Gli animali della scogliera corallina Tosca Sabrina
Tutte le informazioni sono state prese da Wikipedia Indice Squalo martello Squalo nutrice Pesce chirurgo Tartaruga liuto Manta gigante Tutte le informazioni sono state prese da Wikipedia
Squalo Martello Sono diffusi nell’Atlantico e nell’Indo-Pacifico Gli occhi dello squalo sono all'estremità dell'estensione e quindi gli permettono una vista a 360 gradi. Sembra che la testa schiacciata e ampia migliori la capacità di localizzazione elettrica; l'intera struttura è infatti ricca di ampolle di Lorenzini, che permettono all'animale di orientarsi per mezzo del campo magnetico terrestre e di individuare campi elettrici emessi da altri organismi viventi: il muso a martello conferisce allo squalo una maggiore superficie, incrementando di 10 volte la sua capacità di ricezione rispetto a quella degli squali dalla testa affusolata, consentendo loro di captare segnali elettrici deboli. Nonostante le ipotesi, la natura e l'utilità della testa a martello dello squalo rimane tutt'oggi un mistero irrisolto per biologi e zoologi di tutto il mondo.
Squalo Nutrice Lo squalo nutrice è solito abitare nei fondali vicino alla costa, nelle acque tropicali e subtropicali. Si trova spesso a 1 metro di profondità, ma può arrivare fino a 12 metri sotto il livello del mare. I suoi habitat comuni sono i reef, i canali tra isole di mangrovie e i fondali sabbiosi. Si trova nell'Atlantico Occidentale, nell'Atlantico Orientale,nell' Pacifico Orientale.
Pesce chirurgo Sono pesci dal corpo ovale piuttosto alto e compresso lateralmente. L'occhio è posto in alto e la bocca, piccola, spesso è portata su un muso appuntito. Alcune specie del genere Naso hanno una vistosa appendice appuntita o tuberiforme sulla fronte. La pinna dorsale è unica e porta alcuni raggi spinosi. Le scaglie sono piccole. Interessante è la capacità espressiva di tutte le specie della famiglia: un individuo spaventato, inquieto o ammalato appare più pallido o a volte con particolari non visibili se in buona salute. I pesci chirurgo devono il loro nome comune e la loro fama ad un'importante arma di difesa: una sorta di stiletto retrattile presente su ognuno dei due fianchi del peduncolo caudale, estremamente affilato (come bisturi) ed utilizzato da queste specie come strumento di estrema difesa: queste lame a mezzaluna vengono infatti erette soprattutto a scopo dimostrativo. Per esaltarne l'importanza molte specie presentano vistose colorazioni aposematiche nel peduncolo caudale (o addirittura direttamente il bisturi colorato).
Tartaruga liuto Il carapace è formato da piccole placche ossee disposte a mosaico, ricoperte da una pelle cuoiosa e liscia, spessa ma flessibile, tratto che in inglese le è valso il nome comune di leatherback turtle, ovvero tartaruga dorso di cuoio. Il carapace è percorso da 7 creste longitudinali, mentre il piastrone è solcato da 5 carenature. Colore nerastro o bruno scuro con macchie chiare. Piccolo becco corneo a forma di W. Nel maschio il piastrone è concavo e la coda raggiunge e talvolta supera la lunghezza delle natatoie posteriori, nella femmina il piastrone è invece convesso e la coda è più corta degli arti.
Manta gigante Il corpo della manta gigante è costituito da un disco piatto di forma romboidale largo circa 2,2-2,4 volte la sua lunghezza, con gli apici appuntiti verso le estremità laterali. Il capo è largo quasi un terzo dell'ampiezza del disco, e presenta all'estremità anteriore una bocca molto ampia con ai lati due peculiari appendici dette pinne cefaliche, che durante i pasti vengono tenute aperte per convogliare il cibo, mentre durante il nuoto vengono arrotolate assumendo l'aspetto di corna, da cui il nome latino birostris. Gli occhi sono posti subito dietro alle pinne cefaliche, ai lati del capo. Sul ventre si aprono bilateralmente le cinque fessure branchiali, ampie e munite di un apposito filtro per il plancton. Posteriormente al corpo si diparte una sottile appendice caudale che supera di poco la lunghezza del corpo, sormontata alla base da una minuscola pinna dorsale. Non presenta aculei veleniferi, se non in forma abbozzata. La pelle presenta piccoli denticoli dermici di forma radiale. La colorazione sul dorso è bruno-nerastra o grigia, abbastanza uniforme con a volte zone o macchie più chiare, mentre sul lato ventrale è bianco lattiginosa ma con presenza di macchie scure che assumono conformazioni diverse in ogni esemplare, tanto da essere utilizzate dagli studiosi per il riconoscimento in una data popolazione. Essendo un condroitto, è dotata di uno scheletro di natura cartilaginea.