Geografia verdiana
Busseto Verdi nasce nel villaggio delle Roncole, frazione di Busseto nel 1813 Antonio Barezzi, commerciante e musicista dilettante diventa il benefattore di Verdi (un secondo padre) Verdi rivendica la propria autonomia da Busseto: «Ella vive in un paese che ha il malvezzo di intricarsi spesso dagli affari altrui, e disapprovare tutto quello che non è conforme alle sue idee (…) io reclamo la mia libertà, perché tutti gli uomini ne hanno diritto, e perché la mia natura è ribelle a fare a modo altrui.»
Rapporto e convivenza con Giuseppina Strepponi fa scandalo nel paese di provincia Villa di campagna per otium creativo.
Milano 1832 ammissione in Conservatorio a Milano (esito negativo per impostazione delle mani sbagliata e perché era considerato straniero poiché suddito del Ducato di Parma) Insegnante privato: Vincenzo Lavigna Frequentazione intensa della vita teatrale milanese Inserimento nella vita culturale: maestro al cembalo nella Società filarmonica Salotto della contessa Clara Maffei « io timidissimo, ora non lo sono più: ma davanti a Manzoni mi sento cosi piccolo che non trovo mai, o quasi mai la parola»
Rapporto con editore Ricordi «l’opera mia più bella»: la casa di riposo per musicisti Il funerale di Verdi. Marinetti dice: «il trasferimento al Monumentale si trasformo in un bagno di folla, partecipazione corale». Novecento coristi diretti da Arturo Toscanini intonarono il «Va’ pensiero»
Roma La battaglia di Legnano: un trionfo alla presenza di Mazzini e Garibaldi Giuramento come senatore del Regno
Napoli Le prima attestazione dello slogan «Viva VERDI» sembra essere napoletana
Parigi Verdi non ha mai nutrito il desiderio di trasferirsi nella capitale francese Lettera a Maffei: « se Ella non lo dice a nessuno le dirò che non mi piace Parigi ed ho un’antipatia mortale coi Boulevards. Da un lato solo mi piace Parigi ed è che in mezzo a tanto frastuono mi pare di essere in un deserto.» Verdi assorbe le tendenze più recenti delle scene parigine (Grand Opéra)