La conquista dell’Italia centrale Approfondimento sul mos maiorum.
Conquista dell’Italia centrale Dalla fine della monarchia (509 a.C.) alla presa di Veio (396 a.C.) Conquista dell’Italia centrale Scontro con i Galli e restaurazione del prestigio di Roma 390 a.C. 353a.C. Le guerre sannitiche 343-290 a.C.
Prima fase: l’espansione nel Lazio Scontro con i Latini: realizzazione del foedus cassianum (493 a.C.). Prima fase: l’espansione nel Lazio Scontro con Equi e Volsci Le guerre sannitiche 343-290 a.C.
Inizialmente, appena cacciati i re, i romani si scontrano con i Latini presso il lago Regillo; 493 a. C. Foedus Cassianum.
Volsci I volsci sono una popolazione dell’alto Liri che occupano la pianura laziale, in particolare la città di Anzio; decisiva contro questa popolazione fu l’intervento di Coriolano, conquistatore di Corioli; La vicenda di Coriolano è importante anche come testimonianza del conflitto tra plebe e patriziato: Coriolano, dopo la conquista di Corioli, viene condannato e si rifugia dai nemici.
Equi Gli Equi erano alleati dei Volsci che devastavano la zona dell’alto Aniene, minacciando la città di Tusculo; Figura chiave nella guerra contro i Volsci è Cincinnato
Scontro con la vittà di Veio Roma entra in conflitto con la città di Veio per il controllo di Fidene; Inizialmente la famiglia dei Fabii si occupò di guidare lo scontro; subirono una grave sconfitta nel 477 a.C. 428 a.C. Cornelio Cosso sconfigge Veio e distrugge l’alleata Fidene. 407-396 a.C. ultima fase della guerra contro Veio, grazie all’intervento di Furio Camillo;
Seconda fase: lo scontro con i Galli Irruzione dei Galli 390 a.C. Seconda fase: lo scontro con i Galli Roma seda le rivolte dei latini e consolida il Foedus cassianum. 358 a.C I Romani sconfiggono gli Etruschi 353 a.C.
Terza fase: le guerre sannitiche I guerra sannitica: lotta contro i Latini Terza fase: le guerre sannitiche II guerra sannitica: lotta contro gli Etruschi; III guerra sannitica
I Sanniti Gruppo di pastori che abitava le montagne dell’Abruzzo; Erano suddivi in tribù raccolte in un unica federazione. I sanniti Sanniti che abitavano la pianura di Capua sono invece più civilizzati;
La I guerra sannitica: lotta contro i latini I sanniti erano spesso in conflitto tra loro; lo scontro tra sanniti abruzzesi e quelli di caoua offre lo spunto ai romani di intervenire a favore dei sanniti di Capua: 343 a.C.; Si crearono delle simpatie tra Sanniti e Latini che portarono ad una serie di conflitti volti a spezzare l’egemonia di Roma; La guerra combattita tra il 340 ed il 338 fu durissima ed i Romani riuscirono a vincere grazie a figure come T. Manlio Torquato e Decio Mure; La principale conseguenza fu lo scioglimento della Lega latina; Tuttavia Roma non assunse una posizione dispotica nel confronto dei vinti
II guerra sannitica 327-304 a.C. Il tentativo romano di assediare Napoli innesca la II guerra con i Sanniti; I primi scontro mettono in luce l’inadeguatezza della legione romane in particolare presso le forche caudine 321 a.C; ne consegue una nuova strutturazione della legione; 316-310 a.C. a Nord gli Etruchi attaccano i Romani alle prese con i Sanniti; 304 a.C riescono a domare i Sanniti e a stipulare con loro la pace.
III guerra sannitica 298 a.C. i sanniti si alleano con Galli Senoni, Sabini, umbri ed Etruschi; Il momento decisivo di questa guerra fu nel 295 a.C. la battaglia a Sentino, in cui romani iuscirono a sconfiggere la coalizione avversaria; La guerra con i Sanniti si proptrasse fino al 290 a.C. Roma era ormai padrona dell’Italia Centrale.
Il costume degli antenati; Insieme delle idee, dei valori, delle credenze religiose e delle usanze trasmesse dalle generazioni precedenti; Il mos maiorum Lo storico Tito Livio nella sua opera cercò di associare questi valori a determinati personaggi. Il modo miogliore per rendere i giovani partecipi di questi valori era attraverso l’utilizzo di Exempla.
I valori del mos maiorum: Il mestiere del civis La pietas La fides La frugalitas La gravitas Numa Pompilio Camillo Cincinnato La pietas Roma considerò modello positivo, oltre a queste figure illustri chiunque si dedicasse in modo disinteressato alla politica e fosse pronto a prendere le armi in difesda dello stato