Le privatizzazioni delle imprese pubbliche

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Transcript della presentazione:

Le privatizzazioni delle imprese pubbliche

Qualche premessa I tipi di imprese pubbliche a) impresa-organo (dello Stato o di ente pubblico) b) impresa-ente pubblico (nazionale o locale) c) impresa-società con partecipazione pubblica d) il gruppo pubblico

L’impresa-organo organo o articolazione dello Stato o altro ente pubblico l’ente pubblico esercita l’impresa attraverso un proprio organo Impresa-organo diretto dell’ente (es.: Cassa Depositi e Prestiti) impresa-organo dotato di autonomia (azienda o amministrazione autonoma) (es.: azienda autonoma Ferrovie dello Stato)

L’impresa- ente pubblico Impresa-ente operativo (es.: ENEL) Impresa-ente di gestione (holding) (es.: ENI) I caratteri: Il soggetto pubblico è imprenditore L’attività è governata dal diritto privato

L’impresa-società con partecipazione pubblica il soggetto controllore è pubblico il soggetto che gestisce l’impresa è privato Settori: fonti di energia; settori di base (es.: siderurgia) Varie tipologie: Banche di interesse nazionale (società di interesse nazionale): cod. civ. Società previste da leggi (necessarie) Società i cui amministratori sono indicati dalla legge Società il cui oggetto è stabilito dalla legge

segue società con partecipazione statale necessaria (settori di servizio pubblico) La partecipazione è “prevalente” quando conferisce all’azionista la possibilità di influenzare la gestione della società

Il gruppo pubblico CIPE e CIPI (organi collegiali di governo) Ministero delle Partecipazioni Statali (1956) (organo statale di indirizzo) Ente pubblico di gestione Società con partecipazione pubblica Es.: IRI; ENI Con referendum del 1993: abrogazione delle norme istitutive del Ministero delle Partecipazioni Statali

Gli “smobilizzi” fin dagli anni ’40 del XX secolo In presenza di imprese-organo o enti: mediante l’abrogazione della legge dismissione dell’attività In presenza di società con partecipazione pubblica Vendita dei pacchetti azionari detenuti dagli enti pubblici-holding

Qualche esempio Alfa Romeo venduta dal gruppo IRI alla FIAT Gruppo tessile Lanerossi venduto dall’ENI al gruppo privato Marzotto In seguito: La Commissione CE ha ordinato il recupero delle somme erogate da parte dello Stato (aiuto di Stato)

segue le caratteristiche delle predette dismissioni: l’ente di gestione decide di privatizzare procedura definita dalla stessa holding il corrispettivo della vendita finiva nel bilancio dell’ente pubblico capogruppo

Le privatizzazioni degli anni ‘90 Crisi della finanza pubblica Obiettivi: diminuzione del debito pubblico efficienza delle imprese pubbliche Le soluzioni: Soppressione di imprese pubbliche-organo Attribuzione delle attività a società per azioni (es.: soppressione Azienda di Stato per i servizi telefonici ed attribuzione delle attività alla IRITEL società gruppo IRI poi privatizzata)

segue trasformazione di imprese pubbliche-enti in società per azioni Le banche pubbliche (le casse di risparmio) sono state ristrutturate con il risultato di affidare a spa con partecipazione pubblica necessaria l’impresa bancaria In altri casi gli enti sono stati trasformati in spa (es.: Banca nazionale del lavoro)

segue Trasformazione di imprese pubbliche-organo in imprese pubbliche-enti es. le Poste

La trasformazione e la privatizzazione degli enti pubblici economici dal d.l. n. 386 del 1991, conv. In legge n. 35 del 1991 : privatizzazione con “cautela” Al d.l. n. 333 del 1992, conv. In legge n. 359 del 1992: Trasformazione in spa di IRI, ENI, ENEL ed INA Questioni delicate: Accertamento del capitale iniziale della spa derivanti dalla trasformazione con d.Ministro del Tesoro; emissione di azioni attribuite al Ministro dell’economia e delle finanze, che esercita i diritti dell’azionista

segue le attività svolte dagli enti pubblici trasformati : restano attribuite a titolo di concessione alle società per azioni Eliminazione della concorrenza per il mercato o di concorrenza amministrata in settori nei quali la riserva o l’esistenza di un monopolio naturale rendono impossibile il confronto nella fase di accesso al mercato

Dalla privatizzazione formale alla privatizzazione “sostanziale” Con il d.l. n. 332 del 1994, conv. In legge n. 474 del 1994 Sulla vendita delle azioni: offerta pubblica di vendita; cessione delle azioni con trattativa diretta Ricorso ad entrambe le procedure

segue Con d.P.C.m. sono individuate entro il 30 settembre 2000 le partecipazioni detenute direttamente dallo Stato in società per azioni di cui è consentita la dismissione anche con altre modalità identificate con lo stesso decreto idonee a realizzare la massimizzazione del gettito, il contenimento dei costi e la rapidità di esecuzione della cessione

segue Gli azionisti di riferimento Con atto del Governo è costituito un “nucleo stabile di azionisti di riferimento” Impegno di potenziali acquirenti: - a garantire, mediante accordo, determinate condizioni finanziarie, economiche e gestionali a prevedere il divieto di cessione della partecipazione, per un periodo, A prevedere il divieto di cessione dell’azienda ed un risarcimento dei danni in caso di inadempimento

La privatizzazione delle società esercenti servizi pubblici (difesa, trasporti, telecomunicazioni e fonti di energia ed altri servizi pubblici) - Con d.P.C.m. – su proposta del Ministro del tesoro d’intesa con il Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato nonché con i ministri competenti del settore – sono individuate le società direttamente o indirettamente controllate dallo Stato

segue creazione di organismi indipendenti per la regolazione delle tariffe e il controllo della qualità dei servizi di rilevante interesse pubblico (authorities) Poteri speciali al Ministro del Tesoro (es.: veto alle delibere di scioglimento, trasferimento, fusione, scissione, trasferimento della sede all’estero, cambiamento dell’oggetto sociale; nomina di almeno un amministratore) Per rilevanti e stringenti motivi di interesse generale (ordine pubblico; sicurezza, sanità, difesa) Nel rispetto dei principi dell’ordinamento interno e comunitario ed al principio di non discriminazione ed in coerenza con gli obiettivi in materia di privatizzazione e di tutela della concorrenza e del mercato

segue Limiti al possesso azionario da parte dei privati elezione degli amministratori mediante voto di lista, con rappresentanza delle minoranze