RELAZIONE REFEREE SU OPERA COMMON FUNDS S.Bottai per i referee NOTEVOLE PASSO IN AVANTI SULLA STRADA DELLA TRASPARENZA DA PROSEGUIRE IN VISTA DI FUTURE RICHIESTE DI SETTEMBRE I CF SI RIFERISCONO ANCHE A SPESE FATTE DA ALTRE NAZIONI NEI LORO PAESI, CON I DETTAGLI FORNITI SI PUO’ FARE SOLO UNA VALUTAZIONE GLOBALE DI COERENZA E RAGIONEVOLEZZA. ASPETTI CONSIDERATI NELLA VALUTAZIONE : TABELLA SPESE GLOBALI PREVISTE SOVRAPPOSIZIONE CON FONDI GIA’ EROGATI SUDDIVISIONE INTERNAZIONALE
VALUTAZIONE DELLE SPESE COMPLESSIVE DI CF&RC (1100K) Le spese di CF&RC riguardano principalmente la manutenzione ed il funzionamento della BMS, il gas per i vari rivelatori, manutenzione e funzionamento della catena di sviluppo delle emulsioni (che con 332 k€ costituisce la voce piu’ importante), le facility Europea e Giapponese per lo scanning dei CS, DB&DAQ ( Lngs + Lione ) piu’ altre spese di supporto e consumo. Una parte importante delle spese delle spese è devoluto a contratti per personale altamente specializzato o con obbligo di presenza continua. Le voci di spesa riportate appaiono coerenti con il funzionamento dell’esperimento e le cifre risultano complessivamente ragionevoli. Le spese effettuate nel 2009 ed il relativo basso residuo (intorno al 10%) confortano la ragionevolezza della cifra totale. NON CI SONO EVIDENTI SOVRAPPOSIZIONI CON LE ASSEGNAZIONI SU ‘OPERA’ ( Il mantenimento del TT non dovrebbe comparire trale voci )
SUDDIVISIONE INTERNAZIONALE DEI CF&RC A causa delle insolvenze (>300k) le nazioni europee non insolventi hanno dovuto pagare,nel corso del 2009, delle quote aggiuntive non previste inizialmente. Per far fronte a ciò ha di fatto incrementato la quota a carico delle nazioni non insolventi nel 2009 spartendola proporzionalmente, mentre la quota delle altre nazioni è stata scontata richiedendo una cifra minima pari al 35% del dovuto. Per ovviare al mancante 65% di tali nazioni è stato proposto un contributo equivalente in ‘extra shifts’. Tale proposta, unita anche alla proposta di alleggerire la lista dei firmatari, è tuttavia ancora allo stato larvale essendo tutta da verificare la possibilità sia di pagare la quota minima del 35% sia il reale impatto dei proposti ‘extra shifts’ (ovviamente a proprie spese). Prendiamo atto della difficile situazione internazionale ed appreziamo lo sforzo di cercare vie alternative. Vogliamo però sottolineare che l’adempimento degli ‘extra shifts’ dovrà risultare in un qualche alleggerimento degli impegni degli altri paesi ed in particolare delle missioni interne della componente italiana. E’ stato inoltre messa in luce, anche come ostacolo effettivo ai pagamenti, la presunta impossibilità da parte della Russia (ma anche del Giappone) a sottoscrivere impegni formali con l’Italia che prevedano il trasferimento di denaro direttamente verso l’Italia. Riteniamo che la possibilità di tali accordi vada vagliata con rinnovata attenzione, dalla collaborazione e dagli organi competenti.