Il travaglio Apertura emozionale : > vulnerabilità Maggior protezione Saper fare/saper essere : es. le mani
Fattori inducenti il travaglio Materni Progesterone Estrogeni Ossitocina Prostaglandine Fattori emotivi Fetali Cortisolo fetale Artificiali Visite ostetriche Stripping Prostaglandine ossitocina Amnioressi Sesso Stimolazione capezzoli
Cause scatenanti Importanza delle influenze endocrine: E’ stato dimostrato infatti che, al termine della gestazione, il surrene fetale inizi a produrre cortisolo che sembra essere il fattore critico scatenante del parto .
travaglio (alti livelli di estrogeni Estrogeni materni a livelli ottimali Controbilanciamento del progesterone Formazione di recettori per l’ossitocina a livello della muscolatura uterina travaglio Aumento delle prostaglandine provocato dalla modificazioni della decidua e delle membrane Azione coordinata Ossitocina / prostaglandine Fattori fetali (alti livelli di estrogeni presenti nel feto durante il travaglio) Stress emozionali e fisici (scatenano il rilascio di ossitocina) Attività uterina stimolata dalle sollecitazioni meccaniche del feto sulla cervice
Prodromi di travaglio È il termine dato alle ultime settimane di gravidanza durante le quali si verificano un certo numero di cambiamenti: Lightening o formazione del SUI Contrazioni a volte dolorose, irregolari Pollachiuria Appianamento della cervice
Prodromi di travaglio Con prodromi si intendono i primi segnali che testimoniano l’imminenza dell’esordio della prima fase attiva del travaglio di parto. Le contrazioni durante questa fase sono spesso irregolari sia per ritmo che per intensità e durata
Il dolore nella fase prodromica Il dolore viene per lo più avvertito nella fascia sovrapubica, con lieve irradiazione alla zona lombare ed è spesso associato al dolore mestruale. In questa fase la donna è vigile, ha voglia di muoversi e di parlare, le lunghe pause di benessere tra una contrazione e l’altra danno il tempo a lei necessario per prendere consapevolezza del parto. La fase prodromica ha una durata variabile da donna e donna anche per non trascurabili ragioni di tipo emozionale.
Prodromi di travaglio Mantenere le normali attività quotidiane: nella fase prodromica le donne non necessitano di particolare controllo o osservazione evitare esercizi faticosi: il riposo e il sonno possono essere utili alla stimolazione del travaglio mangiare e bere normalmente organizzarsi per il ricovero in ospedale: preparare la valigia, sistemare la casa per il ritorno, avvisare le persone che parteciperanno al travaglio, ecc.
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO Contrazione e retrazione Dinamica ritmica, regolare, intensa Appianamento della cervice marcatura Dilatazione della cervice Formazione della borsa delle acque Rottura delle membrane Riduzione e adattamento della parte presentata
Periodo prodromico o pre travaglio: diagnosi differenziale Contrazioni uterine Travaglio vero: sono sempre presenti non eccedono i 60 sec. ritmiche e regolari sono sempre dolorose Travaglio falso: non sempre presenti possono durare alcuni min. irregolari possono non essere dolorose
Periodo prodromico o pre travaglio: diagnosi differenziale Dilatazione cervicale Travaglio vero: risulta raccorciata l’OUI si dilata progressivamente le membrane si tendono durante la contrazione Travaglio falso: non si accorcia progressivamente la dilatazione non procede le membrane non si tendono
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO Inizia con contrazioni ritmiche regolari e si completa quando la cervice è completamente dilatata La “diagnosi di travaglio” è la più importante diagnosi in ostetricia perché sulla base di essa vengono prese decisioni che influenzano la gestione dell’intero travaglio (O’Driscoll e Maegher, 1966)
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO: Durata del travaglio E’ molto variabile e può dipendere da: parità distanza tra una gravidanza e l’altra fattori emotivi presentazione e posizione fetale dimensione del feto forma e volume della pelvi caratteristiche dell’attività uterina
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO Rappresenta il processo per cui il collo uterino da completamente chiuso, si appiana e si dilata fino a permettere il passaggio del feto Si verifica per l’azione contemporanea della contrazione uterina e della pressione esercitata dalle membrane e dalla parte presentata Quando la testa fetale è ben flessa e ben adattata alla cervice favorisce una efficace dilatazione cervicale
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO Appianamento della cervice Se la cervice non è appianata nel corso della gravidanza o durante i prodromi, l’appianamento avviene nel corso del travaglio La cervice dilatandosi, per il fenomeno di retrazione, viene assorbita nel SUI Il canale cervicale si dilata a livello dell’orifizio uterino interno (OUI)
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO La dilatazione cervicale È il processo attraverso il quale l’orifizio uterino esterno prima e l’OUI dopo, si dilata tanto da permettere il passaggio della testa fetale. La dilatazione si misura in cm Si verifica per l’azione contemporanea della contrazione e della contropressione esercitata dal polo delle membrane e dalla parte presentata Nelle primigravide la dilatazione è successiva all’appianamento, nelle pluripare avviene contemporaneamente ad esso
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO La marcatura In conseguenza della dilatazione, se non è già avvenuto durante la gravidanza, il tappo mucoso che chiude il canale cervicale viene espulso. Associato a questo, all’inizio del travaglio è possibile notare una modesta perdita ematica Una perdita ematica leggermente più vistosa è possibile notarla intorno ai 5 cm di dilatazione e verso la fine del primo stadio quando la dilatazione è pressochè completa: deriva dalla rottura dei capillari dovuta al distacco del corion dalla decidua parietale e dalla cervice
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO FORMAZIONE DELLA BORSA DELLE ACQUE Durante la dilatazione il corion si distacca dalla parete dell’utero e, per effetto della pressione endouterina, protrude dall’orifizio uterino interno La testa ben flessa, adattandosi alla cervice, provoca la formazione della borsa anteriore davanti alla parte presentata separandole dal liquido che circonda il corpo (acque posteriori)
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO FORMAZIONE DELLA BORSA DELLE ACQUE La separazione tra acque anteriori e posteriori mantiene le membrane integre nel corso del primo stadio impedendo che la pressione esercitata sul liquido amniotico venga esercitata sulla borsa delle acque anteriori
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Può avvenire anche prima dell’inizio del travaglio o in corso dello stesso Quando avviene spontaneamente in corso di travaglio, può indicare la fine del primo stadio del travaglio, fase in cui, essendo la dilatazione completa, le fibre del collo non sostengono più la borsa anteriore
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Occasionalmente le membrane non si rompono neanche durante il secondo stadio del travaglio e, al momento della nascita, possono apparire alla rima vulvare davanti alla testa fetale (amnorexi) La rottura di routine, eseguita durante il primo stadio del travaglio, non è giustificata e non dovrebbe essere eseguita senza la condivisione con la donna e in assenza di una precisa indicazione
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO LA ROTTURA DELLE MEMBRANE La rottura delle membrane amniocoriali prima della dilatazione completa si definisce intempestiva Prematura quando si verifica al di fuori del travaglio Precoce quando si verifica a travaglio iniziato prima della dilatazione completa
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Tempestiva Avviene a dilatazione della bocca uterina avanzata (completa o quasi) e parte presentata profondamente impegnata
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE La rottura che si verifica a livello del polo inferiore delle membrane si definisce bassa alta ogni rottura che avviene al di sopra del polo
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE La rottura bassa delle membrane a carico, del polo inferiore, può comportare l’insorgenza del travaglio o l’accelerazione della dilatazione In caso di mancato avvio del travaglio. Con rottura delle membrane, è necessaria una particolare osservazione poiché aumenta il rischio di infezione
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE La mancanza della rottura spontanea anche dopo la dilatazione completa, si definisce Ritardata avviene quando le membrane sono particolarmente resistenti Se provoca una lenta progressione del feto si può procedere ad amniorexi Raramente il neonato può nascere con la testa completamene avvolta nelle membrane
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Quando la parte presentata, non essendosi sufficientemente abbassata, non occlude il canale del parto manca la separazione fra acque anteriori e posteriori e il sacco amniotico risulta appesantito dalla totalità del liquido amniotico La borsa prolassa ampiamente in vagina e forma la borsa a sanguinaccio
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Borsa delle acque “a sanguinaccio” protrudente in vagina
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Il controllo del liquido amniotico In seguito alla rottura delle membrane nel punto più declive della borsa si verifica una improvvisa perdita di liquido dai genitali: chi assiste deve osservarne: il colore del liquido amniotico (LA) L’odore La quantità
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Il controllo del liquido amniotico Caratteristiche Limpido come l’acqua se il travaglio è a termine di gravidanza Lattescente o torbido se il travaglio è insorto prima del termine per la presenza di frustoli di vernice caseosa L’odore è tipico e del tutto simile a quello del colostro. Se giallastro e maleodorante può essere segno di amnionite
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Il controllo del liquido amniotico Caratteristiche ematico caratteristico del distacco di placenta a “lavatura di carne” in presenza di morte endouterina del feto (MEF) e maleodorante
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Il controllo del liquido amniotico Tinto quando si presenta di colore verde per la presenza di meconio Fortemente tinto o Poltaceo Grado 3 Lievemente tinto Grado 1 Mediamente tinto Grado 2
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Il controllo del liquido amniotico L’emissione di meconio durante la gravidanza e/o il travaglio è indice di ipossia fetale la quale fa aumentare la peristalsi intestinale
LA ROTTURA DELLE MEMBRANE Il controllo del liquido amniotico La presenza di meconio nel LA deve essere segnalata tempestivamente al medico ed impone una più accurata sorveglianza delle condizioni fetali attraverso il monitoraggio in continuo della FCF
Rottura artificiale delle membrane Amniorexi Può essere eseguita per stimolare: l’insorgenza del travaglio (induzione) la frequenza delle contrazioni uterine in corso di travaglio o quando le membrane non si rompono spontaneamente
Rottura artificiale delle membrane Amniorexi si effettua dopo averlo condiviso con la donna con tecnica sterile nel corso di una esplorazione vaginale Con le dita si raggiunge il polo inf. e si lacera con appositi uncini (Amniohook) o una Pinza Kocher È importante controllare con le dita il deflusso del LA, in particolare in presenza di polidramnios per evitare il prolasso di funicolo
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Assicurarsi che la donna abbia un sostegno continuo e che, se lasciata sola, sia questa una condizione che le vada bene Non avere paura di lasciare la donna da sola o con il suo partner se questo sembra andarle bene
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Se si hanno altre cose da fare e lei ha già il sostegno di un parente, comunicarle che rimane lei la nostra priorità e che si sarà disponibili per lei in ogni momento: questo aumenterà la sua consapevolezza di essere sostenuta e sicura e diminuirà la produzione di ormoni responsabili dello stato di ansia
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Rafforzare il suo senso di benessere con un gesto, un tocco, un sorriso o parole calme tra le contrazioni Lasciare ciò che si sta facendo e prestare attenzione al ritmo del suo respiro durante le contrazioni aiuterà a darle un sostegno non invadente e a costruire un’atmosfera di calma e di sicurezza psicologica in cui vige empatia e particolare riguardo Tutto questo allevia paura e panico, crea un senso di benessere aiuta la donna e i suoi parenti a controllare le contrazioni
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica L’ambiente Osservate l’ambiente come se lo vedeste attraverso gli occhi della donna Troppa luce, troppo rumore, temperatura inadeguata, troppa attività e gente possono avere effetti negativi nell’ emissione degli ormoni del travaglio ed inibire il rilassamento La scarsa luminosità invita automaticamente tutti a parlare piano e a non fare rumori inutili.
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Ascoltare Le donne emettono suoni diversi nelle varie fasi del travaglio Emettere vocalizzi può essere un segno del procedere dello stesso: Il passaggio da gemiti contenuti a lamenti ad alta voce, può segnalare che si sta avvicinando la dilatazione completa I suoni gutturali ed insistenti sono tipici del periodo espulsivo
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Osservare il dolore e proteggere lo stato emotivo Il dolore del primo stadio è viscerale di tipo crampiforme L’elevata produzione di endorfine, consente alla donna di adottare un comportamento di distacco e lontananza dal contesto in cui si trova. Elementi di disturbo quali rumori, limitazioni al movimento, scambi di parole tra operatori, interventismi, possono alterare fortemente il naturale svolgimento del travaglio e inviare alla donna percezioni negative Verso la fine della fase dilatante la donna avrà difficoltà a razionalizzare, non sarà in grado di impegnarsi in altre attività o mettere a fuoco ciò che accade intorno a lei.
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Osservare il linguaggio del corpo Stando in disparte potete osservare come risponde la madre alle contrazioni. A fase dilatante ben avviata sono spesso tranquille e riservate fino a quando le contrazioni più ravvicinate e turbolente non le impongono di cambiare posizione generando sensazioni di panico. La perdita di controllo è un ottimo segno di progressione del travaglio
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Osservare il linguaggio del corpo Una pausa delle contrazioni che segue questa fase spesso segnala una fase di riposo o fase di transizione prima del periodo espulsivo. Una improvvisa energia, un impellente bisogno di muoversi, alzarsi e spingere, sono segni inequivocabili del periodo espulsivo
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Favorire il libero movimento e non inibirlo con le procedure o le proprie convinzioni La maggior parte delle donne, durante il travaglio, assume spontaneamente le posizioni anatomicamente più vantaggiose ma potrebbero avere bisogno di aiuto per poterle mantenere, ad es. dei cuscini sotto le ginocchia se la donna vuole stare a carponi, ecc
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Cercate di non starle di fronte Potreste distrarla obbligandola a guardarvi , quando vi avvicinate mettetevi al fianco volgendo lo sguardo in direzione in cui guarda lei Abbassatevi al suo livello invece di sovrastarla sarà più efficace per istaurare un buon rapporto
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Mantenete la voce bassa Provate a sussurrare o a parlare con un tono di voce basso e sommesso Parlate comunque il meno possibile Incoraggiate il partner a seguire il vostro esempio e dissuadete gli altri presenti dall’avviare dialoghi inutili
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Ascoltare il battito cardiaco fetale Se utilizzate sonicaid o doppler tascabile può essere fatto con il minimo disturbo Avvertitela della vostra intenzione di ascoltare il bambino ponendole una mano sul braccio o su una spalla facendole capire che siete con lei e posizionate i trasduttori con delicatezza
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica La visita vaginale Ridurre tutte le attività che peggiorano l’esperienza di dolore E’proprio necessario eseguire quella visita ostetrica per prendere una decisione clinica o hai già un quadro chiaro della situazione?
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica L’esplorazione vaginale La visita interna può essere eseguita senza che la donna sia adagiata sul letto Vi potreste mettere in ginocchio di fronte a lei, in posizione più bassa che la faciliterà a mantenere il controllo e quindi la sua autonomia Parma D.
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Raccogliere le proprie osservazioni e spiegare che cosa si farà nelle fasi successive del travaglio Questo contiene la paura e di conseguenza non inibisce l’attività ormonale Condividere gli sviluppi del travaglio che si sono valutati con le persone presenti così che tutti sappiano che sta andando tutto bene e non sviluppino ansietà
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Alimentazione I succhi di frutta offrono un nutrimento addizionale. Cubetti di ghiaccio costituiscono una valida alternativa per le donne che non desiderano bere liquidi. Non è assolutamente necessario l’utilizzo di fleboclisi in travagli fisiologici
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Incoraggiatela a svuotare la vescica La vescica piena può ostacolare la discesa della testa, a volte può inibire una azione uterina efficace. La cateterizzatone vescicale diventa necessaria solo se, dopo qualche ora, la donna non riesce a svuotare la vescica
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Favorire il libero movimento
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Favorire il libero movimento
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Favorire il libero movimento
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Favorire il libero movimento Parma D.
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Utilizzo del massaggio
PRIMO STADIO DEL TRAVAGLIO il sostegno dell’ostetrica Utilizzo del massaggio