NORMATIVA
ANNI ‘70 1971, legge 118 art.28, comma2: “L'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica, salvi i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravità da impedire o rendere molto difficoltoso l'apprendimento o l'inserimento nelle predette classi normali. Sarà facilitata, inoltre, la frequenza degli invalidi e mutilati civili alle scuole medie superiori ed universitarie. Le porte delle classi “normali” si aprono ai disabili 1977, legge 517. È sancito il diritto alla frequenza scolastica di tutti i portatori di handicap. Viene inoltre stabilito che le classi, in cui viene inserito un portatore di handicap, non devono avere più di 20 alunni ed inoltre devono essere assicurati la necessaria integrazione specialistica, il servizio socio-psico-pedagogico e forme particolari di sostegno (art. 7)
ANNI ‘80 E ANNI ‘90 1988, Circolare Ministeriale n.262: Attuazione della sentenza della Corte costituzionale n.215/1987 per l' Iscrizione e frequenza nella scuola secondaria di secondo grado degli alunni portatori di handicap. 1992, legge 104: legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate
ANNI 2000 L. 170 – 8 ottobre 2010: la dislessia, la disgrafia, la disortografia, la discalculia sono riconosciute come Disturbi Specifici di Apprendimento Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012: strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica Circolare MIUR n.8 del 6 marzo 2013: indicazioni operative per alunni con BES Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009: definiscono il progetto di vita