La conquista del Linguaggio Silvia Gotti
Patrimonio genetico e predisposizione innata Ma tre fattori fondamentali
Deficit emotivo relazionali Deficit socio culturali MEZZI COGNITIVI SPINTA VOLITIVA intesa come la “voglia” di comunicare, che garantisce la quantità dei messaggi Deficit emotivo relazionali Deficit socio culturali MEZZI COGNITIVI capacità intellettive integre che garantiscono la qualità dei messaggi Ritardo mentale STRUMENTI PERIFERICI organi di senso che garantiscono l'uscita e l'entrata dei messaggi Deficit ricettivi (vista e udito)
Linguaggio come strumento di pensiero
Come organizzatore dell’esperienza
Linguaggio come strumento di comunicazione
La comunicazione nasce prima del linguaggio Il bambino impara a parlare comunicando
La competenza comunicativa e quella linguistica sono strettamente legate tra loro
TAPPE DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO BABBLING CANONICO 6-7 MESI BABBLING VARIEGATO 8-9 MESI PRIMA COMPRENSIONE PAROLE 8-10 MESI PRODUZIONE PRIME PAROLE 11-13 MESI SVILUPPO LESSICALE PRIME 50 PAROLE 12-16 MESI ESPLOSIONE DEL VOCABOLARIO 17-24 MESI PRIME COMBINAZIONI DI PAROLE 20-36 MESI PRIME FRASI 24-30 MESI TAPPE DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
QUANDO CONSULTARE IL PEDIATRA ETA’ COSA SA FARE COMPORTAMENTO QUANDO CONSULTARE IL PEDIATRA 1 mese Distingue suoni con diverse caratteristiche acustiche e prodotti da diversi parlanti -Interessato ai volti Reagisce ai rumori/voci fermando la sua attività Si orienta con lo sguardo verso la fonte Piange Guarda chi ha davanti Se sembra non reagire ai rumori Assenza di vocalità Assenza di pianto Assenza di contatto oculare 2-4 mesi Distingue le voci Sorride Muove meglio bocca e gola Comincia a orientare la testa verso la fonte sonora Reagisce alla voce di mamma/papà Emette versetti Se sembra non reagire ai rumori e voci Nessuna vocalità 4 mesi Incomincia a riconoscere i suoni della lingua Sorriso sociale Cominciano i vocalizzi, il bambino si auto/ascolta e prova piacere Sorride alle persone conosciute Se sembra non reagire alle voci Se non emette vocalità Nessun sorriso/amimia
6 mesi Il sistema si specializza sui suoni della lingua e li identifica meglio Comincia la lallazione con i suoni della lingua il bambino si auto/ascolta e prova piacere Il bambino produce sillabe ripetute con la stessa consonante (lallazione canonica) I momenti di lallazione possono essere molto prolungati, anche 20-30 minuti Mancata lallazione entro i 12 mesi 9 -12 mesi Maturano le abilità motorie ed articolatorie del linguaggio grazie anche alle nuove esperienze alimentari (cibi solidi) Comincia la comunicazione verbale intenzionale Compaiono gesti sociali Comprende il linguaggio contestuale Lallazione variata: Indica per chiedere O per condividere un interesse Compaiono le parole mamma, papà, pappa Fa ciao con la mano Manda i baci Guarda l’oggetto/persona a cui ci si riferisce Reagisce se chiamato per nome Lallazione molto scarsa
Ripetono le parole che sentono 12 mesi Usa il linguaggio in modo intenzionale Articola principalmente i suoni nasali (m,n) e occlusivi (p,b, t, d, c dura) Indica per chiedere o per condividere un interesse Prime parole (da 0 a 10) Diversi gesti e parole onomatopeiche Mancata lallazione entro i 12 mesi 12-18 mesi Ampliamento graduale del vocabolario Il bambino, quindi è in grado di dire o ripetere parole e non parole della propria lingua Da 10 a 100 parole, principalmente bisillabiche Parola frase: una parola singola a comunicare un significato più ampio Se il bambino a 18 mesi produce meno di 15 parole (passaggio dalla lallazione allo stadio lessicale) 18-20 mesi Ampliamento del vocabolario Aumentano i tentativi di imitare e ripetere ciò che sentono Comprensione del linguaggio (più di 200 parole) Da 80 a 130 parole Ripetono le parole che sentono Comparsa della combinatoria (due parole abbinate) Es.: mamma tutù Se da’ segnali di non comprendere il linguaggio. Per esempio non esegue una richiesta come “prendi la cosa ce è sul tavolo” … “guarda! C’è …”
20-24 mesi Inizia a riconoscere i contrasti linguistici funzionali specifici della lingua che sta apprendendo. Percepisce nel continuum sonoro le unità minime – Parole (Devescovi, Caselli) Usa parole sociali Esplosione lessicale, il bambino nel giro di poco tempo arriva a produrre più di 100 parole Comparsa della combinatoria (due parole abbinate) Es.: mamma tutù Fa lunghe sequenze come se stesse parlando mantenendo la giusta prosodia ed intonazione Sì, no, ciao, grazie, dammi, guarda Se produce meno di 50 parole 24-30 mesi Arricchimento lessicale esponenziale Comparsa delle abilità morfo-sintattiche Le parole onomatopeiche tendono a scomparire e usa solo parole Le parole prodotte sono moltissime (100-500) Frasi semplici soggetto-verbo o È in grado di fare frasi ben articolate con soggetto-verbo-oggetto Chiede il nome delle cose Oppure Più di 50, ma non combina almeno due parole (Late talkers)
Estrema variabilità da bimbo a bimbo 30-36 mesi Arricchimento lessicale esponenziale Abilità di produrre i suoni molto migliorate e quasi complete Comparsa delle abilità morfo-sintattiche Pronuncia suoni fricativi ed affricati: f, s,v, ci e gi. Può comaprire il suono R. Le frasi sono ben strutturate e vanno via via complicandosi ed allungandosi. Estrema variabilità da bimbo a bimbo Intorno ai 3 anni mezzo il linguaggio dovrebbe essere sostanzialmente strutturato in tutti i suoi aspetti: buon livello lessicale, frasi corrette complete e ben strutturate, buona produzione dei suoni senza distorsioni (possono essere ancora non prodotti i suoni R, Z).
Tappe dello Sviluppo del Linguaggio ETA’ COMPRENSIONE VERBALE PRODUZIONE VERBALE 6-7 MESI Comprensione di routines Lallazione 8-13 MESI Comprensione di parole Gesti –indicare –dare-mostrare oggetti 12-13 MESI Comprensione contestuale di enunciati Prime parole –inizialmente in contesti altamente ritualizzati 18-24 MESI Comprensione di enunciati non contestualizzati Frase perno –nome (papà bum bum – gatto via)- 30-36 MESI Comprensione di richieste multiple Frasi coordinate
Errori tipici del bambino nelle prime fasi dello sviluppo lessicale Errore di sovraestensione Il bambino chiama “cane” qualsiasi animale a quattro zampe Errore di sottoestensione Il bambino chiama “bambola” esclusivamente la sua bambola preferita Errore di sovrapposizione Il bambino usa “aprire” per riferirsi non soltanto all’azione di aprire una porta, ma anche all’azione di accendere la luce
Per una corretta stimolazione del linguaggio, è più utile incentivare nel bambino l’ascolto del linguaggio che non la produzione di parole. Per fare ciò è bene parlare con un ritmo lento e ben articolato, ma naturale
L’uso del linguaggio da parte dell’adulto che sta con il bambino dovrebbe essere contestuale, cioè con riferimenti continui a ciò che accada intorno e verbalizzando il più possibile ciò che si sta facendo o ciò che succederà immediatamente dopo. Questo almeno fino ai 2 anni e mezzo.
Un’ attività molto adatta a stimolare l’ascolto e la produzione di parole nuove nel bambino è la lettura di libri semplici che riportino brevi routines tipiche della vita dei più piccini (nanna, pappa, bagnetto) possibilmente accompagnate da illustrazioni semplici e ben definite che consentono al bambino di “leggere” lui stesso la storia
Altri semplici consigli Parlare al bambino mettendosi alla sua stessa altezza, guardandolo negli occhi e pronunciando con calma frasi brevi. Limitare al minimo l’uso del «bambinese»: ciuf ciuf, miao e bau saranno treno, gatto e cane.
Non accorrere immediatamente dal bambino quando manifesta una richiesta: attendere che senta l’esigenza di esprimersi a parole. È sconsigliato chiedere di ripetere le parole con l’unico scopo di farle pronunciare perfettamente; rischia di diventare una modalità molto sgradita al bambino e potrebbe innescare meccanismi di rifiuto.
RIPETILA BENE LA PAROLA Mai dire NON SI DICE COSI Mai dire RIPETILA BENE LA PAROLA
BILINGUISMO : SVANTAGGIO ???? NO!!! RISORSA !!!!!!
Il bambino è un respiratore orale ???? Il bambino ha ancora il ciuccio???
Grazie per l’attenzione!! Buona giornata! Grazie per l’attenzione!!