Rapporto 2012 Impresa e Competitività

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Rapporto 2012 Impresa e Competitività Le regioni meridionali nel contesto italiano: fattori di crescita e trasformazione produttiva Antonio Corvino, Direttore Generale OBI Roma, 17 Ottobre 2012

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES GLI SCENARI E LE STRATEGIE Conoscere per deliberare ! I PRESUPPOSTI DELLE POLITICHE DI INTERVENTO dalla competizione alla coompetizione I GIACIMENTI PRODUTTIVI/OCCUPAZIONALI selezione settoriale e territoriale dei destinatari I PERCORSI/GLI STRUMENTI dal fiscal compact ai nuovi investimenti del mercato 2

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 GLI SCENARI /1 Fase recessiva acuita dalle manovre finanziarie con differenti ricadute al Sud ed al Centro Nord Scarsità risorse finanziarie dovuta alle politiche UE di difesa dell’euro Solo il 6,8 % imprese investitrici ha potuto accedere a risorse pubbliche 45,1 % imprese al Sud segnalano un peggioramen to del rapporto con le banche Centro – Nord: - 0,8 % Pil - 5,5 mld Investimenti Sud - 2,2 % Pil - 4,4 mld Investimenti Nuova programmazione ispirata ad una VISION complessiva 3

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 GLI SCENARI /2 Scarsa capacità competitiva del sistema imprese: solo il 18,5 % delle imprese meridionali tra 10- 49 addetti ha investito nel 2011 e solo l’ 11,6 % lo farà nel 2012 dalla competizione alla coompetizione: paradigma di Porter ( 1990) 4

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE STRATEGIE/1 Superamento delle politiche di bilancio inadeguate per affrontare l ’ attuale crisi sistemica Nuovo approccio recupero della produttività totale dei fattori: nei 10 anni pre-crisi in Italia è cresciuta del 1.5%; in UE è cresciuta del 6,5% introduzione di sistemi di protezione dei settori produttivi strategici Recupero del ruolo programmatorio dello Stato per favorire la ripresa degli investimenti pubblici e privati ( neoistituita Agenzia per la Coesione ) 5

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE STRATEGIE/2 I SETTORI DI BASE: LA LOCOMOTIVA DEL MANIFATTURIERO Aumentare la produttivita’ totale dei fattori riduzione costo lavoro snellimento procedure amministrative protezione dei settori produttivi strategici (energia,difesa,industria di base) riduzione economia sommersa miglioramento qualità scolastica R & S Creazione di campioni europei Superandole le logiche dell’azione nazionale: nanismo solitudine entropia 6

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES I PRESUPPOSTI/1 Principio della selettività Recupero specificità territoriale e localismo proiettati nel contesto globale Principio ricardiano dei vantaggi comparati Principio dell’ apertura/liberalizzazione dei mercati ( in tutti i settori e a tutti i livelli) 7

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES I PRESUPPOSTI/2 Selettività e principio ricardiano: individuazione dei settori guida Green economy grandi potenzialità di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili importanti investimenti imprenditoriali in atto (es. Terna) presenza di notevoli risorse finanziarie : QSN 2007-2013 Agroalimentare 5,3 % del v.a. meridionale (2007) grande qualità, conosciuta nei mercati internazionali leva per lo sviluppo locale nel bacino mediterraneo Logistica la posizione del Sud, è ideale per farlo divenire la piattaforma logistica del mediterraneo Turismo Il Sud pesa il 20 % sul totale nazionale (2009) grande varietà dell’offerta turistica capacità ricettiva utilizzata solo al 65% del suo potenziale Cultura e Creatività Il Sud crocevia di importanti civiltà del passato grandi potenzialità creative : la popolazione tra i 15-40 anni è pari al 35% del totale 8

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES I PRESUPPOSTI/3 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Scarso livello quali/quantitativo dei servizi reali : solo il 33,7 % delle imprese giudica adeguati i servizi di marketing solo il 29,2% giudica adeguati i sevizi di supporto alla internazionalizzazione Necessità di rimuovere le barriere all’ingresso nel mercato delle professioni e nell’energia Il 29 % delle imprese meridionali giudica positivamente il pacchetto – liberalizzazioni dell’ attuale governo 9

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES I PRESUPPOSTI/4 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO DAL PARADIGMA TRADIZIONALE NUOVO PARADIGMA COMPETITIVO (Finanza,internazionalizzazione, R & S, risorse umane) 10

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 I PRESUPPOSTI/5 LE POLICIES IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Capitale Umano e cultura d’ impresa solo il 15,3 % degli addetti ha meno di 35 anni il 41,3 % della forza lavoro non ha laurea il 39,5 % ha più di 50 anni solo il 26,4 % delle imprese ha dirigenti Pubblica Amministrazione solo il 3,5 % delle imprese meridionali è soddisfatto della P.A nazionale solo il 4,1 % delle imprese meridionali è soddisfatto della P.A regionale lavorare sulla cultura d’ impresa finanziare percorsi di immissione pro-tempore di nuovi laureati nelle imprese premialità nell’assegnazione di fondi pubblici a istituti scolastici virtuosi passare da una struttura verticale ad una struttura orizzontale di progetto adozione di logiche premiali nelle retribuzioni riduzione sprechi ed inefficienze gestionali 11

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 I PRESUPPOSTI/6 IL SUPERAMENTO DEI DEFICIT AZIENDALI Deficit strutturali dimensionali patrimoniali organizzativi I RISULTATI DEL REPORT Deficit tecnologico prevalenza dei settori maturi prevalenza di un tessuto centrato sulla medio bassa qualità insufficiente specializzazione innovativa, settoriale e tecnologica Deficit di internazionalizzazione scarsa apertura all'estero prevalenza dei mercati maturi assenza dei nuovi mercati 12

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES I PRESUPPOSTI/7 Specializzazione territoriale I “Mezzogiorni d’ Italia” Approccio integrato Privilegiare la costituzione di filiere e reti di impresa , combinando vocazioni ed eccellenze produttive di aree diverse in progetti unitari Selettività territoriale Destinare risorse ed interventi pubblici solo alle aree con capacità di sviluppo “ trainante ” Glocalismo dal made in Italy al made in Mezzogiorno 13

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES I GIACIMENTI PRODUTTIVI/OCCUPAZIONALI/1 dal manifatturiero storico al manifatturiero di eccellenza ed innovativo dal TAC storico al TAC 3.0 dal paradigma tradizionale al Nuovo Paradigma Competitivo dal nanismo/ solitudine alle reti di integrazione 14

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES I GIACIMENTI PRODUTTIVI/OCCUPAZIONALI/2 TAC 3.0 Territorio Tessile Turismo Arredamento Agricoltura Abbigliamento Agroindustria Cultura Creatività Calzaturiero Manifatturiero di eccellenza 15 15

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 I PERCORSI/GLI STRUMENTI/1 dal Fiscal Compact ai nuovi investimenti del mercato al pieno utilizzo delle risorse disponibili fondi europei (1025 mld tra il 2014-2020) fondi nazionali (rivedere le politiche di attrazione degli investimenti, investire in ifrastrutture, reti e servizi ICT moderni, ecc.) dalla sterilizzazione dell’azione statale pareggio di bilancio goldenrule per investimenti fiscal compact sostegno consumi possibile introduzione di un reddito minimo garantito politiche fiscali,ecc 16

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 I PERCORSI/GLI STRUMENTI/2 dal Fiscal Compact ai nuovi investimenti del mercato Approccio burocratico Approccio di mercato Approccio negoziale 17

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 I PERCORSI/GLI STRUMENTI/3 dal Fiscal Compact ai nuovi investimenti del mercato Logica contrattazione a 360° per la realizzazione di investimenti sul piano fiscale, finanziario, del lavoro, ecc. Logica degli incentivi finanziamenti fondo perduto Messa a punto di uno strumento nazionale che superi i vincoli UE 18

IMPRESA E COMPETITIVITA’ 2012 LE POLICIES Grazie per l’attenzione! 19