Disoccupazione e Crisi Disoccupazione giovanile Disoccupazione Europa – Usa Disoccupazione Europa – Italia – Regno Unito
Autori Sardone Vito Taratufolo Giuseppe Vivona Giorgio
Perché la disoccupazione Abbiamo scelto la disoccupazione in quanto è un tema attuale di grande rilievo nel periodo storico che stiamo vivendo. Abbiamo confrontato la variazione del tasso di disoccupazione in Italia dal punto di vista giovanile, e in Europa a confronto con l’America, continente che ha visto la più veloce ripresa dopo la crisi. Poi, una osservazione dettagliata delle situazioni di Italia e Regno Unito
La ricerca dei dati Eurostat Main tables Articoli di giornale Istat Tabelle e dati
Periodo di riferimento Abbiamo preso in considerazione il periodo in cui è iniziata la crisi internazionale per poter evidenziare come è variato il tasso di disoccupazione dall’inizio della Grande Recessione (2007), fino ai nostri giorni.
Disoccupazione giovanile
Articolo del 21/09/12 de «Lavoce» Dal 2007 al 2011 il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è passato dal 24 al 32 per cento, con un ulteriore balzo al 39,3 per cento nel primo trimestre 2012. Nello stesso periodo è cresciuta anche la disoccupazione tra gli adulti, ma molto meno. La crisi è stata più pericolosa del solito per i più giovani, perché sono loro i principali utilizzatori dei contratti di lavoro temporaneo. In miglioramento la condizione delle donne. Particolarmente colpiti i giovani con livelli di istruzione bassi. Mentre il tasso di disoccupazione si è ridotto per i laureati.
Confronto Europa – Usa Tasso di disoccupazione totale
Usa “Accanto alla politica monetaria, le politiche fiscali e la crescita delle spese delle famiglie hanno avuto un ruolo importante nel combattere la depressione” Janet Yellen – Presidente della Federal Reserve
Zona Euro «Mentre gli Stati Uniti hanno iniziato fin dal 2008 a utilizzare politiche fiscali espansive accompagnate e favorite da politiche monetarie espansive, l’eurozona, ha cominciato solo nel 2012 con Mario Draghi ad espandere la politica monetaria, contrastata però in ogni circostanza da molti paesi, tra cui, il più importante, la Germania, con una priorità verso il risanamento dei conti pubblici. In questo modo il tono delle politiche fiscali rimane comunque improntato a un carattere restrittivo» Giorgio la Malfa – Economista e ex parlamentare europeo
Tasso di disoccupazione totale
Procedimento Abbiamo illustrato l’andamento dei tassi di disoccupazione in Europa, con uno sguardo più attento alle contrapposte situazioni dell’Italia e del Regno Unito, evidenziando il confronto tra Europa e Italia e Europa e Regno Unito.
I dati Zona Media Moda Varianza SQM CV Indice di A Europa 9,2 - 1,54 1,240967 13,48877 -0,20433354 Italia 9,6 8,4 5,584 2,363049 24,61509 -1,24088291 Uk 6,6 5,3 ; 7,6 1,525 1,234909 18,71074 -0,03862518
Confronto La nostra analisi mette a confronto l’andamento del tasso di disoccupazione tra Europa e Italia e tra Europa e Regno Unito
Distribuzione Europa – Italia Tasso di disoccupazione totale
Distribuzione Europa – Regno Unito Tasso di disoccupazione totale
Modello di regressione Europa
Osservazioni Europa → Correlazione positiva (moderata) → Soddisfacente bontà di adattamento
Modello di regressione Italia
Osservazioni Italia → Correlazione positiva (forte) →Ottima bontà di adattamento
Modello di regressione Regno Unito
Osservazioni Regno Unito → Correlazione negativa (debole) → Pessima bontà di adattamento
Articolo del Sole 24 ore del 24 gennaio 2017 sull’analisi dei più recenti dati sulla disoccupazione, a dieci anni dallo scoppio della Grande Recessione.
Conclusioni Il nostro studio evidenzia la lenta ripresa dell’Europa dalla crisi dovuta alla tarda reazione della BCE. Nonostante ciò la situazione all’interno dell’Europa non è omogenea, poiché i paesi hanno adottato politiche differenti. L’Italia in particolare, per via dell’attuazione di errate politiche sul lavoro sta tutt’ora affrontando un periodo caratterizzato da una sostenuta disoccupazione. Al contrario, il Regno Unito, grazie a una pronta reazione ai primi segni di crisi, attuando politiche efficaci, ha contenuto al minimo l’incremento del tasso di disoccupazione.