Considerazioni sul documento Piano Antenne del Comune di Sarzana Incontro con la Cittadinanza Sarzana 20 giugno 2017
Cosa è ed a cosa serve un Piano Antenne? I Comuni hanno ricevuto da Stato/Regione il compito di disciplinare, regolamentare e controllare - nell’ambito territoriale di loro competenza - la diffusione e lo sviluppo delle reti di comunicazione mobile (telefonia e dati) Lo strumento funzionale per tale compito di cui i Comuni devono dotarsi è il “Piano Antenne Comunale” che deve: fornire ai Gestori le linee guida, le procedure ed i vincoli che regolano la diffusione/ampliamento delle Antenne sul territorio comunale assicurare alla cittadinanza la rigorosa tutela dei seguenti diritti: salute dei cittadini, tramite il contenimento (e quando possibile la riduzione) dell’inquinamento elettromagnetico puntuale e complessivo entro i limiti massimi posti da leggi e normative tutela puntuale e generale di tutti i beni artistici, storici e paesaggistici, tramite il rispetto dei vincoli e normative esistenti fruibilità e qualità dei servizi dati e telefonici mobili resi sul territorio dai singoli Gestori Quanto sopra in coerenza con quanto prescritto da Leggi, Istituzioni ed Enti.
Gli obiettivi del Piano Antenne del Comune di Sarzana Il Piano Antenne realizzato su mandato del Comune di Sarzana e dallo stesso adottato con delibera, dichiara questi obiettivi operativi (art. 2): Tutelare la salute e salvaguardare la popolazione esposta ad emissioni elettromagnetiche Pianificare lo sviluppo razionale del settore telecomunicazioni Prevenire e ridurre l’inquinamento elettromagnetico ambientale, assicurando la tutela dell’ambiente e del paesaggio Assicurare l’ordinato sviluppo e la corretta localizzazione degli impianti Perseguire obiettivi di qualità Assicurare ai cittadini informazioni complete e tempestive
Tutelare la salute - salvaguardare la popolazione esposta ad emissioni elettromagnetiche Quale è il livello di inquinamento elettromagnetico che oggi abbiamo sul territorio comunale, su cui pianificare l’inserimento di nuove antenne e/o il potenziamento delle esistenti? I dati più recenti forniti dal Piano risalgono all’anno 2014. Dal 2014 ad oggi, giugno 2017, il settore delle comunicazioni mobili è in costante espansione, trainata dai seguenti fattori: Passaggio tecnologico dalla rete 3G a quella 4.5G (e prossimamente alla 5G) Aumento dei volumi di traffico e dei servizi forniti Aumento di volumi e velocità di invio/ricezione di dati Ampliamento/miglioramento qualitativo della copertura territoriale Ingresso sul mercato di nuovi gestori Riduzione dei costi unitari È altamente probabile che questi fattori di crescita si mantengano attivi anche nei prossimi 3-5 anni a venire. E quindi: che validità ha in questo contesto una base dati ferma al 2014 ai fini di una credibile ed efficace pianificazione per i prossimi anni? chi e cosa tutelerà la cittadinanza sul fatto che i limiti prescritti dalla legge non siano già ampiamente sorpassati, quando - sulla base dei valori obsoleti del Piano- verranno autorizzate le nuove installazioni e/o i potenziamenti degli impianti esistenti?
Tutelare il paesaggio - proteggere tutti i nostri siti sensibili Sarzana è un territorio molto ricco ed articolato dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico. Nel Piano è molto apprezzabile l’istituzione della zona rossa per il Centro Storico e per Marinella ma quali tutele sono previste per tutti i restanti siti sensibili? Il Piano al di fuori della zona rossa protegge solo alcuni dei siti sensibili elencati dalla Regione e/o dal MIBACT. Quali tutele per gli altri? saranno in balia dei singoli Gestori interessati solo a minimizzare i loro costi? e/o di proprietari interessati più all’affitto di spazi per l’installazione di antenne che alla valorizzazione e conservazione del paesaggio? Ci auguriamo che non si perda questa occasione per inserire nel piano stringenti criteri e vincoli per la protezione anche dei restanti siti, in particolare nei confronti di richieste per grandi installazione invasive quali ad es. le antenne “Raw Land” e/o simili.
Tutelare salute e paesaggio 1 - Assicurare l’ordinato sviluppo e la corretta localizzazione degli impianti e ridurre le emissioni L’attuale collocazione delle antenne sul territorio è la risultante di una rapida crescita “spontanea”, dovuta a singoli interventi non coordinati e realizzati nel tempo secondo regole, sensibilità e vincoli ambientali e paesaggistici disomogenei e differenti da quelli che oggi Cittadini ed Amministrazioni hanno nei riguardi della tutela del paesaggio. Un esempio tra tutti, l’antenna di via Landinelli, il cui posizionamento in pieno centro storico era magari comprensibile negli anni ’70, ma oggi rappresenta una pesante “eredità” ambientale e paesaggistica sotto gli occhi di tutti. Rispetto a questo stato di fatto il Piano prende atto delle richieste dei Gestori assegnando zone preferite (zone verdi) o zone a disposizione (resto del territorio), ma non usa questa opportunità dare al Comune il ruolo chiave di “regolatore del gioco” per indirizzare, ora e nei prossimi anni, azioni di sinergia, miglioramento, riduzione ed ottimizzazione.
Tutelare salute e paesaggio 2 - Assicurare l’ordinato sviluppo e la corretta localizzazione degli impianti e ridurre le emissioni Come sanare l’attuale situazione di disordine riportando lo sviluppo del settore in un alveo ordinato? Come avviare un processo di riduzione complessiva delle emissioni, pur in presenza di un fabbisogno in crescita? Il Piano dovrebbe indirizzare le seguenti importanti tematiche: La sincronizzazione delle pianificazioni di medio periodo di ogni singolo gestore che opera sul nostro territorio con il Piano Regolatore Comunale e i suoi sviluppi previsti La riqualificazione del parco installato in termini di: Condivisione dello stesso impianto tra diversi gestori, Revisione della distribuzione sul territorio Aggiornamento tecnologico La eliminazione di impianti obsoleti a fronte di nuove installazioni Assegnare al Comune il ruolo di promotore e controllore, nell’ambito di una pianificazione di medio periodo, di un processo virtuoso che porti: alla progressiva riduzione delle emissioni, facilitando, con opportuni incentivi, le sinergie e la collaborazione tra i Gestori e la cittadinanza al recupero progressivo dell’attuale degrado del paesaggio, tramite lo sviluppo ordinato e la corretta nuova localizzazione o riallocazione degli impianti
Tutelare salute e paesaggio 3 - Documento preliminare di verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) La VAS è un processo di valutazione ambientale con l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto della elaborazione ed adozione di piani e programmi a fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Nel Documento vengono efficacemente descritte ed evidenziate in oltre 150 pagine la bellezza, la complessità, la ricchezza storiche, artistiche e paesaggistiche del nostro territorio Comunale, così come la sua fragilità. Il Documento conclude però richiedendo che il Piano non venga sottoposto a VAS in quanto il Piano non produce direttamente impatti incrementali sull’ambiente. Questa conclusione non è accettabile. Il Piano non è un documento cartaceo a sé stante e neutro rispetto all’impatto indotto sul territorio dall’installazione di nuove antenne, bensì ne è il principale motore operativo, condizionando significativamente il risultato finale di impatto su salute e paesaggio. Per una sempre maggiore tutela di salute ed ambiente il Piano deve essere assoggettato a VAS. Perché rinunciare a questo ulteriore ed importante strumento di protezione?
Assicurare informazioni complete e tempestive ai cittadini - Perché non coinvolgerli? Il coinvolgimento dei cittadini è un punto fondamentale per il successo e la qualità del risultato finale dei processi di trasformazione urbana. Nel caso specifico del Piano Antenne ad oggi nessuna Consulta ha attivato/programmato incontri pubblici informativi con i cittadini in merito al Piano ed al suo percorso di approvazione. Non è previsto a Piano alcun organismo e/o procedura di “trasparenza” nei confronti della cittadinanza per la specifica tematica È mancato sino ad oggi il confronto tra Comune e popolazione e questo è un punto debole e dolente, fa sembrare il tutto calato dall’alto senza volontà ed interesse al confronto e alla conciliazione tra differenti e legittimi interessi, punti di vista ed aspettative.
È credibile il raggiungimento degli obiettivi dichiarati È credibile il raggiungimento degli obiettivi dichiarati? Cosa possiamo fare? Proposta di un’agenda minima per il Sindaco Sulla base di quanto sopra sembra molto difficile che il Piano - nella versione attuale - fornisca al Comune gli strumenti minimi necessari per una efficace pianificazione, gestione e controllo delle nuove installazioni e di quelle già presenti sul territorio Si chiede al sig. Sindaco ed al Consiglio di fermare l’attuale percorso di adozione/ approvazione del Piano per il tempo necessario a: siano attivati dalle Consulte gli incontri di presentazione, informazione e confronto con i cittadini sia aggiornata dal gruppo di lavoro la base dati delle attuali emissioni su tutto il territorio, includendo anche le altre sorgenti di emissione, e la aggiorni ai valori di oggi (3° trimestre 2017), siano raccolti ed analizzati i dati di pianificazione che i Gestori hanno previsto per il nostro territorio per i prossimi anni e li si confrontino ed armonizzino con il Piano Regolatore Comunale venga istituito un organismo “Antenne” misto Comune e cittadini che possa contribuisca attivamente alle procedure di verifica ed approvazione di nuovi impianti e/o di modifica degli esistenti sia dato “disco verde” alla Valutazione Ambientale Strategica - VAS