La Localizzazione Industriale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze Politiche
Advertisements

Corso di Pubblica Amministrazione e Sviluppo Locale
“Le relazioni strategiche all’interno della filiera della ceramica d’arredo: il caso S.I.E.M. srl ” Relatore: Prof. Paolo Piciocchi Candidato: Correlatore:
IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Attività e idee progettuali Politecnico di Torino Istituto Zooprofilattico.
Agglomerazione, specializzatione e varietà Donato Iacobucci - Università Politecnica delle Marche 1 INCONTRI DI ARTIMINO SULLO SVILUPPO LOCALE Innovazione.
FEDERICO II” UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Prof. Nicolino Castiello Spesa Sanitaria E Controllo Facoltà di medicina e chirurgia C d L.
Progetto strategico n.III Renerfor Conferenza finale Aosta – 9 maggio 2013 Derivazioni a scopo idroelettrico e conseguenti problematiche di tipo ambientale.
Economia agroalimentare Prof. Gianluigi Gallenti a.a Lezione n.2 del UNITS - DEAMS – CdS in Economia e gestione aziendale – a.a Economia.
Azienda E’ un organizzazione di persone e beni economici che mira al soddisfacimento dei bisogni umanibisogni umani.
…allo scopo di soddisfare i bisogni delle persone che li compongono Sin dall’antichità, l’uomo per soddisfare i suoi bisogni si è associato con altre persone.
I DISTRETTI INDUSTRIALI
Slides intervento di: Roberto Zoboli
Paola Biasi – Università di Firenze Stefano Rosignoli - IRPET
Facoltà di Economia Corso di Geografia Economica
Livio Romano | Centro Studi Confindustria SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Geografia Economica e del turismo
Marro Rossella Giada Istruzione
Le risorse energetiche del pianeta
Crescita Industriale e Sviluppo Economico
Fondamenti di Economia Alcune definizioni
Organizzazione spaziale e politiche ambientali
Lo sviluppo “dal basso”
MODULO DI: EDIFICI PER L’INDUSTRIA AGROALIMENTARE
Le componenti strutturali e infrastrutturali dell'agricoltura
La localizzazione aziendale
LA LOGISTICA INDUSTRIALE
Laboratorio di Progettazione dei Sistemi Ambientali Prof. D. Francese
Facoltà di medicina e chirurgia Corso di Laurea in Dietista
Università degli Studi di Firenze
Dises Corso di Geografia Economica Lezione del 12 ottobre 2016
Convegno Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile
Crescita I: Paolo Sospiro
economica della Toscana Consuntivo anno 2008
Le aspettative Economia & Finanza Pubblica
Corso di Pubblica Amministrazione e Sviluppo Locale
Corso di Economia aziendale
Ecologia, energia e tecnologia
Ciclo di vita delle imprese
Organizzazione Aziendale
Facoltà di Economia Corso di Geografia Economica
Ecologia e tecnologia.
L’approccio all’analisi di settore
Corso di Economia Aziendale
Università degli Studi di Teramo Facoltà di Agraria
L’Anagrafe edilizia UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”
Organizzazione Aziendale
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell’azienda L’azienda di produzione L’azienda come sistema L’azienda.
Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda
Corso di Geografia e Governance dei Processi di Sviluppo
IL BUDGET DELLA PRODUZIONE E DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
Laura Cremonesi Cremonesi Consulenze srl
RAPPORTO PROGETTO MARCHE +20
Università degli Studi di Roma «Tor Vergata»
Economia e Gestione delle Imprese Commerciali - 085EC
Corso di Laurea in Economia
Risorse energetiche sempre più richieste
Cosa fanno le aziende di consumo
SVILUPPO Diversi modi di intendere lo sviluppo: sviluppo della materia vivente e sviluppo socio-territoriale Analogia fra sviluppo biologico e sviluppo.
Le aspettative Economia
I modelli di localizzazione industriale
Politica Economica Internazionale e Sviluppo
Spunti interpretativi
IL CONSUMO DI SUOLO: CASI STUDIO E PRIME CONSIDERAZIONI
Il sistema produttivo italiano
Tecnica Industriale e Commerciale
INSIEME COORDINATO DI DECISIONI ANTICIPATE:
IL BUDGET DELLA PRODUZIONE E DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
Sociologia ambiente Parte 5.
Urban Center Abitare Milano Rapporto sull'attività urbanistica ed edilizia Analisi e valutazioni sulla rilevanza economica e sociale dell'attività urbanistica.
L’ORIENTAMENTO STRATEGICO DELLA GESTIONE
Transcript della presentazione:

La Localizzazione Industriale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Lezione DiSES Corso di Geografia Economica Lezione del 13 ottobre 2016 La Localizzazione Industriale Prof. Nicolino Castiello

La Localizzazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Un prodotto materiale dell’attività umana, come appunto è una fabbrica, inserito sulla superficie terrestre diviene un importante fattore di riorganizzazione spaziale, poiché la sua presenza direttamente o indirettamente : modifica la struttura demografica della popolazione locale; altera l’equilibrio tra comunità locale ed le attività produttive locali; ridisegna la rete dei trasporti e ne ridimensiona i flussi Prof. Nicolino Castiello

Il Campo Di Studio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Lo studio localizzativo non indaga solo sul “dove”, ma anche sul “perché” e sugli “effetti”, cioè esamina le motivazioni della scelta, il processo (a monte) e le conseguenze (a valle), quindi procede: all’analisi generale dei fattori e della loro spazialità; all’esame delle teorie localizzative; allo studio della portata nel tempo e nello spazio del processo di modellamento della superficie terrestre. Prof. Nicolino Castiello

I fattori della localizzazione industriale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” I fattori della localizzazione industriale STRATEGICI FATTORI DELLA LOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE LOCALI E/O AMBIENTALI Prof. Nicolino Castiello

Il Ruolo Localizzativo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Il Ruolo Localizzativo Scala Agglomerazione Inerzia geograf. RE GIO NE Fonti energetiche Materie prime Mercato Manodopera Intervento Diretto Intervento Indiretto SITO Acqua Clima Suolo Relazioni industriali Accessibilità locale Prof. Nicolino Castiello

intervento pubblico diretto intervento pubblico indiretto UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Fonti energetiche I fattori strategici materie prime STRUTTURALI Mercato manodopera FATTORI DELLA LOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE STRATEGICI scala ECONOMICI agglomerazione inerzia geografica intervento pubblico diretto POLITICI intervento pubblico indiretto Prof. Nicolino Castiello

RELAZIONI INDUSTRIALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” I fattori locali SUOLI CLIMA FATTORI DELLA LOCALIZZAZIONE INDUSTRIALE LOCALI E/O AMBIENTALI ACCESSIBILITÀ LOCALE RELAZIONI INDUSTRIALI ACQUA Prof. Nicolino Castiello

Le Teorie Localizzative UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” La modellistica localizzativa, che prede spunto dalla teoria gravitazionale di Newton (1687), ebbe grande successo presso la scuola economica tedesca del diciannovesimo secolo: von Thünen, nel 1826, ebbe cura di ideare un modello di disposizione delle colture ; Weber, nel 1906, formulò un modello di localizzazione industriale; Christaller, nel 1933, produsse una teoria localizzativa dei servizi e delle località centrali; Lösch, nel 1954, studiò la localizzazione in funzione della organizzazione spaziale del sistema economico; Isard, nel 1962, sviluppo il principio della sostituibilità neoclassica dei fattori. Prof. Nicolino Castiello

Ipotesi Il modello di Weber presuppone: uniformità territoriale; UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Il modello di Weber presuppone: uniformità territoriale; uniformità di costi dei fattori; uniformità dei costi di tutti i mezzi di trasporto in funzione della distanza; natura delle risorse “ubicate” (fonti di energia e materie prime) “ubiquitarie” (acqua, sabbia ecc.), “perdenti peso” e ”nette” per cui individua i luoghi delle: materie prime; fonti di energia; mercato di sbocco; mercato del lavoro Prof. Nicolino Castiello

Isotime A-B mercati A B B A K 6 1 2 3 4 5 6 B A K UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Isotime A-B mercati A B B A K 6 1 2 3 4 5 6 B Distanza/costo A K Prof. Nicolino Castiello

Modello di Weber B e C A B, C e A R A, B e C K 12 6 1 5 15 R 2 4 10,1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Modello di Weber B e C A B, C e A R A, B e C K 12 6 1 5 15 R 2 4 10,1 3 3 4 2 5 1 6 1 2 3 4 5 6 Prof. Nicolino Castiello

Limiti Teorici UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” La teoria di Weber, pur costituendo un caposaldo per le successive elaborazioni, contiene un insieme di ipotesi eccessivamente vincolanti che ne riducono la portata, esse possono sintetizzarsi nelle seguenti considerazioni: la minimizzazione dei costi totali di trasporto ha scarsa rilevanza se è astratta dal peso dei costi fissi e variabili; la rigidità nella combinazione dei fattori della produzione è superata; la mancata di considerazione dell’equilibrio generale non tiene conto della variazione spaziale della domanda. A detta di Ponsard (1958), la teoria costituisce “la proiezione dell’economia pura [classica] in àmbito spaziale, indipendentemente dal sistema economico” Prof. Nicolino Castiello

La Localizzazione Fase UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Nella localizzazione di una fabbrica, in passato si tendeva quasi sempre ad ottimizzare la funzione localizzativa di una singola impresa in un àmbito regionale; oggi si cerca la massimizzazione del sistema economico in un àmbito spazio scalare, cioè che va al locale al globale (esempio industria automobilistica) NE CONSEGUE CHE LA LOCALIZZAZIONE È SOLO UNA FASE DEL PROCESSO DI ORGANIZZAZIONE SPAZIALE IN TEMPI LUNGHI C Prof. Nicolino Castiello