La rivoluzione americana Cause Le cause della Rivoluzione americana vanno cercate nei soprusi economici imposti dall’Inghilterra alle colonie d’oltreoceano: Il Navigation Act, del secolo precedente, imponeva alle colonie di commerciare solo con l’Inghilterra - con gravi perdite economiche dovute al fatto di non poter allargare i propri traffici commerciali con altri Stati e di non poter acquistare merce più conveniente da altri Paesi. Inoltre, vietava la fabbricazione di merci prodotte già dalla madrepatria per evitare la concorrenza. Nuove tasse, come quella sul commercio dello zucchero, sul bollo postale da apporre su tutti i documenti pubblici, sui giornali.

La rivoluzione americana Prime ribellioni Il Boston Tea Party (1773), di fronte all’ennesimo monopolio - imposto questa volta sul tè, che i coloni potevano acquistare solo da una Compagnia inglese – i coloni si travestirono da indiani e buttarono in mare un intero carico di tè 1° Congresso di Filadelfia (1774): le colonie presentano al re Giorgio III le loro richieste, riassumibili nella frase «no taxation without representation» (nessuna tassazione senza rappresentanza): infatti le tasse erano imposte dal Parlamento inglese, ma i coloni non avevano nessun rappresentante.

La rivoluzione americana Inizia la guerra (1775-1783) 2° Congresso di Filadelfia (1775), l’esercito comune alle 13 colonie è affidato al comando di George Washington, grande proprietario della Virginia e futuro 1° presidente degli Stati Uniti d’America. All’inizio le colonie perdono contro l’esercito inglese Dichiarazione d’indipendenza (4 luglio 1776), scritta da Thomas Jefferson (futuro 3° Presidente), con cui le colonie si proclamano indipendenti dall’Inghilterra: nascono gli Stati Uniti. Le idee espresse sono quelle illuministiche (uguaglianza tra gli uomini, diritti alla vita, alla libertà, alla felicità, ad un governo giusto) L’intervento di Francia e Spagna al fianco dei coloni fu decisivo per la vittoria. A Yorktown (1781) gli Inglesi erano sconfitti Il Trattato di Versailles (1783) sancì l’indipendenza degli Stati Uniti d’America

La rivoluzione americana Costituzione Nel 1788 gli Stati Uniti si diedero una Costituzione, la più antica ancora in vigore. Essa prevedeva una Repubblica (riconoscendo che il potere è del popolo) federale (formato da vari Stati che riconoscono un governo centrale) Il potere legislativo è affidato al Congresso, costituito di 2 Camere: Camera dei Rappresentanti, eletta in proporzione al numero di abitanti Senato, con 2 rappresentanti per ogni Stato (per venire incontro agli Stati più piccoli) Il potere esecutivo è in mano al Presidente degli Stati Uniti, eletto ogni 4 anni. A lui compete il comando dell’esercito. È affiancato nel Governo da vari Ministeri (dipartimenti): del Tesoro, degli esteri, della difesa… Il potere giudiziario è della Corte Suprema, composta da giudici nominati a vita dal Presidente e dal Senato In seguito furono aggiunti pochi altri articoli, detti emendamenti, tra cui i Bill of Rights, carta dei diritti del cittadino; l’abolizione della schiavitù; il diritto di voto agli ex-schiavi, alle donne

Le 13 colonie si estenderanno verso sud e verso ovest fino a formare i 50 Stati attuali