L’EVOLUZIONE DEL MONDO ARABO

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Transcript della presentazione:

L’EVOLUZIONE DEL MONDO ARABO In tutti i paesi arabi e nei paesi musulmani vicini (Turchia, Iran…) sono arrivate a maturazione situazioni da tempo in evoluzione: Un’ideologia che chiameremo per comodità «rinascenza islamica» Il ruolo del petrolio e delle monarchie del golfo Il conflitto sunnita/sciita La questione demografica

RINASCITA ISLAMICA Il mondo musulmano viveva da tempo una crisi di frustrazione dovuta alla debolezza della sua struttura economica, politica, tecnologica La frustrazione era aumentata da due elementi: Il ricordo dello splendore e della potenza del califfato ed anche dell’impero ottomano La convinzione di possedere la vera religione superiore a tutte le altre

RINASCITA ISLAMICA Subito dopo la decolonizzazione i paesi arabi avevano imboccato la via della «modernizzazione» occidentalista all’interno di strutture politiche autoritarie di carattere semi-laico Ma tutti questi tentativi erano falliti: Israele non era stato cancellato, le società restavano arretrate e povere, l’Occidente continuava a dominare La via della restaurazione islamistica cresce

IL RUOLO DEL PETROLIO E DELLE MONARCHIE DEL GOLFO Dopo la crisi del 1974 il prezzo del petrolio cresce a dismisura, tutto a favore degli stati arabi del golfo (e dell’Iran) Anziché indurre sviluppo economico e civile questa ricchezza accresce smisuratamente il lusso delle monarchie e viene impiegata per interferire negli altri paesi arabi esportando la propria visione integralista (wahabismo) dell’islam Schiere di giovani senza cultura moderna e senza futuro si imbevono di essa Si alterano i vecchi equilibri di civiltà: paesi di antica cultura e influenza (Marocco ecc.) vengono sostituiti dalle fragili monarchie beduine

IL CONFLITTO SUNNITI-SCIITI L’antichissimo conflitto tra le due versioni dell’islam diviene ora strumento di guerra per determinare gli equilibri di potere tra le potenze regionali: Iran, Siria e Libano (in parte) vs Arabia, Turchia, Egitto. In mezzo l’Irak, a prevalenza sciita ma dominato dalla cricca sunnita di Saddam Hussein Ma in molti paesi la faglia corre all’interno

LA QUESTIONE DEMOGRAFICA La popolazione cresce impetuosamente, mentre in altri paesi sottosviluppati comincia la rivoluzione demografica della post modernità Masse immense di giovani disoccupati, frustrati sessualmente dall’imperante moralismo, acculturati spesso secondo linee integraliste premono contro l’establishment

TERRORISMO E NUOVI CONFLITTI Si elencano alcuni punti di cui tenere conto: Il movimento terroristico Al Quaeda con l’abbattimento delle torri gemelle a New York si accredita come movimento globale Il presidente Bush scatena, con il consenso dell’ONU, la guerra di Afghanistan Lo stesso con azione unilaterale invade l’Irak Questa guerra viene vinta facilmente sul campo ma viene «persa» la pace: il paese si frantuma in fazioni che praticano il terrorismo contro tutti e tra di loro

LA GUERRA CONTRO IL TERRORISMO Con gli attentati di Madrid e Londra il terrorismo islamico colpisce l’Europa, anche utilizzando musulmani europei radicalizzati E’ una «guerra asimmetrica» in cui i terroristi puntano molto sull’effetto mediatico, e ritengono di far cadere prima i governi «apostati» che non le potenze occidentali Nel frattempo la presidenza di Ahmadinejad in Iran accresce la tensione (parla di dotarsi di centrali atomiche e anche di armi nucleari)

LE PRIMAVERE ARABE Si scatenano in Tunisia, Egitto, Siria: chiedono modernità, libertà, fine dei regimi militari o integralisti Sono efficaci mediaticamente, ma non godono del sostegno delle grandi masse arabe delle campagne: infatti dove si vota prevalgono i partiti islamici In Tunisia mediante trattative, in Egitto con un colpo di stato militare gli islamisti vengono allontanati dal governo La Turchia intanto abbandona molti elementi dello stato laico sotto il premier islamista moderato Erdogan

L’ORRORE DELLA GUERRA SIRIANA In Siria il regime di Assad resiste alle manifestazioni e contrattacca con massacri L’opposizione passa alla lotta armata, nella quale evidentemente prevalgono le componenti islamiste intransigenti Tra queste emerge l’ISIS, che conquista ampie zone in Siria e nel vicino Irak compiendo nefandezze senza pari ISIS promuove anche attentati terroristici all’estero (massacri di Parigi, Nizza, Berlino)

NESSUNA SOLUZIONE PER LA SIRIA Gli schieramenti interni e internazionali sono tali da non consentire nessuna soluzione: in Siria si combattono le tre potenze regionali Turchia, Iran e Arabia, con l’Irak prossima vittima, le potenze internazionali formalmente collaboranti, in realtà confliggenti La faglia del conflitto sunnita-sciita si lega con gli scontri delle potenze Di ciò approfitta ISIS per ampliare la sua azione