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Lo sviluppo del linguaggio

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Presentazione sul tema: "Lo sviluppo del linguaggio"— Transcript della presentazione:

1 Lo sviluppo del linguaggio

2 Grammatica P RAGMA T I CA SVILUPPO LINGUISTICO Lessico SVILUPPO PRELINGUISTICO Fonologia

3 LO SVILUPPO VOCALE PRELINGUISTICO
Tutti i bambini, a prescindere dalla comunità linguistica in cui crescono, passano attraverso gli stessi stadi; per questo si parla di “universalità” dello sviluppo vocale prelinguistico.

4 possono avere un repertorio più ampio di suoni e sequenze di suoni a cui associare i significati delle prime parole. i bambini con un buon babbling hanno capacità motorie e neurologiche meglio sviluppate. Età Stadio Protofoni* Acquisizione infrafonologica 0-2 mesi FONAZIONE suoni quasi vocalici normale fonazione 1-4 mesi PRIMA ARTICOLAZIONE “gooing” o “cooing” suoni velari fonazione e limitati movimenti articolatori 3-8 mesi ESPANSIONE suoni pienamente vocalici e babbling marginale risonanza piena, movimenti lenti di chiusura e apertura 5-10 mesi CANONICO babbling canonico articolazione pienamente temporalizzata * si riferiscono solo ai suoni specifici degli esseri umani, considerati i precursori della capacità di parola. 4

5 VIDEO FONAZIONE Prima articolazione https://youtu.be/4GhaJX-6VF0
Espansione (babbling) Lallazione

6 Fonazione Prima articolazione Espansione Il bimbo produce:
suoni vegetativi; “crying”; brevi vocalizzazioni, “quasi vocali”: prodotte con fonazione normale ma con tratto vocale in posizione rilassata, senza particolari posizioni di lingua e labbra. Prima articolazione Il bimbo esegue dei movimenti del tratto vocale, spesso dovuti al contatto tra la parte posteriore della lingua e la parte posteriore del palato suoni posteriori (gooing & cooing)‏ Espansione Il bimbo produce: nuovi movimenti nel tratto vocale che creano suoni pienamente vocalici di diversa altezza, ampiezza, durata e qualità vocalica; raspberries, cioè suoni con il tratto vocale chiuso; bubbling marginale, cioè sillabe primitive formate da sequenze di suoni pienamente vocalici e suoni chiusi. Il movimento tra l’apertura e chiusura della bocca è molto lenta 6

7 Canonico Il bimbo produce sequenze di apertura e chiusura con fonazione normale ovvero sillabe ben formate dove la transizione tra consonante e vocale è rapida come nel linguaggio adulto; questi suoni assomigliano alle prime parole. Durante questa fase: - Il repertorio dei foni è abbastanza limitato le consonanti più usate sono stop e nasali così come le vocali aperte ( [a] [E] ); quest’ultime costituiscono la maggior parte delle produzioni; - l’articolazione velare diminuisce mentre aumentano i suoni anteriori, cioè dentali e labiali; le sequenze monosillabiche sono meno frequenti di quelle MULTISILLABICHE BUBBLING REDUPLICATO (ripetizione della stessa sillaba, più frequenti in questa fase)‏ BUBBLING VARIATO (sequenze di sillabe diverse per la consonante e/o la vocale, più utilizzate verso i 9/10 mesi)‏ 7

8 LO SVILUPPO DEL LINGUISTICO
TAPPE UNIVERSALI NELL’ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO: - si ritrovano in tutti i bambini del mondo; - sono indipendenti dalla lingua in cui i bambini sono immersi.

9 Fra gli 8 e i 13 mesi ha inizio la comunicazione intenzionale.
Il bambino comunica attraverso: gesti deittici COME QUELLO DI INDICAZIONE, referenziali SCUOTERE LA TESTA PER DIRE NO, che sono considerati precursori delle prime parole

10 Ricerche sul pointing Masur (1982), la madre risponde al gesto indicazione del bambino includendo nel proprio enunciato la denominazione dell’oggetto indicato (87% - 100% dei casi) Murphy (1978) questo comportamento è massimamente presente intorno ai 14 mesi. Man mano che il bambino cresce, le madri non rispondono più al pointing fornendo il nome, ma facendo domande al bambino.

11 Le prime parole Età di comparsa: tra 11 e 13 mesi
Inizialmente: USO NON REFERENZIALE = Usate in contesti specifici e ritualizzati Persone familiari Si riferiscono a Oggetti familiari Azioni che il bambino compie abitualmente

12 ESEMPIO Le prime parole vengono prodotte in contesti altamente ritualizzati. Il bambino dice “bau” solo in risposta alla domanda “come fa il cane?” o produce la parola “pum” solo mentre butta giù la torre. Questo avviene perché il gesto o la parola che il bambino usa non sta al posto dell’oggetto, non lo rappresenta, è legato solo a situazioni ritualizzate e molto specifiche.

13 Mamma

14 Mamma e papà Ecco come si dice “mamma” e “papà” in alcune lingue (Siegler, 1998): • Inglese: mama – dada • Ebraico: eema – aba • Navajo: ama – ataa • Cinese settentrionale: mama – baba • Russo: mama – papa • Spagnolo: mama – papa • Taiwanese: amma – aba

15 RIASSUMENDO LO SVILUPPO DEL LESSICO è DIVISO IN UNA PRIMA PARTE8-18 MESI
In questa fase i BAMBINI: hanno scoperto che le cose si possono nominare; hanno imparato a comunicare per mezzo di gesti e parole. La loro comunicazione è ripetitiva e rimane legata al contesto situazionale:

16 Errori tipici del bambino nelle prime fasi dello sviluppo lessicale
Il bambino chiama “cane” qualsiasi animale a quattro zampe Errore di sovraestensione Il bambino chiama “bambola” esclusivamente la sua bambola preferita Errore di sottoestensione

17 LO SVILUPPO DEL VOCABOLARIO 19-30 MESI SECONDA PARTE
Fra i 19 e i 24 mesi il numero di parole prodotte dal bambino ha un incremento marcato (“esplosione del vocabolario”). scoprono che le cose hanno un proprio nome; HANNO UNA FUNZIONE REFERENZIALE La funzione referenziale è relativa al rapporto tra il messaggio e il mondo, ed evidenzia il fatto che un messaggio parla di qualche cosa

18 ATTENZIONE Lo sviluppo dell’ambito lessicale è quello che maggiormente risente della stimolazione data dall’ambiente in cui il bambino è immerso.

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