Il racconto d’avventura
Il “narratore” è colui che racconta una storia in terza persona singolare e non interviene nella storia stessa.
I luoghi di solito sono luoghi esotici, per esempio un’isola deserta, una foresta, una foresta tropicale, un’isola disabitata, …
In qualsiasi storia avventurosa, i protagonisti devono misurarsi con dei nemici, i cosiddetti “antagonisti”.
I protagonisti sono personaggi ben descritti e si trovano ad affrontare situazioni impreviste e pericolose. Sono coraggiosi ed astuti, ma provano anche paura ed hanno bisogno d’aiuto.
Obiettivo della vicenda è compiere un’impresa, cioè risolvere un problema.
Nella fabula o nell’intreccio si avvicendano “situazioni di pericolo” per i protagonisti, che essi devono affrontare con ogni mezzo, pur provando paura. Infatti i protagonisti non sono eroi ma personaggi comuni.
Una delle risorse a cui fanno appello i protagonisti è il coraggio, cioè la capacità di affrontare chiunque e qualsiasi situazione vincendo la paura.
Tra una vicenda e l’altra il lettore vive momenti di attesa, di meraviglia, di incertezza, di apprensione, di ansia, …
Un ingrediente fondamentale per tenere il lettore con il fiato sospeso è inserire diversi “colpi di scena”, cioè cambiamenti imprevisti di fatti, personaggi, situazioni oppure introduzione di nuovi fatti, personaggi, situazioni.
Di solito i racconti d’avventura hanno, come le fiabe, un finale positivo: - i protagonisti sono sani e salvi - il problema è risolto - i cattivi sono puniti - la situazione torna alla normalità.