Flessibilmente giovani Percorsi lavorativi e transizione alla vita adulta nel nuovo mercato del lavoro
La conciliazione tra lavoro flessibile e famiglia (cap. 3) L’ipotesi sulla diffusione del lavoro atipico (atipicità dell’orario+durata limitata del contratto) Quali sono le conseguenze della maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro? La difficoltà o l’impossibilità di programmare la propria carriera… Rientrare nel mercato del lavoro è più facile?
Lavoro atipico e transizione alla vita adulta Flessibilità del lavoro e formazione della famiglia Quanto conta il lavoro dell’uomo e quello della donna nella decisione di creare una famiglia? Precarietà lavorativa, classe sociale e livello di istruzione Fattori culturali
La percezione soggettiva dell’incertezza lavorativa L’importanza del welfare state e il caso dell’Italia Le varie dimensioni dell’incertezza lavorativa L’importanza delle politiche attive del lavoro La generazione dei genitori e il settore di lavoro
Una ricerca quali-quantitativa (cap. 4) La parte quantitativa: i dati La situazione contrattuale influenza i giovani nel lasciare o meno la casa dei genitori? Quanto conta il titolo di studio? Quanto conta essere maschi o femmine?
Una ricerca quali-quantitativa La parte qualitativa: le interviste Il ruolo del lavoro per le donne e la relazione con il titolo di studio Alcuni stralci delle interviste: cosa ci raccontano?
Quali meccanismi sociali? «Bisogna anche pensare che qualsiasi persona vuole andare fuori di casa prima o poi…soprattutto quando hai 20,21,22 anni, ma se non hai un contratto a tempo indeterminato non hai proprio niente» (Anna, 21 anni) «Ho lasciato un contratto a tempo indeterminato nella logistica perché la qualità del lavoro non mi soddisfaceva proprio grazie alla protezione di mio marito, che ha un buon lavoro. Mi sono licenziata perché cercavo un lavoro legato agli studi» (Giovanna, 31 anni, laureata in Lingue)
«Ho sempre pensato che un lavoro fisso, una casa e una famiglia fossero cose noiose, e ho sempre aspirato ad una vita in movimento, fatta di eventi sempre nuovi ed emozionanti. Forse perché ho sempre pensato che in realtà, nel momento in cui l’avessi desiderato, sarebbe stato facile rientrare nei binari, invece mi sono scontrata con una realtà molto difficile. Sembra quasi che, adesso che a 30 anni compiuti ho deciso di costruire qualcosa di stabile, tutto il mondo che mi circonda voglia darmi: flessibilità, instabilità, movimento» (Fabiana, 30 anni, collaboratrice a progetto, Agenzia di progettazione, Laurea, Torino)
«Non mi fido più tanto delle «certezze» attuali, ma penso che costruirsi una professionalità ripaghi comunque anche se spesso a costo di molti sacrifici» (Giovanna, 35 anni, educatrice, CoCoCo, Napoli)
Conclusioni Cosa comporta una relazione di lavoro a termine? Relazioni tra datore di lavoro e lavoratore Quanto conta la coerenza del percorso lavorativo? Autonomia, indipendenza dei giovani e ritardo nella transizione alla vita adulta Forte relazione tra forma contrattuale e decisioni della vita privata Diffusione del lavoro atipico senza una sostanziale riforma del Welfare
Conclusioni L’incertezza lavorativa non è uguale per tutti! Come progettare le politiche per i lavoratori atipici? Tenere conto dell’universo NON omogeneo Welfare state e politiche attive del lavoro