DANNI ALLA SALUTE UMANA DA INCENERIMENTO DEI RIFIUTI

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Transcript della presentazione:

DANNI ALLA SALUTE UMANA DA INCENERIMENTO DEI RIFIUTI Dr Carlo Romagnoli Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) Umbria

Temi affrontati Impianti per incenerimento dei rifiuti in Italia Inquinanti da inceneritore ed effetti sulla salute Particolato: PM10, PM 2,5, PM 0,1 Metalli pesanti Diossine Studi rilevanti su Inceneritori e salute Inceneritori e specifiche malattie Nuovi processi di incenerimento Conclusioni Bibliografia essenziale

Perché dilaga l’incenerimento dei rifiuti in Italia? Le direttive dell’Unione Europea promuovono l’energia elettrica da fonti rinnovabili, tra le quali i rifiuti non sono annoverati. Invece l’Italia ha incluso i rifiuti tra le fonti rinnovabili e concede improprie incentivazioni economiche all’incenerimento distorcendo l’adozione di corrette politiche di smaltimento

Impianti di incenerimento Sono classificati come industrie insalubri di prima classe (art 216 TU Leggi sanitarie) Utilizzano diverse tipologie (a griglia, letto fluido, tamburo rotante, ecc)... ...Sono destinati a bruciare diversi tipi di materiali ( rifiuti urabani, ospedalieri, speciali...) ….dando origine a diverse migliaia di sostanze inquinanti ( di cui solo il 10- 20% identificate)

Inceneritore a griglia

Inceneritore a letto fluido

Impianti di incenerimento Le leggi vigenti prevedono controlli: - solo per pochi inquinanti - poche volte all'anno -in regime di autocontrollo del gestore Esempio: per le diossine i controlli sono previsti 3 volte all'anno con una durata di 8 ore, 24 ore su 8000 ore di funzionamento

Grandi categorie di inquinanti emessi Particolato inalabile (PM10) Particolato fine (PM 2,5) Particolato Ultrafine ( PM con diametro inferiore a 0,1 nano metri) Altri inquinanti: composti organici volatili, ossidi di azoto, ozono

Formazione degli inquinanti Tipo di materiale combusto Temperature di combustione Variazioni delle temperature nei diversi comparti degli impianti Combinazioni casuali di materiali nei forni Inceneritore = impianto chimico che genera nuovi composti

Caratteristiche del particolato Particolato riconosciuto come dannoso per la salute umana Tanto più pericoloso quanto più piccole sono le particelle Particolato prodotto da: Traffico veicolare (25-50% Riscaldamento (20- 40%) Incenerimento ( 17- 32%) Industrie (% varia in base al tipo) In particolare molto importanti per la salute sono: il PM 2,5 Il PM 0,1

Il particolato ultra fine Ha dimensioni simili a quelle di un virus Inalato, penetra nella parete degli alveoli polmonari, entra nel circolo sanguigno, raggiunge qualsiasi organo Ogni giorno meno di un alveolo polmonare su mille entra in contatto con una particella di PM 10.... …..mentre un singolo alveolo entrerà in contatto con alcune centinaia di partlcelle PM 0,1

Conseguenze della esposizione a inquinanti da incenerimento … e gli effetti variano in relazione: - al carico chimico globale che penetra nelle cellule del nostro organismo - dal periodo della vita in cui avviene l'esposizione Gli inquinanti emessi dagli inceneritori possono avere effetti sulla salute anche a bassissime dosi.... Particolarmente a rischio sono: - coppie con progetto procreativo - gestanti e puerpere - bambini piccoli Dove possono determinare maggiore suscettibilità a molte malattie da adulti

Metalli pesanti dannosi per la salute emessi dagli inceneritori Arsenico, Berillio, Cadmio, Cromo e Nickel: sono cancerogeni certi (categoria 1 IARC) per cr polmone, vescica, rene, colon, prostata. Per questi metalli non esiste soglia minima di protezione Mercurio e Piombo (cat. 2B IARC): gravi danni a livello neurologico e cerebrale tra cui: - difficoltà apprendimento - riduzione quoziente intellettivo - iperattività

Diossine emesse da inceneritori Per quanto riguarda le diossine gli inceneritori risultano essere la prima fonte in Italia Tossicità elevatissima che si misura in picogrammi ( miliardesimi di milligrammi) Le diossine sono liposolubili e persistenti a lungo: - 7-10 anni nel grasso corporeo - almeno 25 anni nel sottosuolo Assunte per il 95% tramite la catena alimentare, si concentrano nel latte materno

Diossine da traffico e da incenerimento Dai documenti ufficiali Europei risultano i seguenti dati per l’Italia: - 295,5 gr/anno di diossine in tossicità equivalente (TE) prodotte dagli impianti di incenerimento (64% del totale); - di questi 170,6 gr/anno (pari al 37% del totale) prodotti dai soli impianti di incenerimento per rifiuti urbani presenti in Italia (circa 50) a fronte di 5,1 gr/anno (pari all’ 1,1%) prodotti dai trasporti stradali (oltre 30 milioni di autovetture, senza tener conto degli altri autoveicoli).

Diossine da traffico e da incenerimento Si consideri che 295,5 grammi di diossine in TE equivalgono: - a quasi 3 miliardi di dosi massime tollerabili annue per adulti; - ad oltre 11 miliardi di dosi massime tollerabili annue per bambini, tenendo conto delle soglie fissate dall’OMS nel 1998 !

Diossine da traffico e da incenerimento Si consideri che 295,5 grammi di diossine in TE equivalgono: - a quasi 3 miliardi di dosi massime tollerabili annue per adulti; - ad oltre 11 miliardi di dosi massime tollerabili annue per bambini, tenendo conto delle soglie fissate dall’OMS nel 1998 !

Effetti delle diossine sulla salute 1) Tumori: - linfomi, - sarcomi, - tumori apparato digerente, del fegato, delle vie biliari - tumori del polmone, - tumori della mammella, della prostata 2) effetto di disturbatore endocrino con ricadute su apparato ormonale, riproduttivo, immunitario, cardiocircolatorio e sullo sviluppo neuropsichico, con effetti transgenerazionali attraverso modificazioni di cellula uovo spermatozoi

A proposito di determinanti genetici della salute. . . Il progetto Genoma ha chiarito che: il nostro DNA non determina meccanicisticamente le caratteristiche individuali L'espressione dei geni è regolata dall'epigenoma Abbiamo circa 22.600 geni, troppo pochi per spiegare la variabilità biologica: Lo stesso numero del moscerino della frutta Il 50% è uguale a quelli della banana Il 98,5% è uguale a quelli dello scimpanze Se però consideriamo i geni implicati nelle più comuni malattie: il numero sale fino a più di 100 geni ognuno ha un peso attribuibile piccolo ( 1-2%)

Sregolatori della funzione ormonale (ECDs): nuove conoscenze su ambiente e salute

Inquinanti ambientali possono sregolare la funzione endocrina

Diffusione della diossina prodotta da inceneritori 95% da ingestione tramite contaminazione territorio, prodotti agricoltura e zootecnia, catena alimentare Il resto viene assunto tramite: - inalazione - contatto cutaneo Stima esposizione di fondo: 1,2 – 3,0 pg/WHO TEQ/kg pro capite) Dose massima tollerabile (UE): 2 pg/TEQ/Kg/ giorno Contaminazioni documentate in prossimità di inceneritori: Brescia, Maglie (Puglia), Montale (Toscana) ma anche a distanza se alimenti contaminati sono distribuiti altrove

http://www.fotoaeree.com/2012/12/18/brescia-e-ravenna/ A Brescia c’è il più grande inceneritore d’Europa.. MA BRESCIA È MALATA L’impianto di incenerimento più decantato e osannato per modernità, sicurezza, sostenibilità in questi ultimi anni, oltrechè essere INQUISITO dalla MAGISTRATURA… Comune, ARPA, ASL… produce.... una SFILZA DI DIVIETI: Divieto di asportazione dei terreni, di aratura, di ogni operazione che comporti contatto con il terreno e inalazione di polveri Divieto di falciatura di erba per la fienagione Divieto di coltivazione di cereali e vegetali in genere Divieto di pascolo e allevamento all’aperto di polli, conigli… Divieto di allevamenti di animali anche in stalla se utilizzati alimenti prodotti in loco Divieto utilizzo di acqua delle rogge, cura dei fossati e di pesca Evitare attività all’aperto, nessun contatto con l’erba, terreno polveri Lavarsi regolarmente le mani, pulire cani e gatti in continuazione Lavare i giocattoli e togliere le scarpe prima di entrare in casa Mettere sfalci e potature nell’indifferenziato Pulire ‘‘a umido’’ la casa 24

Studi scientifici su inceneritori e salute umana Revisione 2003 Governo Irlandese: “1) Vi è qualche evidenza che l’incenerimento può essere associato con patologie respiratorie e che sintomi respiratori acuti e cronici sono associati con emissioni da inceneritori 2)Emerge una relazione fra sviluppo di alcuni tipi di cancro e prossimità ad impianti di incenerimento; fra i principali tumori identificati sono compresi tumori al fegato, alla laringe sarcomi ai tessuti molli e cancro al polmone

Studi scientifici su inceneritori e salute umana Revisione 2004 ( Annali istituto Superiore di Sanità): Effetti da diossine, particolato, ossido di azoto: - alterazione nel metabolismo degli estrogeni, - incremento dei nati femmine e parti gemellari, - incremento di malformazioni congenite, - ipofunzione tiroidea, disturbi nella pubertà ed anche diabete, - patologie cerebrovascolari, ischemiche cardiache, - problemi comportamentali, - tosse persistente, bronchiti, allergie, - aumentata mortalità, incidenza e prevalenza di tumori.

Studi scientifici su inceneritori e specifiche sedi tumorali Linfomi Non Hodgkin: - studio condotto a Besancon: rischio relativo (RR) di incidenza di LNH pari a 2,3 volte nella popolazione residente in prossimità di impianto di incenerimento per rifiuti; - alcuni studi condotti in Toscana hanno evidenziato eccessi di mortalità per LNH in conseguenza dell’inquinamento da diossine per la presenza di inceneritori; - un’analisi condotta su 25 comuni d’Italia ove sono attivi impianti di incenerimento: da essa emerge un eccesso di mortalità in media dell’8% nel sesso maschile.

Studi scientifici su inceneritori e specifiche sedi tumorali Neoplasie polmonari: il rischio rappresentato dall’inquinamento ambientale risulta correlato all’esposizione a metalli pesanti ed al particolato ultrafine (per ogni incremento di 10 microgrammi/m3 si ha un incremento del 14% di mortalità per cancro al polmone). Per quanto attiene il Rischio Relativo di mortalità per neoplasie polmonari in persone residenti in prossimità di impianti o in personale addetto, esso è risultato variabile da 2 a 6.7.

Studi scientifici su inceneritori e specifiche sedi tumorali Neoplasie Infantili: La relazione fra cancro nell’infanzia, inceneritori ed altri grandi impianti è stata ben indagata dagli studi condotti in Gran Bretagna dal Prof E.G. Knox: in prossimità di impianti di incenerimento si segnala infatti un raddoppio della mortalità per tutti i tipi di neoplasie infantili (Rischio Relativo variabile da 2 a 2,2), specie se l’esposizione era avvenuta nell’epoca prenatale. Il rischio è risultato statisticamente significativo per i bambini con indirizzo alla nascita entro 1 km dalla fonte di emissione.

Studi scientifici su inceneritori e specifiche sedi tumorali Sarcomi dei Tessuti Molli (STM): Malattie “sentinella” dell'inquinamento da impianti di incenerimento, in particolare all’esposizione a diossine: - l’indagine condotta a Besancòn (Francia): aumento di rischio di incidenza di sarcomi del +44%; - lo studio condotto a Mantova, in prossimità di un inceneritore per rifiuti industriali che ha evidenziato un Odds Ratio, di incidenza di sarcoma dei tessuti molli nei residenti entro 2 km dall’ impianto pari a 31.4; - lo studio condotto in provincia di Venezia su 33 impianti (inceneritori di rifiuti urbani, industriali e ospedalieri ed altre fonti emissive di diossine di origine industriale), OR (statisticamente significativo) di 3.3 (entrambi i sessi) per i soggetti con più lungo periodo e più alto livello di esposizione;

Studi scientifici su inceneritori e specifiche sedi tumorali Studio de La Veille Sanitarie (Francia) L'indagine ha studiato l’esposizione ad emissioni di inceneritori attivi tra il 1972 ed il 1990 con numerose patologie tumorali. Lo studio, del tipo geografico-ecologico, ha considerato l’esposizione a diossine elaborata per mezzo di un modello matematico di dispersione atmosferica, confrontando il rischio di incidenza nelle aree fortemente esposte (90° percentile) con quello delle aree a minore esposizione (2,5° percentile). Gli incrementi di rischio risultati statisticamente significativi riguardano: – tutti i cancri nelle donne +6%, – linfomi non Hodgkin +12% in entrambi i sessi +18% nelle femmine, – mieloma multiplo +23% nei maschi – mammella +9% nelle femmine

Studi scientifici su inceneritori e specifiche sedi tumorali Studio Enhance Health di Coriano (Italia) Due impianti: uno per rifiuti ospedalieri ed uno per RSU; Metodo Informativo Geografico (GIS); Esposizione, secondo 4 livelli crescenti, a metalli pesanti (stimata con mod. matematico) sui residenti per almeno 5 aa entro 3.5 kmi. Popolazione di riferimento: quella esposta al minor livello stimato di ricaduta di metalli pesanti. Risultati particolarmente inquietanti per il sesso femminile (più stanziale rispetto ai maschi e quindi più esposto alle emissioni): - 44% di eccesso di abortività spontanea (RR = 1.44); - aumento del rischio di morte per tutte le cause; - aumento nella mortalità per tumori coerente con l’aumento dell’esposizione dal +17% al +26% al +54% per cr colon-retto, stomaco, mammella.

Nuovi impianti di incenerimento ed effetti sulla salute umana 1) i “nuovi limiti” non sono più restrittivi: Il confronto fra il valore di 4.000 ng/m3 per le diossine della vecchia normativa e gli 0.1 ng/m3 dell’attuale è ingannevole: - il primo valore si riferisce alle diossine totali, - il secondo è riferito al valore “ponderato” come “tossicità equivalente” (TE) che riduce anche di 4 ordini di grandezza il valore grezzo della diossina, prendendo in considerazione solo le 17 specie “tossiche”.

Nuovi impianti di incenerimento ed effetti sulla salute umana 2) Applicazione migliori tecnologie disponibili (BAT): - caratteristiche sistemi di abbattimento determinano il trasferimento degli inquinanti dai fumi ai rifiuti: ceneri pesanti e ceneri volanti e residui impianti di abbattimento con dislocazione nel tempo e nello spazio dell'impatto sanitario e ambientale. - composizione rifiuti emessi dall'inceneritore: le temperature più elevate di esercizio producono più particolato fine ed ultrafine tanto primario quanto secondario (reazioni fisiche e chimiche in atmosfera) - controllo delle fasi critiche di accensione e spegnimento - taglia maggiore = maggiori volumi di emissioni totali

Gassificazione

Torcia al plasma

Inoltre che gli impianti siano vecchi o nuovi Incenerire i rifiuti: Riduce (70-80%) solo il volume dei rifiuti in entrata; trasforma materiali relativamente inerti in rifiuti altamente tossici/ pericolosi (emissioni gassose, ceneri volatili, ceneri pesanti)….. …. che a loro volta richiedono costosi sistemi di inertizzazione e stoccaggio Le nuove tecnologie consistono, in soldoni in una forma di incenerimento alternativa e non in una alternativa all’incenerimento dei rifiuti

Le mistificazioni di Umberto Veronesi and Co. Nel testo “Il recupero di energia da rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario – Veronesi U, Giugliano M. Grasso M e Foà V, i risultati degli studi sopra riportati vengono manipolati aggiungendo una negazione ( non presente nella pubblicazione inglese sul British Medical Journal) nella frase in cui si afferma che il rischio per diversi tipi di cancro diminuisce via via che ci si allontana dalla fonte emissiva che diventa cosi: “ Non si osserva nessun declino con la distanza dall’inceneritore per tutti i tumori: stomaco, colon-retto e polmone oltre che per linfoma di Hodgkin e sarcomi dei tessuti molli”

Conclusioni (1) 1) La letteratura scientifica non sgrava gli inceneritori – anche quelli di “recente generazione” – dal dubbio che tali impianti possano avere effetti anche gravi, sulla salute delle popolazioni che vivono intorno ad essi.

Conclusioni (2) La produzione e lo smaltimento dei rifiuti richiedono una strategia globale, che inizia dalla riduzione della loro produzione, dallo stile di vita delle famiglie, fino alla incentivazione della raccolta differenziata finalizzata al recupero di materia.

Conclusioni (3) All’interno di questa strategia globale l’incenerimento diventa uno strumento superfluo, che può anzi ostacolare l’attivazione e la realizzazione di una corretta filiera di gestione dei materiali post-consumo, come si dimostra in molte realtà del nostro paese in cui la produzione di rifiuti pro capite è cresciuta di pari passo col potenziamento degli impianti

Conclusioni (4) Le conseguenze gravi ed evitabili dell’incenerimento di rifiuti sulla salute hanno attivato un vasto movimento di opinione fra cittadini, associazioni ambientalisti, comitati in tutta Europa, e in particolare in Italia ove, per una serie di illeciti contributi la combustione di qualunque materiale è incentivata con i denari dei contribuenti, con cui ISDE è non solo solidale, ma che ritiene rappresenti la parte più avanzata del Paese.

ISDE per garantire la salute dei cittadini e qualità dell’ambiente Contrastare la attivazione di altri inceneritori Sviluppare la strategia “Rifiuti Zero” Passare dalla “conta dei morti” a monitoraggi ambientali seri che comportino politiche attive di abbattimento dei rischi Rimettere i servizi di prevenzione ambientale e le amministrazioni locali al servizio degli esposti

Che nessuno domani possa dire “ Se i medici sapevano, perché hanno taciuto?”

Bibliografia Dossier ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente- 2015) “DANNI ALLA SALUTE UMANA PROVENIENTI DALL’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI “ http://www.ambientescienze.it/2015/08/01/ dossier-isde-su-inceneritori-un-jaccuse- senza-appello/

Bibliografia - ISDE Position Paper (2015): Il trattamento della frazione organica dei rifiuti http://www.isde.it/wp- content/uploads/2014/02/2015-02- Position-Paper-FORSU-finale.pdf - WHO (2012) State of the science of Endocrinal Disruptors Chemicals ( WHO 2012) http://www.who.int/ceh/publications/endocr ine/en/