Il genere lirico nella letteratura italiana

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Transcript della presentazione:

Il genere lirico nella letteratura italiana

LIRICA TROVADORICA PROVENZALE La culla della lirica occidentale è la Grecia, dove il termine indicava una poesia accompagnata dal suono della lira. LIRICA TROVADORICA PROVENZALE La poesia trovadorica (dal verbo provenzale trobar, e cioè “poetare, fare poesia”) fiorisce alla fine del XI secolo nelle corti di Provenza (la regione della Francia meridionale) Si sviluppa dal secolo XI fino ai primi decenni del XIII. I poeti provenzali “trovatori” scrivono le poesie in lingua d’oc e accompagnano le loro poesie col liuto Creano forme metriche complesse (la canzone, la ballata, la sestina...) LA TEMATICA- domina il vagheggiamento della donna ritualizzato secondo i canoni complessi dell’amor cortese: L’idealizzazione della donna; la complessa tensione di un desiderio che avampa e nel fratempo si frena e sublima – sono motivi estranei all’eros greco e propri dell’Europa cristiana Si tratta di un sentimento puro dell'anima rivolto ad una donna irraggiungibile un sentimento che può realizzarsi anche senza il contatto diretto con la donna amata _______________________________________________________________ la culla-kolijevka vagheggiare-priželjkivati occidentale-zapadni il vagheggiamento- priželjkivanje, čežnja accompagnato-praćen, popraćen ritualizzato-ritualiziran il liuto-lutnja il canone-kanon

LA SCUOLA SICILIANA  In Italia, il tema dell'amore fu trattato in maniera simile dai poeti della Scuola siciliana erano i primi ad usare la lingua volgare nella lirica d'amore si riunivano alla corte palermitana di Federico II di Svevia LA TEMATICA: i temi principali sono ripresi dalla lirica trobadorica e provenzale ma l’ambiente politico e sociale in Sicilia è diverso da quello provenzale I poeti siciliani vivono in una realtà cortigiana e non feudale e questo fatto determina significativi cambiamenti sono quasi tutti funzionari di stato (a differenza dei trovatori provenzali che provenivano dalle diverse classi sociali ) i poeti “siciliani” cantano dell’amore cortese rivolto ad una donna che è da tutti ritratta allo stesso modo: bionda la testa, chiaro il viso, nobile il sentimento "rosa profumata, "stella lucente" sono gli epiteti più comuni nelle loro poesie

rifiutano i temi dell'esaltazione delle imprese militari, gli insegnamenti morali, la polemica politica, la satira dei costumi accettano solo l'amore cortese e intendono la poesia solo come evasione intellettuale la tendenza amorosa comprende la passionalità che rende "schiavi d'amore“ è presente il dolore per il distacco dall'amata, l'esitazione a manifestare il proprio amore, le lodi della donna, il biasimo per i maldicenti-indiscreti-invidiosi è presente anche il tema della lontananza Le principali strutture metriche della poesia siciliana: la canzone, la canzonetta e il sonetto La lingua usata è il volgare siciliano gli esponenti più rappresentativi della scuola sono Iacopo (Giacomo) da Lentini e Pier delle Vigne. _____________________________________________________________________ l’esaltazione-uzdizanje l’evasione-bijeg l’esitazione-oklijevanje l’impresa-pothvat lo schiavo-rob il biasimo-prijekor Il costume-običaj il distacco-udaljenost, distanca invidioso-zavidan

Le tre “colonne” del Trecento Il Medioevo 1.Poeti siciliani 2.Scuola toscana 3.Poeti comico-realistici La poesia del Duecento 4.Poeti del Dolce Stil Novo Le tre “colonne” del Trecento Dante Alighieri Francesco Petrarca Giovanni Boccaccio

POETI SICULO TOSCANI (SCUOLA TOSCANA) si chiamano siculo-toscani questo nome sottolinea gli elementi di continuità e di novità rispetto alla tradizione si ispiravano alla poesia siciliana e a quella provenzale, recuperandone moduli espressivi e tematiche dominanti La realtà socio politica in cui si inserirono era molto diversa da quella feudale della lirica provenzale si trattava di una realtà fatta di comuni prosperi economicamente ma in continua lotta tra loro Si trattava di intellettuali che avevano coscienza della loro autonomia da ogni forma di condizionamento esterno (soprattutto la chiesa) hanno ampliato le tematiche trattate dai poeti siciliani: trattavano anche il tema morale, civile, politico e religioso Il più importante tra questi poeti fu Guittone d'Arezzo Il suo stile era caratterizzato da un grande sperimentalismo

DOLCE STIL NOVO Il “Dolce stil novo” si afferma tra il 1280 ed il 1310 a Firenze il suo precursore è il poeta bolognese Guido Guinizzelli gli esponenti principali sono Dante Alighieri e Guido Cavalcanti, entrambi fiorentini  l’originalità della nuova poetica e anzitutto nei temi e riguarda due punti essenziali: che cos’è e come agisce l’amore? Per gli stilnovisti l’amore non è semplice corteggiamento, ma nobilitazione interiore, adorazione di una donna che non è più come un angelo, ma è un angelo. Amore, poesia ed elevazione spirituale sono tre aspetti di un unico valore supremo: la gentilezza. Sul piano stilistico la novità riguarda la ricerca di purezza e di musicalità.

Gli stilnovisti portano a perfezione il processo di spiritualizzazione del sentimento dell'amore ritengono che la nobiltà non sia una virtù che si possa ereditare dagli antenati, ma una conquista personale ritengono che la donna possa influire molto nel perfezionamento morale dell'uomo amato Ne consegue che solo chi è fatto nobile da Natura può amare; anzi non può non amare, perché "al cor gentil ripara sempre Amore", come dice il bolognese Guinizelli, l'iniziatore del movimento la donna degli stilnovisti non vale tanto per la bellezza fisica (che pure possiede in modo egregio e della quale si serve per attirare l'uomo) quanto per la virtù che emana dalla sua presenza ---------------------------------------------------------------------------------------------------- l’antenato-predak attirare-privući la conquista-osvajanje la virtù-vrlina influire-utjecati emanare-isijavati

LA NASCITA DELLA POESIA LIRICA IN VOLGARE IN ITALIA SCUOLA SICILIANA LIRICA RELIGIOSA POESIA COMICO-REALISTICA DOLCE STIL NOVO Prima metà del 1200 1200-1300 Seconda metà del 1200 Fine 1200 Sicilia – Corte di Federico II Umbria Comuni toscani (Firenze, Siena) Bologna-Firenze Temi: Amore cortese (sul modello della lirica provenzale) Lode a Dio e alla sua creazione Esaltazione della povertà Temi legati alla vita quotidiana Parodia dei valori (famiglia, chiesa, amore cortese) Lessico popolare Concetto di gentilezza - solo gli uomini nobili d’animo (gentili) possono amare L’amore porta a un miglioramento morale Donna angelo – la donna spinge l’uomo ad elevarsi moralmente e spiritualmente Federico II Pier delle Vigne Iacopo da Lentini San Francesco Iacopone da Todi Cecco Angiolieri G.Guinizelli G.Cavalcanti Dante Alighieri

La poesia giocosa e burlesca Intesa come sotto-genere della lirica intesa in senso lato con la quale intrattiene un rapporto di parodia I motivi ricorrenti sono la donna, la taverna e il dado Il primo gruppo si forma in Toscana nella seconda metà del Duecento Cecco Angiolieri Rustico Filippi Meo de Tolomei Sviluppo successivo: 400’ e 500’ – l’intipetrarchismo 700’ Gozzi, Parini

Dante Alighieri (1265-1321)

Dante Alighieri, Vita nuova La Vita nuova (Vita nova) è la prima opera di Dante Alighieri Si tratta di una raccolta di 31 liriche (25 sonetti, 1 ballata, 5 canzoni) e 42 capitoli in prosa I capitoli in prosa rappresentano da un lato la narrazione vera e propria e dall'altro servono da spiegazione dei componimenti lirici Le liriche furono scelte fra quelle che Dante aveva composto dal 1283 e 1293 in onore di diverse figure femminili e, soprattutto, per Beatrice Le poesie descrivono tre momenti fondamentali della vita dell'autore: La prima fase in cui Beatrice gli concede il saluto, fonte di beatitudine e salvezza la seconda fase n cui ciò non gli è più concesso, cosa che arreca in Dante una profonda sofferenza la terza fase in cui Beatrice muore e il rapporto non è più tra il poeta e la donna amata, ma tra il poeta e l'anima della donna amata Dante narra di incontrare per la prima volta Beatrice quand'egli aveva appena nove anni e nove mesi e lei nove anni e tre mesi il numero nove, evidente richiamo alla Trinità appare diverse volte nell'opera: rappresenta il miracolo

Francesco PETRARCA (1304-1374)

F. Petrarca, Canzoniere Consiste di 366 componimenti lirici in volgare, scritti in momenti diversi, nell’arco di un lungo periodo (1330-1365), secondo una struttura di tipo diaristico L’opera è divisa in due parti: “In vita di Madonna Laura” e “In morte di Madonna Laura” Tra le forme metriche prevalgono sonetti e canzoni ma sono presenti anche ballate e madrigali. È una poesia severamente controllata e selezionata Ogni singolo elemento fonico, ritmico, sintattico, lessicale e retorico concorre alla costruzione di una perfetta armonia Tra le figure retoriche molto frequenti sono: antitesi, chiasmi, enjambement, aferesi, apocope, asindeti, polisindeti, parallellismi, antonomasie, metafore, ossimori...

Riscoperta dei “CLASSICI” greco-latini UMANESIMO E’ il secolo di Leonardo Da Vinci, di Lorenzo Il Magnifico e delle corti QUATTROCENTO Riscoperta dei “CLASSICI” greco-latini Matteo Maria Boiardo Angelo Poliziano Luigi Pulci

Angelo POLIZIANO (1454-1494)

Matteo Maria BOIARDO (1441-1494)

I “CLASSICI” greco-latini diventano un modello RINASCIMENTO Cinquecento I “CLASSICI” greco-latini diventano un modello POESIA PROSA Ariosto Tasso Machiavelli Guicciardini

Ludovico ARIOSTO (1474-1533)

Torquato TASSO (1544-1595)

BAROCCO E’ il secolo delle “stravaganze”artistiche ma anche della nascita della scienza Seicento POESIA PROSA G. Marino A. Tassoni G. Galilei Croce

Giovan Battista Marino (Napoli, 1569 -1625) È considerato il massimo esponente della poesia barocca in Italia La sua influenza su letterati italiani e stranieri del Seicento è stata immensa Egli era infatti il rappresentante di un movimento che si stava affermando in tutta Europa, come il preziosismo in Francia... Di lui, il celebre critico Francesco de Sanctis scrisse: "Il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier Marino, onorato, festeggiato, pensionato, tenuto principe de' poeti antichi e moderni, e non da plebe, ma da' più chiari uomini di quel tempo. Opere: Le rime (1602), l’Adone (1623)

Giovan Battista MARINO (1569-1625)

Alessandro TASSONI (1565-1635)

Settecento: la corrente più importante è quella dell’Arcadia NEOCLASSICISMO E’ il secolo dell’Illuminismo e delle grandi rivoluzioni (quella francese e quella industriale) ma anche del “nuovo” teatro Settecento: la corrente più importante è quella dell’Arcadia POESIA TEATRO Monti Parini Alfieri Goldoni

Vincenzo MONTI (1754-1828)

Giuseppe PARINI (1729-1799)

rappresentanti principali della letteratura italiana OTTOCENTO E’ il secolo del Romanticismo e del Risorgimento rappresentanti principali della letteratura italiana U. Foscolo A. Manzoni G. Leopardi

Ugo FOSCOLO (1778-1827)

Ugo Foscolo (Zante, 1778 – Londra, 1827), è stato un poeta, scrittore e traduttore italiano Nell'opera del Foscolo confluiscono aspetti illuministici, neoclassici e romantici Costretto fin da giovane ad allontanarsi dalla sua patria (l'isola greca di Zacinto/Zákynthos, oggi nota in italiano come Zante), allora territorio della Repubblica di Venezia, si sentiva esule per tutta la vita. La sua vita fu caratterizzata da viaggi e fughe, a causa di motivi politici (era membro delle forze armate degli stati napoleonici ed oppositore degli austriaci) a causa del suo carattere fiero, dei suoi sentimenti italiani e delle sue convinzioni repubblicane. Come molti intellettuali della sua epoca, si sentiva attratto dall’antica Grecia La poesia: Le due odi neoclassiche celebrano la bellezza ideale femminile, richiamando i temi della mitologia greca. Nei sonetti si elaborano i temi della patria, della mitologia, dell'infanzia e della morte. Opere principali: La poesia: Dei Sepolcri (1807), Poesie (1803) La narrativa: Le ultime lettere di Iacopo Ortis, il romanzo (1802)

Giacomo Leopardi (1798-1837)

Giacomo Leopardi (1798-1837) È nato a Recanati (Marche) nell'anno 1798. È uno dei più importanti poeti della letteratura italiana Le sue vicende personali ci sono note anche grazie al suo diario personale di ricordi, noto con il titolo di Zibaldone. I Canti raccolgono la sua produzione in versi. La produzione poetica dell'autore e la stessa raccolta sono divisi in quattro fasi principali: la prima fase tratta di temi eroici, delle canzoni del suicidio, temi della natura e sul senso della vita. la seconda fase comprende i piccoli idilli e i canti pisano-recanatesi o grandi idilli. la terza fase, nominata ciclo di Aspasia, è dedicata a Fanny Targioni Tozzetti conosciuta a Firenze, di cui egli s'innamorò. Il nome Aspasia si riferisce ad Aspasia, prostituta amata da Pericle, sovrano di Atene. l'ultima fase comprende le due canzoni "sepolcrali", la Palinodia, il capitolo I nuovi credenti, La ginestra e Il tramonto della Luna.

Tra OTTOCENTO e NOVECENTO E’ un momento di grandi cambiamenti Il legame con la tradizione poetica italiana La prosa realistica dei Veristi Il Decadentismo poetico di Pascoli D’Annunzio Carducci Verga

Giosuè CARDUCCI (1835-1907)

Giovanni Pascoli (1855-1912)

Giovanni Pascoli è una figura centrale della cultura italiana tra la fine dell’800 e i primi anni del 900. È stato poeta di grande successo, professore universitario, autore di saggi e critico letterario La sua poesia unisce la raffigurazione del mondo naturale e contadino e una grande carica umanitaria Myricae (1891) - il titolo, in latino, è una citazione dalla quarta bucolica di Virgilio, in cui le piccole tamerici (myricae in latino) indicano la poesia umile. Nella scelta di questo titolo Pascoli mostra la volontà di mettere al centro delle sue poesie le piccole cose. Myricae raccoglie in prevalenza componimenti brevi, che ritraggono la vita campestre e la natura attraverso immagini, suoni, colori e impressioni. Gli oggetti intorno ai quali il poeta si concentra si caricano di valenze simboliche. A questo si aggiunge l’immagine ricorrente dei familiari morti del poeta (qundo aveva 12 anni ha perso il padre, la madre e dopo anche la sorella e due fratelli). Poemetti (1897) componimenti più ampi di quelli di Myricae e di tono meno lirico e più narrativo. Sono racconti in versi Canti di Castelvecchio (1903) - ritornano le immagini naturali e la vita di campagna e si torna al verso breve e alla dimensione lirica, che Pascoli aveva abbandonato nei Poemetti. Poemi conviviali (1904) - Il titolo deriva dal fatto che la maggior parte di queste poesie furono pubblicate sulla rivista «Il Convito». Si tratta di poemetti dedicati a personaggi e fatti del mito e della storia antica, dalla Grecia fino al Cristianesimo.

Gabriele D’ANNUNZIO (1863-1938)

E’ un momento di grandi cambiamenti IL PRIMO NOVECENTO E’ il secolo delle guerre mondiali e delle avanguardie artistiche E’ un momento di grandi cambiamenti Un nuovo modo di fare “poesia” Ermetismo Due scrittori di dimensione europea Ungaretti Montale Saba Svevo Pirandello

Giuseppe UNGARETTI (1888-1970)

Eugenio MONTALE (1896-1981)

Umberto SABA (1883-1957)