Le origini e lo sviluppo dell’epica nella letteratura italiana

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Le origini e lo sviluppo dell’epica nella letteratura italiana

L’epica: dal poema al romanzo “Romanzo,moderna epopea borghese” F.Hegel,1770-1831 “Il romanzo,come grande opera epica e raffigurazione narrativa…,costituisce il polo opposto all’epos antico” G.Lukàcs,1885-1972 “Il mondo epico è separato dal presente da una distanza assoluta” M.Bachtin,1895-1975

precisazione linguistica Italia Il romanzo - Un unico termine per i romanzi antichi e i moderni Spagna Romance componimenti antichi Novela romanzo moderno Inghilterra Romance prodotti romanzeschi antichi Novel romanzo moderno

XII - XVIII secolo

Italia tra XIV e XVI secolo è la patria della novella dei poemi cavallereschi

Epica e epopea Origini e interpretazione dell’epica Aristotele definiva l’epica come «mimesi» di azioni nobili; dalla tragedia si distingue per l’assenza di limiti temporali e per l’uso di un metro unico. L’epica è diffusa nelle più svariate civiltà G. Vico nella Scienza nuova vedeva nel cantore epico l’interprete di un sentiento collettivo Si distingue l’epica popolare e anonima (i poemi omerici, le canzoni di gesta) e un’epica d’arte o riflessa, creata da società colte per creazione individuale (lEneide di Virgilio, la Gerusalemme liberata di T. Tasso Hegel nella sua estetica sottolineava l’elemento nazionale proprio del poema epico e il suo antagonismo nei confronti delle culture esterne L’epica antica, orientale e occidentale si organizza per cicli tematici (ciclo troiano, tebano, carolingio, nibelungico, Gilgamesh) _______________________________________________________________ troiano- trojanski nei confronti di-u odnosu na tebano-tebanski nibelungico-nibelunški carolingio-karolinški

L’epica italiana In Italia non esiste il poema epico anonimo medievale come negli altri paesi europei Forse questo era impedito dalla grande fama de La divina commedia di Dante Aligheri L’Italia importò i poemi cavallereschi di Francia che venivano rielaborati nei poemi franco-veneti All’inizio dell’epica italiana si trovano tre poemi cavallereschi che appartengono al ciclo carolingio (il periodo del 400’ e 500’):

Luigi Pulci, Il Morgante (400’) è un poema comico scritto in ottave, predomina una gran fantasia e il tono grottesco La trama: Orlando e il suo padrino vanno in Pagania (in Asia e Egitto), fra gli infedeli musulmani. Orlando capita in un convento minacciato da tre giganti, e dopo averne uccisi due converte il terzo al cristianesimo, proprio Morgante, che diverrà il suo scudiero. Dopo molte peripezie e avventure d'ogni genere, sapendo che Carlo Magno è in difficoltà, Orlando e Rinaldo tornano in Francia per aiutarlo, trasportati da due demoni. Ma nella gola di Roncisvalle, per tradimento del perfido Gano, sono accerchiati dai saraceni e successivamente vengono uccisi. Il re Carlo scopre il tradimento e condanna Gano alla morte. ______________________________________________________________________

M. M. Boiardo, Orlando innamorato (1483) vive e scrive il suo poema epico alla corte della famiglia nobile d’Este narra una successione d’avventure fantastiche, duelli, amori e magie Scritto in ottave, non finito, si mescola la trama amorosa e cavalleresca L. Ariosto, Orlando furioso (1532) vive e scrive anche lui il suo poema epico alla corte della famiglia nobile d’Este grande poema cavalleresco rinascimentale (500’) in esso si mescola la trama storica con gli elementi fantastici e l’ironia È il culmine del Rinascimento letterario italiano. Le vicende di Orlando e dei paladini di Carlo Magno erano già molto note alla corte di Ferrara grazie all'Orlando innamorato di M.M. Boiardo Il poema di Ariosto era concepita come continuazione dell'Orlando Innamorato del Boiardo Nel poema s’intrecciano la trama storica (la guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani) e la trama amorosa La fuga di Angelica e la ricerca d’Orche fa da sfondo all'intera narrazione e si conclude con la vittoria cristiana in seguito allo scontro tra gli eroi avversari.

Nel poema s’intrecciano tre trame principali: 1. trama è quella storica (la guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani) 2. trama si incentra sulla bellissima Angelica che è in fuga da numerosi corteggiatori, tra i quali il paladino Orlando che diventa pazzo per l’amore I tentativi dei vari cavalieri per conquistare Angelica si rivelano tutti vani, dal momento che la donna s’innamora di Medoro (un musulmano) causando la follia di Orlando e l'ira degli altri cavalieri La terza trama segue le peripezie che portano alla realizzazione dell'amore tra Ruggiero, cavaliere pagano e Bradamante, guerriera cristiana, che riusciranno a congiungersi solo dopo la conversione di Ruggiero al termine della guerra da questa unione discenderà la Casa d‘Este di Ferrara ______________________________________________________________________

L’analisi: I personaggi del Orlando Furioso sono sempre alla ricerca di qualcosa: la donna amata, l'avversario da battere, il cavallo perduto, l'oggetto rubato in questa perenne ricerca, di volta in volta favorita o frustrata dal caso o dalla magia, si vede agire l'uomo del Rinascimento interessato alla realizzazione delle proprie capacità Alla possibilità di soddisfazione del desiderio si aggiunge la consapevolezza di un'impossibilità: ogni ricerca rimane sospesa, frustrata Il mondo dell'Orlando Furioso è un mondo dominato da forze incontrollate che sfuggono al controllo della ragione _____________________________________________________________________

T. Tasso, Gerusalemme liberata (1580) interrompe la tradizione del ciclo carolingio, trae ispirazione dalle crociate Il tema centrale è epico-religioso. Tasso cercherà di intrecciarlo con temi più leggeri, senza però sminuire l'intento serio ed educativo dell'opera Nel poema si intrecciano due mondi: l' idillico e l' eroico. Goffredo di Buglione è il personaggio principale che raduna i cavalieri cristiani e li guida alla liberazione di Gerusalemme. Il centro dell'opera è l'assedio di Gerusalemme difesa da valorosi cavalieri Da un lato i principali cavalieri cristiani tra cui Tancredi e Rinaldo dall'altro il Re Aladino, Argante, Solimano e Clorinda Il poema ha una struttura lineare, con grandi storie d'amore, spesso tragiche o peccaminose un poema maniristico T. Tasso trattava anche le questioni della teoria letteraria nei suoi trattati Secondo egli il poema di Ariosto era troppo lungo e gli mancava la dimensione etica e didattica.

600’- il poema epico barocco e la nascita del romanzo moderno Nel 600’ G. Marino pubblica Adone – poema epico mitologico I temi dell’Adone sono vari: l’amore, l’arte, le fantasie Il poema descrive le vicende amorose di Adone e Venere È dedicato a Luigi XIII, re di Francia, ed è preceduto da una lettera indirizzata alla regina Maria de' Medici, fiorentina Nel 600’ si cominciano già a scrivere i romanzi I poemi perdono importanza perché svaniscono i miti M. de Cervantes pubblica Don Chisciotte della Mancia in due volumi (nel 1605 e nel 1615) uno dei capolavori della letteratura mondiale In quest'opera l'autore ironizza i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo In Italia si pubblicano i primi romanzi barocchi G. F. Biondi (nato a Lesina/Hvar), Eromena (1624), L’istoria delle guerre civili (1637-1644) G. P. Marana – L’esploratore turco (1684)

Italia nel 700’ (XVIII secolo) autobiografia come risposta all’individualismo Goldoni, Mémoires,1783 Casanova, Storia della mia vita, 1787 Alfieri, Vita di Alfieri scritta da esso,1804

XIX secolo

XIX secolo

Il romanzo italiano dell’Ottocento Preromanticismo Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis (1802) considerato il primo romanzo epistolare della letteratura italiana, nel quale sono raccolte le lettere che il protagonista, Jacopo Ortis, mandò all'amico Lorenzo Alderani, che dopo il suicidio di Jacopo, le avrebbe date alla stampa corredandole di una presentazione e di una conclusione Ispirato al modello letterario de I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang von Goethe. Romanticismo: Alessandro Manzoni, I promessi sposi (1827), romanzo storico N. Tommaseo, Fede e bellezza (1840) I. Nievo, Le confessioni di un italiano (1867) Verismo: G. Verga, Eva (1873), Eros (1875, I Malavoglia (1881), Mastro-don Gesualdo (1889)

Il tempo Romanzo dell’800: Romanzo del ‘900: Logica consequenziale dei fatti narrati Struttura cronologica, con digressioni ordinate Romanzo del ‘900: Particolari amplificati Tempo soggettivizzato Struttura tematica, non cronologica, continuo passaggio di passato e presente Nuove tecniche narrative che dissolvono la struttura cronologica (flusso)

Il personaggio Romanzo dell’800: Personaggio realistico Garante della unità Portatore di un sistema di valori (più o meno condiviso-condivisibile) Il personaggio agisce Romanzo del ‘900: Dissoluzione del personaggio Ha vita soprattutto interiore Antieroe: uomo senza qualità, identità, salute Il personaggio subisce non agisce

La trama Romanzo dell’800: Romanzo del ‘900: È fondamentale Fabula lineare e cronologica Il romanzo è costruito sulla fabula e su rapporti lineari di causa/effetto Valorizzazione dell’atto eroico Romanzo del ‘900: È insignificante Impossibile riassumere una fabula Importanti sono gli stati d’animo, le sensazioni, i pensieri Valorizzazione del banale e del quotidiano

il narratore Romanzo dell’Ottocento: Narratore in terza persona Narratore regista onnisciente È garante della verosimiglianza Nel Naturalismo si comporta come uno scienziato Romanzo del Novecento: Narratore in prima persona Punto di vista che non garantisce al lettore la veridicità di ciò che legge

La realtà esterna Romanzo del Novecento: Romanzo dell’Ottocento: Angoscia e smarrimento di fronte al non senso Realtà misteriosa, complessa, inconoscibile, frammentata, inconsistente Perdita di ogni certezza, ci si chiede il senso di tutto La realtà è complessa, misteriosa, inconoscibile, su più piani La realtà dietro le apparenze non può essere fissata in una forma La funzione dell’uomo e dello scrittore è spingere lo sguardo oltre la superficie dei fenomeni Romanzo dell’Ottocento: complesso di fenomeni materiali regolati da leggi meccanicistiche e determinate Hegel: tutto il reale è razionale e viceversa Fiducia nella conoscenza oggettiva della realtà La realtà puo’ essere “fotografata” Romanzo: documento umano Riduzione positivistica dell’uomo a neutro ed impassibile registratore di eventi

La fine del 800’ e l’inizio del 900’ Nietzsche: aveva distrutto qualsiasi illusione antropocentrica, fondata sulla “scienza” L’ottimismo positivistico è una religione consolatoria come le altre… Freud: aveva dimostrato l’incapacità della ragione di governare l’uomo e di autocomprendersi Molte delle nostre azioni e pensieri derivano dall’Inconscio L’individuo non si forma mentalmente su nobili sentimenti ma su pulsioni elementari, essenzialmente sessuali e di autoconservazione La grande cultura precipita in uno smarrimento profondo, non c’è più Dio al centro, ma l’uomo, che però è debole, insicuro, inconoscibile

Il romanzo italiano del primo 900’ Il decadentismo: Gabrielle D’Annunzio (1863-1938), Il piacere, altri romanzi Romanzo psicologico: Italo Svevo (1861-1928), La coscienza di Zeno (1923), La senilità Alberto Moravia (1907-1990): Gli indifferenti Romanzo filosofico/psicologico: Luigi Pirandello (1867-1923) Il fu Mattia Pascal (1904) Il futurismo: A. Soffici (1879-1964), Kobilek, un romanzo nel quale si racconta l’esperienza personale della Prima guerra mondiale A. Palazzeschi (1885-1974), Il codice di Perelà (1911) Il realismo magico: M. Bontempelli (1878-1960), Il deserto dei Tartari

Il neorealismo (1945-1959) Elio Vittorini (1908-1966), Conversazione in Sicilia (1941), Uomini o no Carlo Levi (1902-1975) , Cristo si è fermato a Eboli (1945), si racconta dell’esperienza del confino in Lucania Primo Levi (1919-1987), Se questo è un uomo (1947) Cesare Pavese (1908-1950), La luna e i falò (1950) Vasco Pratolini (1913-1991), Metello (1955) Il romanzo psicologico: Giorgio Bassani (1916-2000), Il giardino di Finzi Contini, Elsa Morante (1912-1985) L’isola di Arturo (1957) Il neosperimentalismo Pier Paolo Pasolini (1922-1975), Il teorema (1968) Italo Calvino (1923-1985), Le città invisibili (1972), Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979) – romanzo postmoderno

I casi letterari: G. Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo (1958) C. E. Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957) Il romanzo giallo: L. Sciascia, Il giorno della civetta (1961), I pugnalatori (1976) Il romanzo postmoderno: I. Calvino (1923-1985), Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979) – romanzo postmoderno U. Eco (1932-1916) Il nome della rosa (1980) A. Tabucchi (1943-2012) Notturno indiano (1984), Sostiene Pereira (1994) A. Baricco (1958), Oceano mare, Seta, Castelli di sabbia, City... La fine del XX e l’inizio del XXI secolo: N. Ammaniti (1966), Io non ho paura (2001), Ti prendo e ti porto via (1999)