Evoluzione della macchina a vapore

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
INTRODUZIONE Innovazioni tecniche
Advertisements

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Le macchine termiche.
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Leggi che mirano all’aumento dell’uso delle risorse rinnovabili. Direttiva 2001/77 CE “Promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili”
Cosa serve all’agricoltura moderna?
Da Newcomen al motore a scoppio
rivoluzione industriale
Motori a scoppio.
Le macchine termiche Verso la fine del settecento il problema della natura del calore era molto importante perché in quegli anni stava iniziando in.
Rivoluzione industriale
James Watt Una vita da scienziato in un minuto inserite il ritratto -
IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Macchine Termiche Cicliche
Motori termici I motori termici sono quelle macchine che consentono di convertire l’energia Termica in energia Meccanica ( Cinetica ) Motori a combustione.
LA MACCHINA A VAPORE CRIMI SAMUELE 3D ANNO SCOLASTICO 2012/2013.
ATTUATORI PNEUMATICI Elementi costruttivi di un attuatore lineare:
Il motore è costituito da un cilindro entro cui scorre un pistone al quale sono collegati biella ed albero motore, incaricati di trasformare il moto rettilineo.
Se un corpo riscaldato si dilata, è ovvio pensare che raffreddandosi il corpo si contragga. In un corpo sottoposto a riscaldamento, infatti, aumenta l’agitazione.
FRANCESCO MENEGUZZO. NUOVE ENERGIE ENERGIA TERMICA AUTONOMA AD ALTISSIMA EFFICIENZA IN COLLABORAZIONE CON.
UNIVERSITA’ DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE (DIAS) DISPOSITIVI A GETTO SINTETICO IN FLUIDICA Luigi de LucaLuigi Mongibello.
ARCHIMEDE ( a.c). BIOGRAFIA Archimede è stato un matematico, fisico e inventore siracusano. E’ uno dei più grandi scienziati e matematici della.
Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione Università di Napoli “Federico II” Tecnologia Meccanica Fonderia Metodi di fabbricazione Forma.
Modulo di Elementi di Trasmissione del Calore Conduzione Titolare del corso Prof. Giorgio Buonanno Anno Accademico Università degli studi di.
L'Energia e la Centrale Geotermica. COS'è L'ENERGIA GEOTERMICA? L'energia geotermica è il calore contenuto all'interno della Terra che risale in superficie.
Cosa sono i motori Definizione :Il motore è una macchina che produce una forza motrice sull’albero motore tenendolo in rotazione. Osserviamo i fluidi di.
una centrale geotermica
Evoluzione della macchina a vapore
I Motori a Scoppio Il V8 aspirato da 4,5 litri progettato e costruito
Centrali idroelettriche a salto
Controllo di un Motore a Combustione Interna ad Accensione Comandata
I Modulo Corso Istruttori I Livello
LA PRESSIONE ATMOSFERICA, il peso dell’aria
Il frigorifero è una macchina termica che:
CHE COS’E’ L’OSMOSI? L'osmosi è basata sul principio fondamentale del bilancio. Due fluidi che contengono diverse concentrazioni di solidi dissolti.
L’energia idroelettrica
Energia elettrica dall’acqua
FRIGORIFERO.
di Szymon Moskwa & Gabriele Riboldi 2^T
FLUIDO = LIQUIDO O AERIFORME
Pompe per acqua I principali parametri caratteristici delle pompe per il sollevamento, trasferimento e alimentazione dell’acqua sono: Portata Q [m3/s];
Statica dei fluidi Principio di Pascal Principio di Stevino
LA MORTE SCIENTIFICA DI GESÙ
Lezione n.7b (Corso di termodinamica) Cicli diretti ed indiretti
Meccanica dei fluidi vasi comunicanti misure di densità diavoletto di Cartesio sifone principio di Archimede Attivare schermo completo Cliccare per proseguire.
Fisica: lezioni e problemi
Macchine termiche e Secondo Principio della Termodinamica
ENERGIA CALORE E MOVIMENTO 17/11/2018 Legambiente.
Capitolo 13 La temperatura.
FLUIDI Definizione PRESSIONE
IMPIANTO FRIGORIFERO A COMPRESSIONE DI VAPORE CON CAMERA DI SEPARAZIONE (liquido - vapore) E COMPRESSIONE A DUE STADI.
Fisica: lezioni e problemi
Pascal Stevino Torricelli
La rivoluzione industriale in Inghilterra
Il latte TRATTAMENTO UHT.
Che cosa rappresenta questo dipinto?
Esercizi di logica Leve e ruote dentate.
- velocità dell’auto v = 80 km/h;
Meccanica dei fluidi vasi comunicanti misure di densità diavoletto di Cartesio sifone principio di Archimede Attivare schermo completo Cliccare per proseguire.
Mario Rippa La chimica di Rippa primo biennio.
UNIVERSO E STELLE.
CRISTALLIZZAZIONE DELL’ACETANILIDE
LA LOCOMOTIVA A VAPORE Di Edoardo martin 3G 4/05/2018.
Di Edoardo martin O Eddy grande eddy
Esercizi di logica Leve e ruote dentate.
Università degli studi di Verona
. IL CALORE.
DALLA FORZA ALLA POTENZA
Il Diagramma di Gowin Problem Solving.
Transcript della presentazione:

Evoluzione della macchina a vapore

L’EOLIPILA I secolo d. C. Circa 2000 anni fa, lo scienziato greco Erone di Alessandria inventò la prima macchina a vapore: l' EOLIPILA, che vuol dire “sfera di Eolo”, anche conosciuta come “motore di Erone”. Era una sfera cava di metallo, dalla quale fuoriuscivano due tubicini messi in due punti diametralmente opposti. I tubicini terminavano con due brevi tratti rettilinei che, rispetto all'asse centrale, avevano direzioni contrapposte. La sfera era libera di ruotare intorno ad un asse. Una fiamma riscaldava l'acqua con la quale era stata riempita la sfera. Quando il liquido raggiungeva una temperatura sufficientemente elevata, il getto del vapore usciva dagli orifizi e faceva ruotare la sfera intorno al suo asse. Per anni il meccanismo fu considerato alla stregua di un curioso giocattolo.

LA MACCHINA A VAPORE DI DENIS PAPIN fine 1600 Verso la fine del 1600 il medico Denis Papin ebbe l’idea di sfruttare l’energia del vapore per far muovere un pistone all’interno di un cilindro. Il pistone di Papin fu presentato alla comunità scientifica dell’epoca con scarso successo, poiché si riusciva ad ottenere al massimo un’oscillazione al minuto, frequenza inutilizzabile per applicazioni pratiche. I suoi studi sul vapore e gli effetti dell’aumento di pressione lo avevano portato, pochi anni prima, a brevettare la pentola a pressione.

LA MACCHINA A VAPORE DI SAVERY E NEWCOMEN inizi del 1700 Nei primi anni del 1700 un ingegnere inglese, Thomas Savery, ed il suo amico Thomas Newcomen, fabbro, inventarono un grande motore a vapore, che venne utilizzato per togliere l'acqua dalle miniere di carbone allagate. Esso era munito di un pistone: una sorta di asta, che si muoveva avanti e indietro all'interno di un cilindro.

La macchina di Newcomen del 1712 aveva una piccola caldaia che produceva vapore a pressione atmosferica. Il bilanciere vibrava 12 volte al minuto e ad ogni corsa lo stantuffo della pompa aspirava 45 litri di acqua che venivano poi sollevati a 46 metri di altezza. Il difetto principale di questa macchina era il continuo raffreddamento del cilindro che causava un enorme consumo di carbone. Il suo rendimento termico era infatti solo dell'1%: gni 100 Kg di carbone bruciati solo 1 veniva utilizzato per far muovere la pompa. Nonostante questi gravi difetti la macchina non ebbe rivali nelle miniere inglesi per circa 60 anni.

LA MACCHINA A VAPORE DI JAMES WATT fine del 1700 James Watt nel 1763 fu incaricato di riparare un modellino della macchina di Newcomen che non voleva funzionare. Dopo un attento studio Watt capì che l'enorme consumo di vapore del modellino era dovuto al continuo raffreddamento del cilindro.

LA MACCHINA A VAPORE A DOPPIO EFFETTO 1782 Scrive Watt "mi venne in mente che, se si apriva una comunicazione tra il cilindro contenente vapore e un recipiente dal quale l'aria e altri fluidi fosse stata tolta, allora il vapore sarebbe penetrato immediatamente nel recipiente vuoto fino a quando non si fosse raggiunto l'equilibrio. Se il recipiente fosse stato tenuto molto freddo con un'iniezione o altro, il vapore si sarebbe condensato". Nel 1782 Watt progettò dunque la macchina a doppio effetto, eliminando la fase passiva: il pistone era sempre sotto spinta. Con questo sistema ottenne doppia potenza a parità di cilindrata. http://www.lucianopiazza.it/macvapor/scaciani.html

LA MACCHINA A VAPORE DI JAMES WATT 1788 La versione definitiva della nuova macchina di Watt, in uso nel 1788, consumava meno di 1/3 di quella di Newcomen. Aveva il cilindro chiuso e mantenuto caldo da una camicia di vapore. Il condensatore, sistemato in un pozzo, era raffreddato e tenuto vuoto con una pompa. Quando lo stantuffo si trovava al punto morto superiore veniva aperta la valvola di scarico per produrre un vuoto sotto di esso, dall'altra parte (sopra) veniva fatto entrare il vapore. Il pistone scendeva sia per effetto della pressione atmosferica che per la forza del vapore. Col pistone al punto morto inferiore veniva chiusa la valvola di immissione vapore e aperta la valvola equilibratrice che metteva in comunicazione la parte superiore del cilindro con quella inferiore. Lo stantuffo, avendo adesso ugual pressione da ambo le parti, veniva tirato in alto dal peso dell'asta e dello stantuffo della pompa che scendevano per il loro grande peso. Notare il condensatore raffreddato da una camicia di acqua fredda e il cilindro riscaldato da una camicia di vapore caldo. La versione definitiva della nuova macchina di Watt, in uso nel 1788, consumava meno di 1/3 di quella di Newcomen. Aggiunse cioè alla macchina di Newcomen una seconda camera, il “condensatore”, facendo scorrere il vapore in due camere, una sempre calda e l’altra sempre fredda. In questo modo non c'era più bisogno di riscaldare e raffreddare il cilindro, come avveniva nella macchina di Newcomen, ottenendo così un enorme risparmio di combustibile ed una maggiore efficienza. Il condensatore permise inoltre di operare a ciclo continuo. I motori a vapore oltre a pompare l'acqua dalle miniere allagate, iniziano anche ad essere utilizzati per azionare i macchinari nelle fabbriche.

http://www.lucianopiazza.it/macvapor/scaciani.html