È la nostra piccola casa (l’economia) che – finalmente – deve rispettare i limiti della casa più grande (l’ecologia).

Ecologia vs Economia La vera prosperità consiste nella nostra capacità di crescere bene come esseri umani, entro i limiti ecologici di un Pianeta finito. La sfida che la nostra società si trova davanti è creare le condizioni perché questo sia possibile. È il compito più urgente dei nostri tempi.” Jackson Tim, Prosperità senza crescita. Economia per il Pianeta reale. Edizioni Ambiente, Milano, 2011

Siamo così convinti dell’ovvietà della risposta? Perché mangiamo? Siamo così convinti dell’ovvietà della risposta? Oggi le statistiche confermano che il 75% dei problemi di salute sono causati da scorrette abitudini di vita e cattiva alimentazione (a fronte dell’11% associabile all’inquinamento e del 6% allo stress). Il 60% delle morti registrate nel mondo, 46 milioni di persone, sono attribuibili a malattie evitabili con una corretta alimentazione e una moderata attività fisica. Oggi il 65% della popolazione mondiale vive in paesi dove il sovrappeso e l’obesità causano più morti della denutrizione. - WHO Technical Report Series 916, 2003. Report of a Joint WHO/FAO Expert Consultation, diet, nutrition and the prevention of chronic diseases. - www.who.int/mediacentre/factsheets/fs311/en/

I tre paradossi alimentari 1: LA DISUGUAGLIANZA CHE COESISTE Gli Stati Uniti, per esempio, con il 5% della popolazione mondiale consumano un terzo delle risorse del Pianeta. denutrizione vs sovra nutrizione Ma….. Messico, Egitto e Sudafrica, oltre la metà degli individui adulti è in sovrappeso e circa un quarto è obeso. Anche paesi dell’Africa subsahariana (es. Nigeria e Uganda) pur essendo afflitti da denutrizione e carestie si stanno confrontando con il problema dell’obesità. Popkin B.M., 2007, Questo grasso grasso mondo. Le Scienze, 471, 58-65.

I tre paradossi alimentari 2: IMPIEGO NON OTTIMALE DELLE RISORSE ALIMENTARI 1/3 della produzione alimentare globale è destinato alla nutrizione di circa tre miliardi di animali da allevamento. Ma il rapporto di conversione da mangimi per animali a cibo per gli umani varia da 1:3 a 1:4, a seconda della specie animale. Il numero di persone nutrite in un anno per ettaro varia da 22 per le patate, a 19 per il riso fino a solo 1 o 2 persone rispettivamente per il manzo e l’agnello. Nonostante l'impatto ambientale, il consumo di carne pro capite è in aumento. Secondo la Fao, dal 1967 la produzione di pollame è aumentata di circa il 700% la carne di maiale del 290%, la carne di pecora/capra del 200%, la carne di bovini/bufali del 180%.

I tre paradossi alimentari 2: IMPIEGO NON OTTIMALE DELLE RISORSE ALIMENTARI Inoltre è necessario aggiungere la forte crescita della domanda di biocarburanti. Ad esempio tra il 2005 al 2011 negli Stati Uniti le tonnellate di mais e altro destinate a questo uso sono passate da 41 a 127 milioni, e oggi assorbono circa un terzo dei raccolti. Il quantitativo necessario per fare un pieno ad un Suv, 95 litri, è lo stesso che serve per nutrire un essere umano per 1 anno. Brown L., 2013, 9 miliardi di posti a tavola. Edizioni Ambiente.

I tre paradossi alimentari 2: IMPIEGO NON OTTIMALE DELLE RISORSE ALIMENTARI La disponibilità calorica in Italia è di circa 3.700 Kcal al giorno, equivalente a circa una volta e mezzo il fabbisogno energetico quotidiano. 50 % degli uomini, il 34% delle donne e il 24% dei bambini in età compresa tra i 6 e gli 11 anni è in sovrappeso.

I tre paradossi alimentari 2: IMPIEGO NON OTTIMALE DELLE RISORSE ALIMENTARI Negli Stati Uniti, il cibo disponibile ogni giorno tocca le 3.900 kcal per persona, ovvero equivale a circa il 200% del fabbisogno energetico della popolazione. In Gran Bretagna, Irlanda, Belgio, Francia e Canada, si attestano su livelli compresi tra il 170 e il 190%; seguiti poi da Nuova Zelanda, Finlandia, Paesi Bassi e Islanda le cui percentuali si aggirano tra il 160 e il 170%. Somalia, Zambia, si attestano su livelli compresi tra il 90 e il 98% Afghanistan, Chad, Congo, Etiopia, Haiti, Kenya, Madagascar, Tajikistan, Tanzania si attestano su livelli compresi tra il 104 e il 112%

I tre paradossi alimentari 3: LO SPRECO La FAO stima che 1/3 del cibo prodotto al mondo viene sprecato. (basterebbe mantenere in salute 5 volte il numero di malnutriti) Nei paesi in via di sviluppo lo spreco si localizza a monte della filiera agroalimentare (a livello domestico 6-11 kg pro-capite) Nei paesi sviluppati lo spreco si localizza a valle: distribuzione, ristorazione e consumo domestico (a livello domestico 95-115 kg pro-capite). L’Unione Europea con 179 kg pro-capite e l’Italia con 149 kg pro-capite risultano sopra la media dei Paesi sviluppati

Cos’è Lo spreco alimentare Con l’espressione spreco alimentare intendiamo l’insieme di quei prodotti scartati o perduti lungo tutta la filiera agroalimentare, prodotti che pur avendo perso il loro valore commerciale, non hanno però perso la loro caratteristica di alimento per cui potrebbero essere ancora destinati al consumo umano. Sono, quindi, prodotti perfettamente utilizzabili, ma non più vendibili, e che, in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati ad essere eliminati e smaltiti. I prodotti alimentari che formano lo spreco perdono le caratteristiche di “merce”, ma non quelle di “alimento”, quindi sono prodotti invenduti e non invendibili.

Sprechi alimentari in Europa L’UE produce circa 88 milioni di tonnellate di sprechi alimentari ogni anno, pari a una stima di 143 miliardi di euro. Il settore che contribuisce maggiormente è quello domestico con (47 milioni di tonnellate) Il 70% degli sprechi alimentari dell'UE si forma tra livello domestico, ristorazione e vendita al dettaglio (Fusions, 2016)

Sprechi alimentari in Italia SETTORE QUANTITA’ (t) VALORE (€) Agricoltura 1.547.261 874.865.964 Industria 1.786.137 1.110.917.876 Distribuzione 379.087 1.542.790.205 Consumo 4.000.000 8.100.000.000 TOTALE 7.712.485 11.628.574.045

Politiche antisprechi - Mondo UN - Tra i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile post-2015 nel “GOAL n°12 - Ensure sustainable consumption and production patterns” compare il tema degli sprechi alimentari. “12.3 - By 2030, halve per capita global food waste at the retail and consumer levels and reduce food losses along production and supply chains, including post-harvest losses.” World Resource Institute (WRI) ha appena finito la definizione del “Food Waste Protocol” per la quantificazione degli sprechi e delle perdite alimentari lungo la filiera. FAO e UNEP hanno avviato rispettivamente la “Save Food Initiative” e la campagna “Think eat save”.

Politiche antisprechi - Europa Parlamento Europeo - nel 2012 è stata approvata la prima risoluzione sugli sprechi di cibo (EP 2012) UE - Il processo di revisione dei principali target in materia di gestione dei rifiuti avviato con la Comunicazione n°397/2014 (EC 2014a) e in generale con il cd. pacchetto sull’economia circolare (circular economy package) di cui la comunicazione 397/2014 fa parte, introduce una serie di novità in materia di prevenzione dei rifiuti alimentari. FRANCIA – Approvata la legge contro lo spreco alimentare

Politiche antisprechi - Italia MATTM - PINPAS (Il Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari) MATTM - UNIBO - ANCI - “Carta di Bologna” contro lo spreco alimentare. EXPO 2015 - Carta di Milano in cui è stata incorporata la “Carta di Bologna” LMM - UNIBO - Campagna Europea “Un anno contro lo spreco /Spreco zero” Parlamento italiano - proposta di legge antisprechi (Proposta di Legge n. 3057, Camera dei Deputati)

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) Luca Falasconi Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) luca.falasconi@unibo.it www.unibo.it