SUSCETTIBILITA ALL’INFEZIONE DA PARVOVIRUS B19 IN PAZIENTI POLITRASFUSI CON TALASSEMIA M.R. Gamberini, M. Fortini, L. Manfredini, M. Sitta , M. P. Bianchi §, M. Benni° Day Hospital Talassemia ed Emoglobinopatie - § Laboratorio di Analisi Chimico-cliniche e Microboiologia - Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna di Ferrara - ° Servizio Immunotrasfusionale – Azienda Ospedaliera S.Orsola-Malpighi di Bologna Introduzione: Il parvovirus B19 (PRV-B19, fam. Parvoviridae), è un piccolo eritrovirus non capsulato, a singola elica di DNA, diffuso in tutto il mondo, che si trasmette principalmente per via respiratoria ma il cui contagio può avvenire anche per via trasfusionale1. L’infezione può decorrere in modo asintomatico oppure manifestarsi con eritema infettivo o quinta malattia in età pediatrica, con atralgie e artriti nell’adulto, crisi aplastiche transitorie nei pazienti con anemia emolitica cronica, anemia cronica nei pazienti immunocompromessi o con immunodeficienza. L’infezione, se acqusita in gravidanza, comporta la trasmissione per via tranplacentare nel 30% dei casi, seguita da possibile patologia embrio-fetale (anemia, idrope, aborto e morte fetale). Obiettivo: Valutazione della scuscettibilità all’infezione da PRV-B19 nei pazienti politrasfusi con talassemia major o intermedia; descrizione delle infezioni diagnosticate negli ultimi anni. Metodi: Dosaggio di anticorpi IgG-IgM specifici (ELISA, NovaTec Immunodiagnostica, GmbH ); valutazione retrospettiva dei quadri clinici osservati nella nostra casistica. Analisi statistica: Tavole di contingenza testate con metodo 2. Risultati: Sono stati esaminati 197 pazienti (83 maschi, 114 femmine; età: 39±10, range 1-57 anni). La prevalenza di un titolo IgG positivo, indicativo di avvenuta immunizzazione, è risultata pari al 56%, senza differenza tra i sessi, e significativamente diversa nelle varie decadi di età considerate (0-20aa: 25%; 11-30aa: 69%; 31-40aa: 50%; 41-50aa: 79%; >51aa: 85%; ϰ2=16,477, p=0.0022 ). I dati non differiscono da quanto riportato da Manaresi et al2 in 446 donatori residenti nella nostra stessa Regione (Emilia Romagna; prevalenza di IgG positività: 79,1%; 79,1% vs 56%: ns). Caso 1 Caso 2 Caso 3 Caso 4 Caso 5 Caso 6 Caso 7 SESSO, ETA’ (anni) F, 28 F, 33 F, 21 F, 25 M, 30 F, 24 M, 47 RICOVERO NO SI NO FEBBRE SI DIMENSIONE MILZA INVARIATA INVARIATA AUMENTO // (ASPLENIA) ARTRITE/ARTRALGIA ESANTEMA Val. min. Hb (g/dL) 7.7 5.5 5.7 5.2 7.7 8.8 9.7 LDH (U/L) 499 1851 870 1697 814 // Val. min. GB/GN (µL) 1300/500 4770/2957 1500/400 3300/1200 1700/500 3100/1530 23000/2400 PLTS (X103/µL) 118 135 144 153 110 354 706 RETICOLOCITI (µL) 31200 35123 8240 35200 10360 // 54400 PRV-B19 IgG/IgM -/+ ++/++ -/+ +/- -/++ -/+++ PRV-B19 DNA POS TERAPIA CHELANTE DFP DFO DFO+DFP Dal 1995 ad oggi, l’infezione acuta da PRV-B19 è stata diagnosticata in 7 pazienti. 8 pazienti con sierologia negativa per PRV-B19 in corso di gravidanza sono state transfuse con unità di GR PRV-negative: in nessun caso è stata acquisita l’infezione. DFO=Desferroxamina; DFP=Deferiprone Conclusioni: La suscettibilità all’infezione da PRV-B19 è presente nel 44% dei pazienti e delle donne in età fertile con talassemia. Poichè l’infezione a trasmissione trasfusionale è un evento raro ma possibile, nelle pazienti in gravidanza con sierologia negativa abbiamo ritenuto opportuno attuare misure di prevenzione, anche in assenza di linee guida precise su tale problema. L’infezione acuta può manifestarsi con una neutropenia isolata. In questi casi, la sierologia positiva IgG-IgM per PRV-B19 ha permesso di escludere l’eventuale ruolo delle terapie farmacologiche concomitanti (il deferiprone nei nostri casi), il cui utilizzo avrebbe potuto essere erroneamente precluso in caso di mancata diagnosi. Bibliografia Zanella et al. Transfusion transmitted human parvovirus B19 infection in a thalassemic patient. Transfusion. 1995;35:769-772) Manaresi et Al., Seroprevalence of IgG against conformational and linear capsid antigens of parvovirus B19 in Italian blood donors Epidemiol infect.2004 Oct;132(5):857-62