Progetto Vite Parallele Prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo Asola.

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Transcript della presentazione:

Progetto Vite Parallele Prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo Asola

Ieri trovo un amico che mi dice: "Siccome non ho Facebook, provo a farmi degli amici al di fuori del vero Facebook, applicando gli stessi principi...Allora tutti i giorni io scendo in strada e spiego ai passanti...che cosa ho mangiato, come mi sento, cosa ho fatto la sera prima, quello che sto per fare, quello che farò domani, gli do delle foto di mia moglie, dei miei bambini, del cane che ho avuto, di me che sto lavando la macchina e di mia moglie che sta cucendo. Ascolto anche le conversazioni della gente e gli dico "mi piace!"... E sta funzionando!...attualmente ho già 5 persone che mi seguono: 2 poliziotti, 1 psichiatra, 1 psicologo e un infermiere". 2

In cosa consiste  Forma di aggressione, prevaricazione, provocazione, denigrazione diretta o virtuale Quali differenze?  Il cyber bullismo è una forma non diretta ma virtuale; meno violenta fisicamente, e proprio per questo più persecutoria idealmente, anche perché infinitamente più estesa 3

Lavoro con i ragazzi sulle differenze di relazioni online e offline  Responsabilità rispetto l’azione  Ridotto senso di responsabilità sociale  Emozioni sociali causate dal contatto visivo con la persona  Nascondersi dietro lo schermo, mito dell’anonimato

La scuola secondaria inferiore:  Età di transizione, nella quale comincia a divenire importante l’idea di sé rispetto l’interazione col gruppo dei pari;  Età di definizione di una maggiore coscienza di sé, sviluppo di responsabilità e capacità personale di regolazione sociale;  Età che definisce le prime conquiste in termini di autonomie La scuola secondaria superiore:  maggior autonomia e capacità di regolazione dei rapporti sociali senza la mediazione delle famiglie;  maggiore responsabilità e responsabilizzazione Le relazioni tra adulti on line e off line idi_alle_chat_di_classe / 5

I sintomi delle vittime di cyber bullismo sono simili ai sintomi delle vittime di bullismo:  vergogna, chiusura, isolamento, difficoltà di andare a scuola o frequentare gruppi sociali e luoghi di aggregazione, pianto, ansia, ecc.  Secondo la nostra ricerca le vittime di bullismo reale sono più propense ad agire comportamenti rischiosi on line (scambi informazioni on line, aggressioni, accettare amicizie on line, scambio di video e foto on line, ecc.). Come fattore di rischio c’è anche il rifiuto della scuola per diverse motivazioni.

 Responsabilizzazione della famiglia rispetto all’educazione dei figli (sia che si comportino da vittime che da bulli);  Dialogo, affrontamento dei problemi, ascolto, riconoscimento delle emozioni sociali e dei meccanismi legati alla vergogna, al senso di inferiorità e alla paura (sia a scuola che in famiglia);  Attività in gruppo, idea e obiettivo condiviso, «siamo sulla stessa barca» (a scuola e nella comunità).

 Attraverso la responsabilizzazione rispetto le proprie azioni  Maggiore consapevolezza delle situazioni che riducono il senso di responsabilità (es. comunicazione tramite media)  Maggiore conoscenza dei meccanismi psicologici (insicurezza, paura, vergogna) che inducono a commettere azioni con mancata valutazione delle conseguenze effettive o a restare in situazioni non gradite  Attraverso un percorso di introspezione per capire i propri sentimenti ed i propri agiti, comprendendo anche quelli altrui  Giustificazione vs. Spiegazione «Raccontarsela e perpetrare»«Capire e poter modificare» 8

Spiegazione:  Chiarimento di ciò che rappresenta difficoltà;  Realtà di un fatto, non inventi una scusa per avere ragione;  Ciò che è accaduto dall’inizio alla fine;  Quando uno spiega la verità ammettendo tutto;  La successione dei fatti veramente accaduti; Giustificazione:  Dimostrazione della giustezza, provare la propria discolpa;  È quando inventi una scusa per avere ragione e dar torto all’altra persona perché magari ti sta antipatica;  Quando uno si giustifica non dice che è stato lui ma punta il dito contro un altro;  Nella giustificazione si racconta in modo diverso togliendo le parti dove forse c’è stato il proprio errore;  Tante volte è una bugia che da ragione ad una persona anche se non ha ragione

Esercizio per i ragazzi sulla responsabilizzazione: cercare la differenza tra spiegazione e giustificazione.  Spiegazione: realtà, cosa è accaduto realmente dall’inizio alla fine;  Giustificazione: trovare un giusta spiegazione che non sempre corrisponde alla verità e deresponsabilizza la persona che la utilizza.

Studio di un caso:  Quali motivi hanno spinto a compiere quell’azione? (perché è successo?)  Perché non doveva succedere? La comprensione di entrambi i lati del problema permette ai ragazzi di capire quali meccanismi avrebbero evitato quel fatto. (caso merenda e caso diffusione foto on line) 11

Dott.ssa Laura Maria Gagliardi Grazie per l’attenzione! 12