Didattica generale 26 settembre 2016
Programma del corso Le domande fondamentali: che è, qual è il suo agire, con chi agisce, in quali contesti, quali competenze possiede, come sviluppa le proprie competenze.
Lo studio dei testi PER LA GESTIONE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA Perla, Riva, L’agire educativo – Zaninelli, Contesti e temi educativi zero-tre anni Ricostruzione dei concetti, dei temi attraverso una lettura trasversale I temi fondamentali: il suo agire è caratterizzato dalla Progettualità Documentazione Valutazione, autovalutazione PER LA GESTIONE DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
IMPORTANTE: connessione teoria e pratica L’esame Prova intermedia il 22 novembre (prove strutturate e semistrutturate, prove a basso livello di strutturazione)- tempo 2 ore Capitoli da studiare: da 1 a 19 del testo L’agire educativo Prova finale: colloquio orale I criteri di valutazione adottati sono: - pertinenza dei contenuti della risposta rispetto alla domanda - esaustività dei contenuti presenti nella risposta - chiarezza espositiva - utilizzo di saperi teorici per l'analisi di casi, proposte didattiche. IMPORTANTE: connessione teoria e pratica
Calendario delle lezioni Lunedì Martedì 26 settembre 27 settembre (SOSPESO per giornata della matricola) 3 ottobre 4 ottobre 10 ottobre 11 ottobre 17 ottobre 18 ottobre 24 ottobre 25 ottobre 31 ottobre (SOSPESO) FESTIVITA’ 7 novembre 8 novembre 14 novembre (SOSPESO) 15 novembre (SOSPESO) 21 novembre 22 novembre (PROVA INTERMEDIA) 28 novembre 29 novembre 5 dicembre
La vostra idea di educatore Chi è L’agire Contesti Come? Compe tenze Con chi
Definizione di educatore Secondo la proposta di Legge n° 771 del 1996 all’art. 1 definisce l’educatore professionale operatore che, in base ad una specifica preparazione di carattere teorico-pratico, svolge la propria attività mediante la formulazione e la realizzazione di progetti educativi, volti a promuovere lo sviluppo equilibrato della personalità, il recupero e l’integrazione sociale di persone di diversa età condividendo con esse differenti situazioni di vita quotidiana. L’educatore secondo le normative attuali deve aver conseguito una laurea triennale L’educatore professionale, nell’ambito del sistema delle risorse sociali e sanitarie, svolge interventi educativi riguardanti la relazione sia istituzionalizzata sia informale, con attenzione ai diversi contesti di vita del soggetto. Gli strumenti di cui si avvale riguardano metodologie psico-pedagogiche e di riabilitazione sociale. Conduce attività di studio, ricerca e documentazione. Attuale disegno di legge legge 2565 approvato alla Camera che identifica tre figure: educatore professionale socio-pedagogici, educatore professionale socio-sanitario, pedagogista
Definizione di pedagogista Il Pedagogista è un professionista in possesso di laurea quadriennale o specialistica o magistrale, in una delle seguenti classi: LM50 (Programmazione e gestione dei servizi educativi); LM57 (Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua); LM85 (Scienze pedagogiche). L’esercizio della professione di pedagogista comprende l’uso degli strumenti conoscitivi, metodologici e d’intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di assistenza, di consulenza e di trattamento abilitativo e riabilitativo in ambito educativo, culturale e pedagogico rivolte alla persona, alla coppia, alla famiglia, al gruppo e alla comunità. Comprende altresì la gestione diretta delle attività di orientamento scolastico e professionale, di progettazione, coordinamento, direzione e attuazione di progetti per la formazione professionale, l’aggiornamento, la qualificazione, la riqualificazione e la selezione del personale nell’ambito di Enti, Istituzioni, Imprese pubbliche e private, e le attività di sperimentazione, di ricerca, di didattica, di formazione e di verifica.
Pedagogista IL pedagogista invece svolge attività di progettazione educativa, in particolare in soggetti in situazione di svantaggio e handicap; mediazione e consulenza familiare e minorile; formazione, orientamento scolastico e professionale; attività editoriali; consulenze in ambito giuridico; formazione aziendale e degli adulti; attività di ricerca, didattica e insegnamento. Il pedagogista può trovare collocazione, in qualità di dipendente o libero professionista, nei seguenti settori: presso le scuole; le università; i centri di formazione professionale e di orientamento; nei servizi sociali; in quelli per il tempo libero, nella cultura, negli enti locali, nei servizi di prevenzione ASL, nei penitenziari, in enti del privato sociale; presso le aziende.
Video on. Vanna Iori La figura dell’educatore al centro del dibattito politico https://www.youtube.com/watch?v=KpcAcZSixZo https://www.youtube.com/watch?v=6sN8Yp1pwI4
Dove lavora L’Educatore Sociale esercita la sua professione : • nelle strutture educative pre-scolastiche (asili-nido ); • nelle strutture educative scolastiche ( scuole materne ed elementari ); • nelle strutture educative extra-scolastiche (ludoteche, centri ricreativi e socio-educativi… ); • nelle case-famiglia per minori; • nelle comunità familiari per diversamente abili, per tossicodipendenti, per donne in difficoltà; • nelle carceri minorili. Inoltre: • nei servizi culturali ( biblioteche, circoli culturali ) • nelle imprese e nelle Pubbliche Amministrazioni.
L’educatore socio-pedagogico Nelle strutture educative pre-scolastiche (asili-nido ), l’Educatore si occupa dei bambini molto piccoli ( di età compresa fra 0 e 3 anni ). Effettuata una ricognizione della situazione di partenza, stila un progetto educativo che definisce nei metodi e negli obiettivi. Gli obiettivi di un progetto educativo diretto a bambini così piccoli, in linea generale, riguardano lo sviluppo psico-motorio, linguistico, socio-relazionale (o affettivo), e naturalmente cognitivo. In relazione ad essi, l’Educatore si attiva predisponendo metodi e strumenti adeguati alla concreta realtà educativa; • nelle strutture educative scolastiche ( scuole materne ed elementari ), l’Educatore non è un insegnante curriculare, ma realizza progetti specifici, come possono essere, ad esempio, i laboratori teatrali; • anche nelle strutture educative extra-scolastiche realizza progetti specifici, che rispondono ad esigenze sociali e territoriali: ad esempio, laboratori artigianali per sottrarre alla strada i minori a rischio; • nelle case-famiglia per minori, l’Educatore accompagna nel processo di crescita i minori abbandonati o temporaneamente allontanati dalla famiglia, che necessitano di interventi educativi individualizzati: per esempio, stila e realizza un progetto psicopedagogico specifico rivolto ad un minore abusato.
Perchè « un professionista » Requisiti del professionista: Alta formazione Autonomia e responsabilità Dimensione etica per il bene della comunità Affronta con successo situazioni inedite Competenze connesse ad un profilo condiviso Il professionista oggi Competenze riflessive Connessione teoria e pratica Competenze nel lavoare in gruppo Competenze nella ricerca
L’educatore professionista È anche capace, da solo o con altri, di definire e di regolare dei progetti secondo degli obiettivi e un’etica, di analizzare le proprie pratiche e, attraverso questa analisi, di auto-formarsi per tutto il tempo della carriera (Etienne et alii 2009)
Dalla formazione alla professionalizzazione Acquisizione di saperi Connessione tra teoria e pratica (se c’è alternanza) PROFESSIONA LIZZAZIONE Dimensione riflessiva Atteggiamento di ricerca SVILUPPO PROFESSIONALE Sviluppo identitario-professionale Identificazione con la comunità professionale
L’educatore: una persona Porta in sè un mondo di conoscenze, esperienze, valutazioni, valori L’apporto dell’apprendimento formale, non formale e informale La presenza di un habitus e il suo potenziale trasformativo Il progetto di sè per sè, con gli altri Potenziare se stessi per valorizzare l’altro Tolleranza nel « lasciarsi provocare »