ILMONDO ARABO ISLAMICO NEL SECOLO XX
L’INTESA E I POPOLI ARABI Nel corso della guerra l’Intesa aveva cercato di promuovere rivolte arabe contro l’impero ottomano, promettendo in cambio libertà e indipendenza Invece al momento della pace la regione venne divisa tra Francia e Regno Unito con la finzione dei «mandati» La Francia ebbe Siria e Libano UK ebbe Irak, Giordania e Palestina I confini furono tracciati senza alcun serio impianto politico, storico, antropologico L’Arabia ebbe l’indipendenza sotto una propria dinastia
LA QUESTIONE PALESTINESE Già nel corso della guerra il governo inglese promette agli ebrei di tutto il mondo un «focolare nazionale» in Palestina, accettando le richieste del movimento sionista fondato da Herzl 1882 24.000 ebrei in Palestina 1914 85.000 ebrei in Palestina 1944: 650.000 (in Europa ci sono le persecuzioni)
LA QUESTIONE PALESTINESE Grazie a fondi raccolti dall’Agenzia Ebraica vengono acquistate terre in Palestina per accogliere coloni A vendere sono in genere padroni arabi ricchi che abitano nelle città I contadini arabi che lavoravano quelle terre spesso vengono scacciati. I coloni non assumono braccianti arabi
LA RABBIA ARABA La mancata indipendenza e la presenza ebraica fanno sentire gli arabi due volte traditi dalle potenze occidentali/coloniali 1920: anno della «catastrofe» 1928: in Egitto Hassan al-Banna’ fonda il movimento dei «Fratelli Mussulmani» che interpreta la condizione di servaggio e decadenza come frutto dell’abbandono della via dell’Islam e predica il ritorno integrale alla legge e ai costumi coranici come strumento di riscossa anche politica per i popoli musulmani È l’esatta via opposta a quella di Kemal Ataturk
LA SHOAH E LA FONDAZIONE DELLO STATO DI ISRAELE Dopo la fine della II guerra mondiale con il mondo sconvolto dalle distruzioni e dal genocidio degli ebrei l’ONU vota la fondazione dello stato di Israele Tutti gli arabi rifiutano tale decisione, attaccano Israele (1948) e sono sconfitti. Un nuovo elemento di frustrazione e un nuovo oggetto di odio si struttura nella regione
GLI STATI ARABI DOPO IL 1949 I popoli arabi attribuirono la responsabilità della catastrofe ai governi e alle classi dirigenti dei paesi arabi (nel frattempo tutti diventati indipendenti) Il re di Giordania venne assassinato, ma il figlio Hussein rafforzò il regno In Siria, dopo una serie di colpi di stato, si impose il partito Baath (Rinascita) In Egitto un colpo di stato militare portò al governo Gamal Nasser L’Irak imitò la Siria e venne dominato dagli anni Settanta da Saddam Hussein
IL NAZIONALISMO ARABO SIRIA In Siria si formò e in seguito prese il potere il partito Baath (rinascita) che senza essere ostile alla religione puntava sull’orgoglio nazionale pan-arabo e su un «socialismo» arabo che, senza voler abolire le classi sociali, ridistribuì parte delle terre e colpì i gruppi economici legati all’Occidente capitalistico. Fu un tentativo di modernizzazione autoritaria e ostile all’occidente e a Israele
IL NAZIONALISMO ARABO: EGITTO Prese il potere il militare Nasser che sviluppò una politica simile al Baath, ma poggiante in misura maggiore sull’esercito Si accordò con l’Unione Sovietica in funzione antioccidentale e antiisraeliana Nel 1956 nazionalizzò il Canale di Suez per motivi sia economici (i proventi del passaggio delle navi) sia politici: Nasser divenne l’eroe del mondo arabo
LA GUERRA DI SUEZ Inghilterra e Francia, con un’azione di stampo prettamente coloniale, si accordarono con Israele ed attaccarono l’Egitto Israele lanciò un’offensiva ed occupò il Sinai La spedizione punitiva venne fermata da USA e URSS che costrinsero i tre eserciti occupanti a ritirarsi Fu l’ultimo smacco per il «colonialismo» e un trionfo politico per Nasser
NEL MOMENTO DEL TRIONFO DEL NAZIONALISMO ARABO NASCE LA PIU’ RADICALE CONTESTAZIONE ISLAMICA In Egitto nasce e si rafforza il movimento dei «Fratelli Musulmani» Il suo maggior esponente Sayyd Qutb viene perseguitato e ucciso da Nasser Le idee dei Fratelli Musulmani: il più coerente esempio di integralismo religioso
LE IDEE DEL FONDAMENTALISMO L’Occidente, come l’Arabia prima di Maometto, vive nella «barbarie» (jahiliyya) La «barbarie» consiste nel fatto che gli uomini obbediscono alle leggi fatte dagli uomini, non alle leggi fatte da Dio Il cristianesimo ha dato all’Europa non una legislazione per la vita, ma una semplice credenza spirituale e una preghiera (divisione dei poteri) Invece l’islam ha dato ai suoi fedeli la legislazione per la vita
LE IDEE DEL FONDAMENTALISMO 2 I paesi musulmani cercando di imitare i paesi occidentali (nazionalismo e modernizzazione di Nasser, Baath ecc.) hanno fatto ripiombare nella barbarie il mondo musulmano: se tutto va male è per questo motivo Bisogna respingere questi tentativi atei e modernizzatori e tornare alla purezza del messaggio dell’islam
I TRE PUNTI DEL FONDAMENTALISMOI Il Corano è l’unica base per ogni forma di vita umana Rifiuto del modello culturale, economico, politico dell’Occidente da parte dei musulmani Rivoluzione islamica contro i governi (arabi o comunque musulmani) che hanno accettato il modello occidentale
LE GUERRE ARABO/ISRAELIANE 1967: guerra dei sei giorni – vittoria di Israele 1973: guerra del Kippur – vittoria di Israele 1982 guerra del Libano – sconfitta dell’OLP Continua l’occupazione della West Bank e di Gaza L’Egitto fa la pace con Israele
LA PACE TRA ISRAELE ED EGITTO Il 20 settembre 1977 Sadat si recò a Gerusalemme ad offrire la pace Grazie alla mediazione del Presidente americano Jimmy Carter il 26 marzo 1979 fu firmato tra Sadat e Begin (ex capo terrorista ora capo del governo di Israele – anche Sadat non era uno stinco di santo) un trattato di pace che prevedeva la restituzione dei Sinai all’Egitto Sadat venne ucciso dai Fratelli Musulmani nel 1981
LA GUERRA CIVILE IN LIBANO Scoppiò tra cristiani e musulmani, rompendo l’equilibrio fino ad allora esistito L’OLP fu coinvolta Israele invase il Libano L’OLP fu scacciata Ma il suo posto come accanito antagonista di Israele fu preso dal movimento sciita islamista Hezbollah La Siria rafforzò la sua influenza in Libano La guerra fu crudelissima e la popolazione civile ne pagò le conseguenze
LA CRISI DEL NAZIONALISMO ARABO APRE LE PORTE ALL’ISLAMISMO Le sconfitte militari di Egitto e Siria e la aggravata crisi economica fecero perdere ai governi laici e nazionalisti del vicino oriente la credibilità verso i propri sudditi In Iran l’insofferenza della popolazione contro un regime (quello dello shah) visto come occidentalizzante e servo degli USA provocò una ribellione di massa a capo della quale si pose l’Ayatollah Komeini
LA RIVOLUZIONE ISLAMICA IN IRAN In Iran era prevalente la shiah (gli sciiti), la cui tradizione esaltava il martirio per scopi religiosi Il primo governo, di cui facevano parte anche democratici, fu rapidamente sostituito da un regime dominato dalla figura del capo assoluto, Komeini, e caratterizzato da integralismo religioso, intolleranza e persecuzione di chi non si allineava
LA GUERRA TRA IRAK E IRAN 1 L’Irak era a maggioranza sciita, ma dominato dalla cricca sunnita di Saddam Hussein, un despota stile Nasser ma molto più criminale Per fiaccare il vicino iraniano, impadronirsi dei territori di confine ricchi di petrolio, togliere agli sciiti interni ogni possibile appoggio d’oltre confine, Saddam Hussein attaccò l’Iran, convinto di una facile vittoria grazie agli armamenti e all’appoggio USA Ma l’Iran resistette e la guerra si concluse nel 1988 con 1 milione di morti
L’INVASIONE IRAKENA DEL KUWAIT Pochi anni dopo (1990) l’Irak occupò il Kuwait ricchissimo di petrolio Si formò una coalizione internazionale a guida USA cui partecipavano quasi tutti i paesi arabo-islamici che sconfisse l’Irak, liberò il Kuwait ma non occupò l’Irak né depose Saddam Hussein Curdi e sciiti furono duramente repressi