Mestre, 12/12/2016 Prof. Mantoan Adriano

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Advertisements

ACCORDO STATO REGIONI DEL 21 DICEMBRE 2011 In vigore dal GENNAIO 2012.
Il vigente sistema normativo Il D.Lgs. 81/08 ss.mm.ii detta, finalmente,precise disposizioni sull’organizzazione della Sicurezza nelle varie fasi e nei.
IL DLG 231/2001: AMBITO DI APPLICAZIONE E IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE POTENZA, 5 GIUGNO 2008.
D.L.vo N. 81 TESTO UNICO DELLA SICUREZZA A cura di Vincenzo LUORDO S. Direttore Antincendi CE (a r.) Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.
L’avvio della valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, costituisce un passo.
Padova, 11 marzo 2009 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI): Legislazione, sviluppi e carenze a seguito dell’introduzione del Testo Unico Padova,
D. LGS 81/08 Si applica a tutti i settori produttivi, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. 1.
Sicurezza e salubrità del luogo di lavoro
Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n° 81
GESTIONE DEGLI INFORTUNI
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO D. LGS 81/2008 E LAVORO ATIPICO D
Settore Giovanile Minibasket Scuola ORGANIZZATIVA E TECNICA
GESTIONE DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E DI INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE
I REATI DEGLI ALTRI SOGGETTI
CAOS PRECARIO.
ESAMI DI STATO 2016/17 Esame dei candidati DSA\BES
L’organizzazione e gestione dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE
Formazione docenti neoassunti a.s
CORSO DI FORMAZIONE PER PREPOSTI [ex D.Lgs ]
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
COME VIENE DESCRITTO IL DOCENTE DALLA NORMATIVA: COSI’ DEVE ESSERE IL DOCENTE CHE NON FA NULLA DI PIU’ DEL PROPRIO DOVERE …bene (aggiungeremmo noi!)
FORMAZIONE PREPOSTI: “RISCHIO CHIMICO”
DOCENTE nell'ambito della sua attività ed in particolare nell'attività di laboratorio assume implicitamente, ai fini della sicurezza degli alunni,
Autorità di Certificazione della Provincia Autonoma di Bolzano - A.A.
OBBLIGHI DEI LAVORATORI
Riunione direttivo PISLL
Aggiornato al D. Lgs. n. 185 del 2016.
Aggiornato al D. Lgs. n. 185 del 2016
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Sezione di Napoli
PREZZI Anomalia delle offerte, congruità del Prezzo e costo del lavoro. Gli enti appaltanti e le aggiudicazioni al massimo ribasso.
GLI ENTI LOCALI E IL SOGGETTO AGGREGATORE DELLA REGIONE LAZIO
RETE DI SCUOLE E AGENZIE PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA
CENTRI ESTIVI 2018.
D.M. 16 maggio 1987, n. 246 NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER EDIFICI DI CIVILE ABITAZIONE misure di esercizio e requisiti antincendio delle facciate.
LA SICUREZZA ALL’UNIVERSITA’
PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
La sicurezza in una “azienda” complessa
NUOVO RUOLO DEL R.S.P.P PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
Responsabile del procedimento
Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali
Questionari per i tutor interni e/o i referenti di Istituto
Dlgs 66/17 Guida alla lettura.
Bestiario di prevenzione incendi Disillusioni applicate al d. m
CENTRI ESTIVI 2018.
Presentazione del corso
Il SiRVeSS e le Reti provinciali
I principali compiti del datore di lavoro
LE PROCEDURE DEL PERSONALE AL FRONT OFFICE
Bullismo e cyberbullismo Obblighi ed iniziative previsti dalla legge per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno da parte delle Scuole.
Il preposto.
Leggi, teoria e pratica.
Piano di formazione e aggiornamento docenti
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
Progetti Quadro Legge 236/93 – Anno 2008 Bando 277
Aspetti normativi del D.Lvo n. 196 del 2003
Sicurezza nella scuola
D.Lgs. 81/2008 Il decreto legislativo 81 ha ABROGATO tutta la legislazione previgente, che comprendeva : vecchissimi provvedimenti risalenti ai primi anni.
CRITERI DI SCELTA E FINANZIAMENTO DEI PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Tutti i progetti prescelti devono rispondere alle caratteristiche di cui all’Art.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Nell’alternanza scuola- lavoro
INCONTRO INFORMATIVO/FORMATIVO
   1. Qual è il provvedimento normativo di riferimento per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro? 1 Il D. Lgs. 81/2008 □ 2 Il D.Lgs. 626/94 3 Il.
La FORMAZIONE nel contratto di assunzione dei Custodi Forestali
NUMERI UTILI DI EMERGENZA
ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE AZIENDALE
INCONTRO CON I DIRIGENTI SCOLASTICI
NUMERI UTILI DI EMERGENZA
Transcript della presentazione:

Mestre, 12/12/2016 Prof. Mantoan Adriano Docente IIS “8 MARZO K. LORENZ Coordinatore rete Si.scu.Ve

Programma 1 Presentazione rete Si.scu.Ve 2 Attribuzioni competenze sugli edifici 3 Obblighi del dirigente scolastico 4 Gestione pianificata

Obiettivi della rete Si.scu.Ve promuovere la cultura della sicurezza tra i giovani, studenti e lavoratori. aggiornare e formare il personale scolastico con compiti di gestione sulla sicurezza secondo il D.lg. 81/2008; sviluppare una strategia di collaborazione tra Scuola, Enti, Istituzioni locali, parti sociali ed associazioni; fornire un supporto tecnico nelle attività relative alla gestione della sicurezza all’interno delle Istituzioni Scolastiche. Promuovere e realizzare attività didattiche sulla sicurezza.

Composizione rete Si.scu.Ve ENTI E ISTITUZIONI INAIL ANMIL ARPAV SPISAL VIGILI DEL FUOCO Scuole

Gruppo di lavoro SiRVeSS Coordinamento Reti provinciali Il SiRVeSS oggi Gruppo di lavoro SiRVeSS Coordinamento Reti provinciali Accordo di coordinamento - Dipartimento Prevenzione della Regione Veneto - INAIL regionale - USRV - VVF regionale - DRL Ufficio Operativo 7 Reti provinciali Ex art. 7 del D.Lgs. 81/08 CRC

Le finalità del SiRVeSS Coordinamento delle Reti provinciali Riferimento per scuole, enti e istituzioni regionali e interlocutore per altre regioni Osservatorio delle esperienze condotte in Veneto e in altre regioni Validazione e supporto alla realizzazione di interventi formativi Promozione e indirizzo per le attività didattiche e di gestione della sicurezza     

Il sito SiRVeSS www.sicurscuolaveneto.it

Ambiti d’intervento delle Reti Gestione della sicurezza (SGS)  Formazione  Didattica  Comunicazione e collegamento tra agenzie 

INDIVIDUAZIONE DEL DATORE DI LAVORO (D.M. 292/96) A) Uffici dell'Amministrazione Centrale: il Direttore Generale del Personale e Degli Affari Generali ed Amministrativi; B) Uffici dell'Amministrazione Periferica: i Sovrintendenti Scolastici ed i Provveditori agli Studi; C) Istituzioni scolastiche ed educative statali: i Capi della Istituzioni Scolastiche ed Educative Statali; D) Conservatori di Musica, Accademie di Belle Arti, Accademie nazionali di Arte Drammatica e di Danza: i Presidenti dei Consigli di Amministrazione.

Anomalia nella individuazione IL D.LGS 81/2008 ART. 2 IN REALTA’ IL DATORE DI LAVORO SOGGETTO IL TITOLARE DEL RAPPORTO DI LAVORO CON IL LAVORATORE …….. HA LA RESPONSABILITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE STESSA ……. IN QUANTO ESERCITA I POTERI DECISIONALI E DI SPESA. ……… IL DIRIGENTE NON HA AUTONOMIA GESTIONALE E DI SPESA (CONSIGLI DI ISTITUTO, COLLEGIO DOCENTI )

DEGLI EDIFICI SCOLASTICI COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI Legge 11 gennaio 1996, n. 23 (Norme per l’edilizia scolastica) art. 3 attribuisce ai comuni per le scuole materne, elementari, medie; Le provincie per le scuole di istruzione secondaria superiore, licei, ecc. COMPETENZE per la realizzazione, fornitura manutenzione ordinaria e straordinaria DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Richiedere il Certificato di Prevenzione incendi (Parere Avvocatura Generale dello stato del 13/12/2010)

Manutenzione ordinaria Art. 3 DPR 380/2001 (Testo unico dell’edilizia) gli interventi edilizi che riguardano le opere di : riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

Manutenzione straordinaria Art. 3 DPR 380/2001 le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, ………...

OBBLIGHI INTERVENTI STRUTTURALI Il Comma 3 dell’art. 18 del D.lgs. 81/2008 prevede: gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ….. la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell'amministrazione tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione.

OBBLIGHI INTERVENTI STRUTTURALI Art. 18 Comma 3 del D.lgs. 81/2008 prevede: In tale caso gli obblighi previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all'amministrazione competente o al soggetto che ne ha l'obbligo giuridico.

OBBLIGHI INTERVENTI STRUTTURALI Art. 18 Comma 3 bis del D.lgs. 81/2008 prevede: Il datore di lavoro e i dirigenti sono tenuti a vigilare in ordine all’adempimento degli obblighi di cui agli art. 19-20-22-23-24-25 ferma restando l’esclusiva responsabilità dei soggetti obbligati …… qualora la mancata attuazione dei predetti obblighi sia addebitabile unicamente agli stessi e non sia riscontrabile un difetto di vigilanza del datore di lavoro o dei dirigenti.

OBBLIGHI ART. 19-20-22-24-25 Art. 19 Preposto ……… Segnalare tempestivamente al DdL o al dirigente le deficienze dei mezzi e delle attrezzature e di DPI e ogni altra condizione di pericolo

OBBLIGHI ART. 19-20-22-24-25 Art. 20 Lavoratore Contribuire all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza Segnalare immediatamente a DdL, dirigente o preposto le deficienze delle macchine, impianti o dispositivi, nonché qualsiasi condizione di pericolo di cui viene a conoscenza Non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, di segnalazione, etc. Non compiere di propria iniziativa operazioni non di competenza

OBBLIGHI ART. 19-20-22-24-25 PROGETTISTI (art. 22) Nella progettazione di edifici, macchine e impianti, rispettano i principi generali di prevenzione in materia di sicurezza e salute e scelgono macchine e dispositivi rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza previsti. INSTALLATORI (art. 24) Installano e montano gli impianti, le macchine e altri mezzi tecnici secondo le norme di sicurezza e igiene del lavoro e secondo le istruzioni dei rispettivi fabbricanti. OBBLIGHI DEL MEDICO COMPETENTE (art.25) Collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi….. Visita gli ambienti …..

In sintesi

PRINCIPALE NORMATIVA SULLE STRUTTURE SCOLASTICHE La normativa scolastica sulla sicurezza fa riferimento principalmente ai seguenti documenti: D.M. 18/12/1975 Norme tecniche relative all’edilizia scolastica D.M. 26/8/1992 Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica D.M. 29/9/1998 n. 382 Attuazione del D.Lgs. 626/94 in ambito scolastico Circolare del M.I.U.R. n. 119 del 29/4/1999 Indicazioni attuative del D.M. n. 382/1998 Circolare del M.I.U.R. n. 122 del 19/4/2000 D.M. 12/5/2016 Prescrizione per l’attuazione con scadenze differenziate, delle vigenti normative in materia di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica.

OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Norme di esercizio del D.M. 26-08-1992 Prevenzione incendi scuole A cura del titolare dell’attività dovrà essere predisposto un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all’efficienza degli impianti elettrici, dell’illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell’osservanza della limitazione dei carichi d’incendio nei vari ambienti dell'attività̀. Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell’autorità̀ competente.

OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Norme di esercizio del D.M. 26-08-1992 Prevenzione incendi scuole Deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell’anno scolastico Le vie di uscita devono essere tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale. È fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità̀ dei serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività̀ della scuola, verificandone l’efficienza prima dell’inizio delle lezioni. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza devono essere controllati periodicamente in modo da assicurare la costante efficienza.

OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Norme di esercizio del D.M. 26-08-1992 Prevenzione incendi scuole Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere. I travasi di liquidi infiammabili non possono essere effettuati se non in locali appositi con recipienti e/o apparecchiature di tipo autorizzato. Nei locali della scuola, non appositamente all’uopo destinati, non possono essere depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità̀ strettamente necessarie per esigenze igienico-sanitarie e per l’attività̀ didattica e di ricerca in corso come previsto al punto 6.2.

OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Norme di esercizio del D.M. 26-08-1992 Prevenzione incendi scuole Al termine dell’attività didattica o di ricerca, l’alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi deve essere interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione deve essere indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili.

OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Norme di esercizio del D.M. 26-08-1992 Prevenzione incendi scuole Negli archivi e depositi, i materiali devono essere depositati in modo da consentire una facile ispezionabilì, azionando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m. Eventuali scaffalature dovranno risultare a distanza non inferiore a m 0,60 dall’intradosso del solaio di copertura. Il titolare dell’attività deve provvedere affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Egli può avvalersi per tale compito di un responsabile della sicurezza, in relazione alla complessità̀ e capienza della struttura scolastica.

OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Luoghi di lavoro Titolo II del D.lgs- 81/2008 art. 64 Il datore di lavoro provvede affinché: …… i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica ……; i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento.

OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Luoghi di lavoro Titolo II del D.lgs- 81/2008 art. 71 Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché́: a) le attrezzature di lavoro siano: 1)installate ed utilizzate in conformità̀ alle istruzioni d’uso; 2)oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all’articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d’uso e libretto di manutenzione; 3) assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza …..); b) siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è previsto.

GESTIONE DELLA SICUREZZA NOMINE E INDIVIDUAZIONE FIGURE RSPP ASPP ADDETTI PRIMO SOCCORSO ADDETTI PREVENZIONE INCENDI MEDICO COMPETENTE INDIVIDUAZIONE DI PREPOSTI E DIRIGENTI

GESTIONE DELLA SICUREZZA VALUTAZIONE DEI RISCHI STRUTTURE E IMPIANTI RISCHIO AGENTI FISICI (Rumore-vibrazioni-campi elettromagnetici-radiazioni ionizzanti) RISCHIO CHIMICO RISCHIO BIOLOGICO MACCHINE VIDEOTERMINALI – MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI STRESS LAVORO CORRELATO

GESTIONE DELLA SICUREZZA D.P.I GESTIONE INFORTUNI SORVEGLIANZA SANITARIA LAVORATRICI MADRI STAGE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DUVRI - LAVORI IN APPALTO

GESTIONE DELLA SICUREZZA GESTIONE DIVIETO DI FUMO INFORMAZIONE FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO GESTIONE EMERGENZE (PIANO EMERGENZA, PROVE DI EVACUAZIONE E REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI) GESTIONE DEL PRIMO SOCCORSO SOMMINISTRAZIONE FARMACI A SCUOLA “crisi convulsive”, “shock anafilattico”, “diabete giovanile” e “asma” o “accesso asmatico” GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

ATTIVITA’ SVOLTA DALLE RETI E USR PUBBLICAZIONI SPECIFICHE

ATTIVITA’ SVOLTA DALLE RETI E USR IL METODO DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO PER LE SCUOLE Materiali e documenti ISPESL Materiali e documenti Coordinamento SPISAL VR (dott.ssa Ballottin) Gruppi di lavoro Rete di scuole per la sicurezza TV Gruppo di lavoro Rete di scuole per la sicurezza VI Gruppo regionale SGS SiRVeSS (dr.ssa Marcolina) Stesura definitiva a cura dell’USRV (Prod. Cesco Frare)

ATTIVITA’ SVOLTA DALLE RETI E USR PACCHETTI FORMATIVI PER A.S.P.P. R.S.P.P. SECONDO L’ACCORDO STATO REGIONE PER PREPOSTI PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI PER STUDENTI E STAGISTI

ATTIVITA’ SVOLTA DALLE RETI E USR ORGANIZZA CORSI DI FORMAZIONE A.S.P.P. R.S.P.P. PREPOSTI LAVORATORI DIRIGENTI ADDETTI ANTINCENDIO PRIMO SOCCORSO

ATTIVITA’ SVOLTA DALLE RETI E USR ELABORATO PROGETTI DIDATTICI Tracce di sicurezza 10 tracce di percorsi - 3 per l’infanzia e la primaria - 3 per la secondaria di primo gr. - 4 per la secondaria di secondo gr. PROGETTO SICUREZZA IN CATTEDRA

GESTIONE DELLA SICUREZZA ASPETTI STRUTTURALI ● tempestiva segnalazione all’Ente locale da parte della scuola dei guasti e delle usure ●  programmazione e rapidi interventi manutentivi da parte dell’Ente locale o da parte della scuola stessa ●  interdizione all’uso o attivazione di misure organizzative alternative da parte della scuola in attesa dell’intervento strutturale o manutentivo ● formazione dei lavoratori e dell’utenza scolastica sul corretto uso degli spazi e delle dotazioni.

CRITICITA’ GESTIONALI sulle strutture Varietà di figure coinvolte SCUOLA CHI SEGNALA CHI E’ PRESENTE NEL SOPRALLUOGO CHI DEVE VERIFICARE ENTE CHI RICEVE LA SEGNALAZIONE DIPENDENTE DITTA IN SUBAPPATO REFERENTE TECNICO DELL’ENTE Tempistiche dei controlli e verifiche Carenza di feedback rispetto alla segnalazione

CRITICITA’ GESTIONALI sulle strutture DOCUMENTAZIONE (vigilanza) COLLAUDO STATICO DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DEGLI IMPIANTI CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI O SCIA PIANO DI MANUTENZIONE ATTREZZATURE IMPIANTI CERTIFICAZIONI VETRI, CONTROSOFFITTI, SPECCHI

GESTIONE PIANIFICATA ASPETTI STRUTTURALI IMPIANTI GESTIONE EMERGENZE MANUTENZIONI MICROCLIMA GESTIONE EMERGENZE C.P.I. o S.C.I.A Registro dei controlli periodici (sorveglianza/controllo tecnico) DOCUMENTAZIONE

GESTIONE PIANIFICATA Se la scuola è attenta a far fronte agli adempimenti del D.lgs. 81/2008 su valutazione dei rischi, sulle nomine, sui DPI, sulla formazione, sugli aspetti che riguardano strutture e gli impianti, la documentazione e la gestione emergenze c’è la necessità di un dialogo o di un coordinamento con gli enti preposti alla strutture e agli impianti.

CONCLUSIONI E’ OPPORTUNO ISTITUIRE UN GRUPPO DI LAVORO O UN COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NELLA SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI: ISTITUZIONE SCOLASTICHE, ENTI LOCALI, VIGILI DEL FUOCO OBIETTIVO: RENDERE UNIFORME, EFFICACE LA GESTIONE DELLA SICUREZZA DEGLI EDIFICI.

GRAZIE DELL’ATTENZIONE Coordinatore rete Si.scu.Ve Prof. Mantoan Adriano e.mail: siscuve@gmail.com