“Basta un SI – Roma”.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE RIFORME ISTITUZIONALI
Advertisements

LA RIFORMA COSTITUZIONALE del 2016
1848 Statuto del Regno 1948 Costituzione della Repubblica Art. 61 “Così il Senato, come la Camera dei Deputati, determina, per mezzo d’un suo Regolamento.
Riforma costituzionale
Di alcuni “svolgimenti” della forma di governo parlamentare in Italia Note su composizione e funzioni del Parlamento.
Incontro pubblico: QUALE EUROPA? diritti o economia, opportunità o vincoli?
COME CAMBIA LA COSTITUZIONE LE RAGIONI DELLA RIFORMA COME CAMBIA LA COSTITUZIONE: LE RAGIONI DELLA RIFORMA1.
Argomenti verifica parziale Percorso I: Capitoli: I, II (tranne par. 9 e sottoparagrafi), III (tranne par. 7 e sottoparagrafi), IV Percorso II: Capitolo.
La Riforma Costituzionale Anna Maria Poggi V1.0 – Mag 2016.
IL NOSTRO PERCORSO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE classi I G e IV B 1-LA COSTITUZIONE Che cos’è e quando è stata promulgata, Di quante parti è composta.
GLI ORDINAMENTI REGIONALI E LOCALI
Il referendum sulla riforma costituzionale
SOVRANITA’ POPOLARE ELEZIONI e REFERENDUM.
Iter legis nella legge di revisione costituzionale
Verso il Referendum Un SÌ per cambiare l'Italia
La riforma della Costituzione
Referendum costituzionale 4 dicembre 2016
Lo Stato e i suoi organi Democrazia e sovranità Il diritto di voto
Lavoro di Cittadinanza Prof. Ada CRISTIANO Alunna RIZZO Sofia Classe I^A a.s. 2016/2017.
LA RIFORMA COSTITUZIONALE: CHE COSA VOTARE?
Novità per la camera dei deputati
IL PARLAMENTO ITALIANO
FONTI DEL DIRITTO.
CAMERA SENATO NUOVO PROCEDIMENTO LEGISLATIVO
La Riforma Costituzionale: cosa cambia
La riforma del senato e del titolo V della costituzione
Referendum Dani Pietro Eros Marta Erik.
“Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle.
Diritto Il Governo.
IL DIRITTO DI VOTO ART.48 COST..
La nostra costituzione PRINCIPI FONDAMENTALI (Art1coli 1-12)
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DELLA LEGGE DELLO STATO
PRINCIPALI ASPETTI DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE
Diritto pubblico dell’economia
4 A B C D AUMENTO DEI QUORUM PER L’ELEZIONE DEL CAPO DELLO STATO
FONTI DEL DIRITTO.
FONTI DEL DIRITTO.
IL PARLAMENTO STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE ARTT. 55 E SS DELLA COSTITUZIONE. maria herta palomba
IL PARLAMENTO RUOLO E FUNZIONI ARTT. 70 E SS DELLA COSTITUZIONE.
IL GOVERNO COMPOSIZIONE RUOLO E FUNZIONI. COMPOSIZIONE E’ un organo COMPLESSO in quanto è formato da più organi:  Presidente del Consiglio Presidente.
Scienza Politica a.a Marco Di Giulio
RIFORMA COSTITUZIONALE
La nostra costituzione PRINCIPI FONDAMENTALI (Articoli 1-12)
LE RIFORME ISTITUZIONALI
La riforma costituzionale
IL PARLAMENTO ITALIANO
SI vs NO.
Lo Stato e i suoi organi Democrazia e sovranità Il diritto di voto
LE RIFORME ISTITUZIONALI
IL GOVERNO.
Legge formale, fonti primarie, legge costituzionale, legge ordinaria
LE RIFORME ISTITUZIONALI
ORGANI interni alle Camere (composti da soli parlamenetari):
IL GOVERNO.
Le immunità parlamentari L’organizzazione delle Camere L’iter legislativo La composizione e la formazione del Governo La responsabilità del Presidente.
La condizione di parlamentare
EDUCARE ALLA LEGALITA' E CITTADINANZA I RAPPORTI POLITICI Artt
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Il Governo è l'organo costituzionale formato da:
Vanessa Bianolini-Anna Lussignoli-Alessia Ragazzini (Cl: 4^Cs)
CONSULTA 5As Nichol, Silvia, Rosa, Coumba.
Il Presidente della Repubblica
LA DEMOCRAZIA DIRETTA.
FONTI DEL DIRITTO.
PARTE SECONDA DELLA COSTITUZIONE «ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA»
IN VIGORE E (POSSIBILE) RIFORMA ..ma quanti cambiamenti..
PROGETTO COSTITUZIONE
LA COSTITUZIONE ITALIANA
La formazione delle leggi
Transcript della presentazione:

“Basta un SI – Roma”

Quesito referendario «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?

Domenica 4 dicembre 2016 Apertura seggi dalle 7 alle 23 Quando si vota Domenica 4 dicembre 2016 Apertura seggi dalle 7 alle 23

Sì (per coloro che sono favorevoli alla riforma costituzionale) Come si vota Il voto si esprimerà sbarrando il:  Sì (per coloro che sono favorevoli alla riforma costituzionale) Oppure No (per quelli che intendono bocciare il ddl Boschi).

Quorum Per questo tipo di referendum non è necessario il quorum. Di conseguenza, vincerà l’opzione che otterrà la maggioranza dei voti.

Per superare il bicameralismo paritario L’Italia cesserà di essere l’unico paese europeo in cui il Parlamento è composto da due camere eguali, con gli stessi poteri e praticamente la stessa composizione. Il superamento del “bicameralismo paritario” servirà a ridurre il costo degli apparati politici e per rendere l’attività del Parlamento più rapida ed efficace. La Camera dei Deputati darà e toglierà la fiducia al governo. Il Senato rappresenterà prevalentemente le istanze e i bisogni di comuni e regioni.

Per avere leggi in tempi più rapidi Se vince il Sì, le proposte di legge non dovranno più pendolare tra Camera e Senato, nella speranza che prima o poi si arrivi ad un testo condiviso fino ai minimi particolari. La Camera approverà le Leggi e il Senato avrà al massimo 40 giorni per discutere e proporre modifiche, su cui poi la Camera esprimerà la decisione finale. Più velocità non significa “più leggi”, ma risposte più tempestive da un Parlamento più credibile

Per ridurre i costi della politica I componenti del Senato saranno: 95 elettivi (invece degli attuali 315); 5 nominati dal Presidente della Repubblica; più gli ex Presidenti della Repubblica. I Senatori non percepiranno emolumenti. Sarà abolito il CNEL, e con esso i suoi 65 membri. I Consiglieri Regionali non potranno percepire un’indennità più alta di quella del sindaco del capoluogo di Regione. I gruppi regionali non avranno più il finanziamento pubblico. Le Province saranno eliminate dalla Costituzione. La riduzione di costi e delle poltrone restituirà credibilità alle istituzioni.

Maggiore partecipazione dei cittadini Con la riforma, la democrazia italiana diverrà autenticamente partecipativa: il Parlamento avrà l’obbligo di discutere e deliberare sui disegni di legge di iniziativa popolare proposti da 150mila elettori. Saranno introdotti i referendum propositivi e d’indirizzo. Si abbassa il quorum per la validità dei referendum abrogativi (se richiesti da 800.000 elettori, non sarà più necessario il voto del 50 per cento degli aventi diritto, ma sarà sufficiente la metà più uno dei votanti alle precedenti elezioni politiche).

Per chiarire le competenze di Stato e Regioni La riforma chiarirà e semplificherà il rapporto tra Stato e Regioni: con l’eliminazione delle cosiddette “competenze concorrenti”, ogni livello di governo avrà le proprie funzioni legislative. Si eviterà così la confusione/conflittualità tra Stato e Regioni che ha ingolfato negli ultimi 15 anni il lavoro della Corte Costituzionale.

Per chiarire le competenze di Stato e Regioni Materie come le grandi reti di trasporto e di navigazione, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia o la formazione professionale saranno di esclusiva competenza dello Stato. Alle Regioni, oltre alle competenze proprie (come l’organizzazione sanitaria, il turismo o lo sviluppo economico locale), potranno essere delegate altre competenze legislative. Sarà un modo per promuovere le Regioni più virtuose.

Per aumentare la rappresentanza degli Enti Locali in Parlamento e in Europa Il Senato diverrà il luogo della rappresentanza delle Regioni e dei Comuni, che potranno così intervenire direttamente nel procedimento legislativo attraverso i sindaci e i consiglieri che ne faranno parte.

Per aumentare la rappresentanza degli Enti Locali in Parlamento e in Europa Per anni, la limitata capacità di partecipazione alla formazione delle leggi dello Stato ha causato ritardi, conflitti e contenziosi. Il nuovo Senato dei sindaci e dei consiglieri sarà investito di una funzione molto importante: parteciperà alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea e ne verificherà l’impatto sui territori. E’ un compito decisivo, che consentirà all’Italia di rispettare “i patti”, di non commettere infrazioni e di evitare multe salate.

Deriva autoritaria? La vittoria del Sì non apre la strada ad alcuna deriva autoritaria. La Costituzione del ’48 costruita soprattutto sui pesi e sui contrappesi perché in quel contesto storico prevalse il tema della riflessione più che quello della decisione perché, dopo il fascismo e con la guerra fredda alle porte, si temeva che il Paese potesse degenerare verso forme di autoritarismo. Oggi quel contesto storico è lontano.

Contenuto della Riforma Non riguarda la Prima Parte della Costituzione (Diritti e Doveri dei Cittadini). Si riferisce solo alla Seconda Parte (Ordinamento della Repubblica)

Punti essenziali Riforma La fiducia è data e può essere tolta dalla sola Camera dei Deputati, come avviene in tutte le democrazie parlamentari. Oggi per la fiducia occorre il consenso di entrambe le Camere, ma per sfiduciare un governo e farlo cadere basta il voto di una sola delle due Camere (è una eccezione in tutto il panorama delle democrazie parlamentari).

Punti essenziali Riforma Previsti due distinti procedimenti legislativi; il primo bicamerale, come oggi, che riguarda solo poche leggi di particolare importanza (ad esempio le leggi costituzionali); il secondo monocamerale che riguarda tutte le altre leggi: il Senato può proporre entro tempi assai brevi (da 10 a 40 giorni, a seconda dei casi) modifiche ai testi approvati dalla Camera sulle quali quest'ultima decide in via definitiva. MAGGIORE RAPIDITÀ E SOPRATTUTTO PIÙ CHIAREZZA

Punti essenziali Riforma Senato svolgerà intensa attività di controllo su: - politiche pubbliche; - attuazione delle leggi; - attività delle pubbliche amministrazioni; - impatto nei territori delle politiche della Unione Europea.

Punti essenziali Riforma Riforma prevede che i decreti legge debbano contenere misure immediatamente applicabili, e di contenuto specifico, omogeneo e corrispondente al titolo. Cesserà l'abuso dei decreti legge che oggi possono riguardare qualunque materia.

Punti essenziali Riforma Oggi il Capo dello Stato non riesce, di fatto, a rinviare alle Camere una legge di conversione di un decreto legge perché altrimenti farebbe scadere il termine dei 60 giorni entro il quale il decreto dev'essere convertito. La riforma prevede che quando il Capo dello Stato chiede alle Camere il riesame della legge di conversione del decreto legge, il termine per l'efficacia del decreto slitta da 60 a 90 giorni. Maggiore possibilità di controllo sulla maggioranza parlamentare e sul governo

Punti essenziali Riforma Governo perde così uno strumento per poter ottenere leggi in poco tempo. Con la riforma, può chiedere alla Camera di deliberare sui progetti di legge di particolare importanza per il governo entro un termine scelto dalla stessa Camera tra 70 e 85 giorni

Punti essenziali Riforma Sottratti alle Regioni poteri di legiferare in materie che riguardano l'interesse nazionale. Apparterranno allo Stato le competenze sulle grandi infrastrutture strategiche, sul coordinamento della finanza e del sistema tributario, sulla tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, porti e aeroporti civili di interesse nazionale e internazionale

Punti essenziali Riforma Lo Stato può intervenire al posto di una Regione quando bisogna tutelare l'interesse nazionale oppure l'unità giuridica o economica della Repubblica (come nella Costituzione tedesca).

Punti essenziali Riforma A compensazione della riduzione dei poteri, le Regioni attraverso i loro rappresentanti in Senato parteciperanno alla legislazione nazionale e alle attività di controllo sul governo nazionale.

Punti essenziali Riforma Potenziati i diritti dei cittadini. E’ previsto, per la prima volta, il referendum propositivo. Le proposte di iniziativa popolare devono essere necessariamente prese in esame dalle Camere nei tempi previsti dai Regolamenti parlamentari (oggi restano in genere nei cassetti del Parlamento). E’ previsto un maggiore impegno dei cittadini perché saranno necessarie 150.000 firme e non più 50.000; (oggi cittadini italiani sono circa 60 milioni a fronte dei 41 milioni del 1948). Se i proponenti del referendum abrogativo raccolgono almeno 800.000 firme (invece di 500.000 che è il numero minimo perché il referendum sia ammesso), la proposta è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni per la Camera dei deputati e, naturalmente, se è raggiunta la maggioranza dei voti validi.

Punti essenziali Riforma Una minoranza di parlamentari (un quarto dei deputati o un terzo dei senatori) può chiedere alla Corte Costituzionale di verificare la costituzionalità di una qualsiasi legge elettorale; questa possibilità è prevista anche nei confronti dell'Italicum. Chi è contro l'Italicum quindi, dovrebbe votare Sì per poter dare alla minoranza della Camera o del Senato la possibilità di chiedere una deliberazione preventiva di costituzionalità su questa legge elettorale

“Basta un SI – Roma”