Elena Ghiglione & Silvia Barbero

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Transcript della presentazione:

Elena Ghiglione & Silvia Barbero 2015/2016 CONTRO I PREGIUDIZI

Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di Tante sono le opinioni che le persone oggi spendono a favore o contro il tema complesso e di non facile soluzione che è la migrazione. Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di pre-giudizi e di dati che ne smentiscono forse la veridicità!

sembra non aver comportato né costi né benefici sul piano fiscale. Si sente spesso dire L’Europa rischia l’invasione! Secondo l’UNHCR, 1 milione e 500 mila migranti e profughi sono arrivati via mare in Europa dal 2008 al 2015. Anche se tutti fossero rimasti in Europa, si tratta di poco più dello 0,29 % della popolazione dell’Unione Europea. I migranti minacciano lo stato sociale dei paesi europei Tra il 2007 e il 2009 in quasi tutti gli stati europei le famiglie immigrate hanno versato più tasse e contributi di quanto non abbiano beneficiato in termini di servizi e sussidi.  la maggioranza dei migranti è in età lavorativa e non grava molto sulle casse dello stato che la ospita (per esempio sul sistema sanitario e quello pensionistico). Calcolo sugli ultimi 50 anni: la presenza dei cittadini di origine straniera sembra non aver comportato né costi né benefici sul piano fiscale.

Ad esempio: Nel 2013 gli stranieri hanno portato nelle casse italiane entrate per oltre 16,5 miliardi di euro, mentre le spese destinate a coprire l’accoglienza si sono fermate a 13,5 miliardi di euro. Un bilancio positivo: lo Stato ha guadagnato 3,1 miliardi di euro. Ogni anno, gli immigrati versano 7-8 miliardi di euro di contributi, ma spesso non riescono comunque a maturare il diritto alla pensione, per cui l’Inps ha stimato che finora hanno lasciato nelle casse previdenziali italiane oltre 3 miliardi di euro!

Intanto, per i centri di accoglienza, i fondi messi a disposizione vengono direttamente dall’Europa e girati al ministero dell’Interno e ai Comuni.

I migranti fanno aumentare la disoccupazione «Un mercato del lavoro che funziona bene crea occupazione sia per i migranti sia per gli autoctoni che, in molti casi, non sono in competizione diretta». (statistiche Istituto universitario europeo) In Italia, i dati Istat mostrano come i lavoratori immigrati tendano generalmente ad esercitare in aree differenti da quelle dei lavoratori italiani, con l’eccezione di edilizia e industria.

Perché l’Italia deve accogliere tutti i profughi, e gli altri paesi? Tra i dieci paesi con più profughi pro capite c’è solo un paese europeo: Malta. Dei 59,5 milioni di profughi registrati dall’UNHCR, poco più del 10% (6 milioni circa) hanno trovato accoglienza in Europa.

GLI SBARCHI IN ITALIA 2014: Sulle coste e nei porti del Sud ltalia, sono arrivate 17O.O81 persone, tre volte il numero degli sbarchi degli anni 2012, 2013. 2015: gli sbarchi in Italia sono di 153.800 persone circa, diminuiti rispetto al 2014, mentre la tendenza europea è un’altra: L’ 8,45% fa domanda di asilo in Italia Le richieste accettate sono state il 5% del totale dei migranti giunti in Europa. Questa è un'altra opzione per creare diapositive introduttive che utilizzano transizioni.

E’ INTERESSANTE LEGGERE QIESTO ARTICOLO…. Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali…[…] Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.

CHI PUÒ AVER SCRITTO QUESTO ARTICOLO?? OTTOBRE 1912: relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione al Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti.