Didattica generale 17-18 ottobre 2016
Livelli di descrizione dei contesti Descrizione esterna , quella di un osservatore esterno al contesto che esamina i dati oggettivi della situazione La descrizione intrinseca, ovvero l’analisi in prima persona dei soggetti attivi nel contesto; l’analisi in prima persona del soggetto descrive l’esperienza vissuta, le motivazioni ad agire; La descrizione estrinseca frutto dell’elaborazione realizzata in base allo sguardo esterno e all’analisi in prima persona. (da Durand)
Saper osservare Modello etologico Individuare comportamenti ricorrenti in contesto di vita Osservazione non partecipante, osservatore esterno Modello psicoanalitico Raccolta dei dati con l’ntervento diretto dell’osservatore (è partecipante) Interpretazione dei dati (soggettività dell’osservatore) Necessità di ripensare le posizioni soggettive Modello piagetiano Vi sono delle ipotesi da verificare, risponde ad un disegno sperimentale Si svolge in situazioni controllate e comporta una raccolta longitudinale di dati. È partecipante ma non vi è una auto-analisi dell’osservatore
La descrizione esterna Osservare per descrivere, il più fedelmente possibile, un determinato fenomeno. Che cosa osservare, come, quando Check list di comportamenti (costruita sulla base dell’osservazione libera) Videoregistrazioni Scale di valutazione: oltre al comportamento da osservare contengono anche la possibilità di indicare la frequenza o l’intensità del comportamento stesso Interosservazione
La descrizione intrinseca L’osservazione descrittiva « carta e matita » (dati dell’osservazione, dati del contesto, regole di base – linguaggio non valutativo- mostrare una consequenzialità logica. Contenuto dell’osservazione: le relazioni sociali, il rapporto con gli oggetti, le interazioni linguistiche e il comportamento non verbale) Griglie di osservazione (cosa osservare e perchè, apertura delle voci inserire nelle griglie) Le interviste semi-strutturate L’approccio biografico Brevi episodi, annnotazioni aneddotiche
Il diario di bordo L’obiettivo è di riportare, più fedelmente possibile, sia l’evento sia il punto di vista del “narratore-osservatore”. Come scriveva Bion (1972, p.47) “Il problema fondamentale dell’osservazione è l’oggettività. A questa oggettività ci si accosta attraverso il mondo interno dell’osservatore, che non va inteso come un registratore indifferente di eventi, ma un insieme di pensieri e di sentimenti che entrano nel processo cognitivo e il cui codice di lettura può essere ampio, aperto alle possibilità e al diverso o viceversa, chiuso e pregiudicante”. È documentazione e riflessione
I brevi episodi Registrazione di eventi significativi Riportare i fatti in modo sintetico e fedele, senza commenti personali o interpretazioni. Se ne ricavano pattern di comportamenti, loro frequenza Indicazioni per la progettazione dell’intervento
Esercitazione dell’osservazione su video Video di un insegnante Utilizzo della scheda Altet (2015)
INTERVENTO ALLINEATO NEL PERCORSO DI VITA PROGETTO EDUCATIVO FUNZIONAMENTO DIACRONICO INTERVENTO ALLINEATO NEL PERCORSO DI VITA INTERVENTO ALLINEATO DELLE VARIE AGENZIE FUNZIONAMENTO SINCRONICO
« Strumenti educativi » Il dialogo La progettualità L’autonomia La valorizzazione La responsabilizzazione Traiettorie di intervento Apprendimento su base esperienziale Sviluppo ed evoluzione di conflitti Assunzione delle dimensioni informali dell’agire Educazione all’emotività positiva Educazione al senso del limite (anche con il giusto dolore)
Limite scelto e limite subito Educare al limite « scelto » significa portare l’educando ad assumere atteggiamenti e comportamenti che gli consentano di misurarsi con se stesso, prima di tutto, e con gli altri.
L’animazione Modo per intendere il processo educativo e di realizzarlo. DIMENSIONI Sensibilità: alimentare il desiderio di vita, di bellezza, i desideri L’espressività: capacità di dare forma comunicabile a ciò che si sente, si pensa (es. Il teatro del vissuto - Durand) Intersoggettività: entrare in relazione, lavoro comune Immaginazione: capacità di pensare l’inedito, il fantastico
Il caso: il cyberbullismo La relazione fra bullo e vittima è la risultante di un complesso intreccio tra fattori individuali (disposizioni personali, esperienze precedenti) e fattori sociali (aspettative, ruoli e norme di gruppo). Prevenire Recuperare Lavorare sullo sviluppo dell’empatia Creare dispositivi di educazione ai media Riflettere sulle stereotipie di genere
La documentazione didattica Scritture professionali (registrare, dare senso) Documentare prima, dopo e durante l’azione Uso di linguaggi plurimi Processi: selezionare, creare l’artefatto, comporre, conservare e condividere L’agire documentato diventa un agire « altro » (p. 179-183) PER Far conoscere il reale (le evidenze, i processi e le scelte Connettere saperi teorico-pratici
Documentare ... un prodotto da mostrare un processo su cui ripensare Pianificazione (oggetto, obiettivo, destinatario, linguaggio, diffusione….) un processo su cui ripensare Scritture interne (diari, registri…) Documentare per diffondere un sapere pedagogico, costruzione intersoggettiva Garantire uno spazio di auto-educazione Documentazione etica
Amministrativa, didattica La documentazione Registri, protocolli, schede Gestione della qualità (p. 306-307) Amministrativa, didattica (p. 304-305) Orari, mansioni, turni, Organizzativa Carta dei servizi con il territorio Sociale