VITAMINE.

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Vitamine.
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Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI TRASPORTO DEI.
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Transcript della presentazione:

VITAMINE

VITAMINE DEFINIZIONE La Vitamina e’ una sostanza organica complessa richiesta nella dieta in piccole quantità (micronutriente) rispetto a componenti come proteine, carboidrati o grassi e l’assenza della quale conduce a una sindrome da carenza.

VITAMINE CLASSIFICAZIONE Le vitamine si possono dividere in due gruppi principali, vitamine liposolubili e idrosolubili.

Vitamine liposolubili Vitamine A, D, E e K. Queste sono: immagazzinate nel fegato non assorbite o escrete facilmente a volte tossiche se in eccesso(particolarmente A e D)

Vitamine idrosolubili Le vitamine del gruppo B e la vitamina C. Queste sono: non immagazzinate estensivamente richieste regolarmente nella dieta generalmente non tossiche se in eccesso   Tutte le vitamine del complesso B sono coenzimi nei processi metabolici.

RNI 700 g/die per gli uomini; 600 g/die per le donne Vitamina A: retinolo. RNI 700 g/die per gli uomini; 600 g/die per le donne

Vitamina A: retinolo. Fonti Le fonti animali sono burro, latte intero, tuorlo d’uovo, fegato e olio di fegato di merluzzo; questi contengono retinolo. Le fonti vegetali sono la maggior parte dei vegetali verdi, gialli o arancioni e contengono -carotene, il precursore del retinolo.

Vitamina A: retinolo Assorbimento e trasporto della vitamina A Il retinolo viene assorbito dalla mucosa intestinale ed esterificato ad acidi grassi a lunga catena, formando esteri retinilici. Questi vengono compattati in chilomicroni e trasportati al fegato per l’immagazzinamento. Quando è richiesto, il retinolo viene rilasciato e trasportato legato alla Retinol-Binding Protein. Il retinolo può essere ossidato ad altre forme attive, chiamate acido retinoico e retinale.Il -carotene viene assorbito dall’intestino e convertito a retinale.

Vitamina A: retinolo Funzioni Ci sono tre forme attive di vitamina A: PRIMA FORMA ATTIVA Acido retinoico, che agisce come un tipico ormone steroideo. Si lega alla cromatina per aumentare la sintesi di proteine che controllano la crescita cellulare e la differenziazione delle cellule epiteliali. Quindi aumenta il turnover delle cellule epiteliali.

Vitamina A: retinolo SECONDA FORMA ATTIVA: Retinale. L’11-cis retinale si lega alla opsina per formare rodopsina, il pigmento visivo dei bastoncelli della retina coinvolti nella visione e nell’adattamento alla visione notturna. Una bassa intensità luminosa (visione scotopica) attiva una serie di reazioni fotochimiche che convertono la rodopsina in retinale tutto-trans, che innesca un impulso nervoso nel nervo ottico fino al cervello (Fig.8.7).

Vitamina A: retinolo TERZA FORMA ATTIVA: -carotene. E’ un antiossidante che insieme agli altri antiossidanti - la vitamina C e la E - si ritiene aiuti a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e il cancro al polmone.

Vitamina A: retinolo Manifestazioni cliniche di carenza o eccesso La tabella elenca i sintomi di una carenza e di un eccesso di vitamina A.

Vitamina D: colecalciferolo RNI Non c’è RNI per la vitamina D perché viene sintetizzata dal corpo.

Vitamina D: colecalciferolo Fonti Le fonti di vitamina D includono: Dieta. E’ presente nell’olio di fegato di merluzzo come colecalciferolo. Sintesi endogena: la maggior parte di vitamina D è sintetizzata dall’organismo.   La vitamina D è un derivato del colesterolo e di conseguenza non è presente nelle piante; i vegetariani devono sintetizzarla da soli.

Vitamina D: colecalciferolo Sintesi (Fig.8.9) La vitamina D è sintetizzata nella pelle per azione della luce del sole a una lunghezza d’onda di 290-310 nm. Nessuna radiazione a questa lunghezza d’onda è disponibile tra ottobre e marzo nel Regno Unito e quindi l’organismo si affida alle riserve formate durante l’estate. Il colecalciferolo va incontro a due reazioni di idrossilazione, la prima nel fegato e la seconda nel rene per formare la forma attiva, 1,25-diidrossicolecalciferolo (vedi Fig.8.9). La vitamina D è immagazzinata nel fegato prevalentemente come 25-idrossicolecalciferolo.

Vitamina D: colecalciferolo Funzioni Il ruolo principale della vitamina D è nell’omeostasi del calcio, che essa controlla in tre modi: aumenta l’assorbimento di calcio (e fosfato inorganico) dall’intestino (ruolo più importante) aumenta il riassorbimento di calcio da parte del rene (ruolo minore) aumenta il riassorbimento dell’osso (quando necessario) così che venga rilasciato calcio  Quindi la Vitamina D aumenta la concentrazione plasmatica degli ioni calcio.

Vitamina D: colecalciferolo Meccanismo di azione La forma attiva, 1,25-diidrossicolecalciferolo, è un ormone steroideo. Nelle cellule intestinali si lega ad un recettore citosolico. Il complesso risultante entra nel nucleo e si lega alla cromatina in un sito specifico (regione stimolante – enhancer region - o elemento di risposta) per incrementare la sintesi di una proteina legante calcio, la calbindina, avendo come risultato un aumento del riassorbimento del calcio nell’intestino.

Vitamina D: colecalciferolo Manifestazioni cliniche di carenza o eccesso La tabella elenca i sintomi di una carenza e di un eccesso di vitamina D.

Vitamina E VITAMINA DETTA “IN CERCA DI PATOLOGIA” (STATI DI DEFICIENZA PRATICAMENTE SCONOSCIUTI)

Vitamina E: RNI La vitamina E consiste di otto tocoferoli comunemente presenti in natura; l’-tocoferolo è il più attivo. RNI Nessuno. Una dieta ricca in acidi grassi polinsaturi (PolyUnsaturated Fatty Acids) fornisce un elevato apporto di vitamina E.

Vitamina E: fonti Fonti Gli oli vegetali, specialmente l’olio di germe di grano, le noci e i vegetali verdi. Assorbimento e trasporto Il tocoferolo si trova “disciolto” nel grasso della dieta e di conseguenza viene assorbito con esso. E’ trasportato nel sangue da lipoproteine, inizialmente in chilomicroni che convogliano la vitamina E ai tessuti. La vitamina E è trasportata al fegato dalle lipoproteine a bassissima densità (Very Low Density Lipoproteins) ed è immagazzinata nel tessuto adiposo. Un malfunzionamento nelle lipoproteine e nel metabolismo dei grassi può portare ad una carenza di vitamina E.

Vitamina E: funzioni Attivita’ antiossidante, si accumula nelle lipoproteine, membrane cellulari, nel tessuto adiposo dove reagisce con l’ossigeno molecolare e i radicali liberi (attivita’ scavenger “spazzino”). Protegge gli acidi grassi insaturi delle membrane dalla perossidazione lipidica (che portano alla produzione di malondialdeide)

VITAMINA K: RNI E FONTI RNI Nessuno? (60-80 ug/day) Fonti Le fonti di vitamina K includono: Dieta: specialmente vegetali verdi, tuorlo d’uovo, fegato e cereali (K1, fitilmenaquinone). E’ prodotta per la maggior parte dalla normale flora batterica di digiuno e ileo (K2, multiprenilmenaquinone).

VITAMINA K: FUNZIONI Necessaria alla conversione di vari fattori della coagulazione e della protrombina nel suo stato attivo. E’ stata una molecola base per produrre anticoagulanti (es. dicumarolo) Carenza di Vit. K porta a aumento del tempo di protrombina (aumento del tempo di formazione del coagulo), avviene anche in soggetti alcolisti con cirrosi epatica

VITAMINA K: FUNZIONI