La dinamica finanziaria

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La dinamica finanziaria L’equilibrio finanziario La dinamica finanziaria

I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere:

I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere: Risultato economico: Risultato finanziario: somma algebrica costi e ricavi flussi reddituali somma algebrica entrate ed uscite monetarie flussi di cassa. Altre configurazioni flussi di cap.le circolante

I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere: Risultato economico: Risultato finanziario: somma algebrica costi e ricavi flussi reddituali comprende poste derivanti da processi di stima e congettura somma algebrica entrate ed uscite monetarie flussi di cassa. Altre configurazioni flussi di cap.le circolante solo valori oggettivi

I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere: Risultato economico: Risultato finanziario: somma algebrica costi e ricavi flussi reddituali comprende poste derivanti da processi di stima e congettura variazione capitale netto per effetto della gestione somma algebrica entrate ed uscite monetarie flussi di cassa. Altre configurazioni flussi di cap.le circolante solo valori oggettivi variazione della cassa per effetto della gestione

I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere: Risultato economico: Risultato finanziario: somma algebrica costi e ricavi flussi reddituali comprende poste derivanti da processi di stima e congettura variazione capitale netto per effetto della gestione principio di competenza somma algebrica entrate ed uscite monetarie flussi di cassa. Altre configurazioni flussi di cap.le circolante solo valori oggettivi variazione della cassa per effetto della gestione principio di cassa

MATRICE RISULTATO ECONOMICO/ RISULTATO FINANZIARIO Soddisfacente Insoddisfacente Ricavi > Costi Ricavi < Costi Soddisfacente Entrate > Uscite Risultato FINANZIARIO Insoddisfacente Entrate < Uscite A B C D D C A B D

Esempio: STATO PATRIMONIALE AL 31/12/T1 E AL 31/12/T2 AZIENDA ARCOBALENO (dati in migliaia di Euro) ATTIVO 31/12/T1 31/12/T2 Fabbricati 4.000 5.200 Impianti e macchinari 3.800 5.700 Magazzino 3.200 5.000 Crediti v/clienti 4.500 6.650 Crediti diversi 400 300 Cassa, c/c attivi 100 50 TOTALE 16.000 22.900 PASSIVO 31/12/T1 31/12/T2 C/c bancari passivi 30 40 Debiti v/fornitori 2.500 3.500 Debiti diversi 870 550 Fondo svalutaz. Crediti 500 560 Mutui passivi 3.400 5.700 Fondo Tfr 1.000 1.600 Fondo imposte 500 750 Fondi ammortamento 3.000 3.700 Capitale sociale 2.000 2.900 Riserve 1.800 2.800 Utile netto d’esercizio 400 800 TOTALE 16.000 22.900

...Esempio: CONTO ECONOMICO ESERCIZIO T2 (dati in migliaia di Euro) RICAVI DI VENDITA 22.000 - Rimanenze iniziali -3.200 - Costi di acquisto -8.000 + Rimanenze finali +5.000 - Salari -7.450 - Quota fondo Tfr -700 - Costi industriali diversi -2.000 - Quote di ammortamento -800 - COSTO DEL VENDUTO -17.150 RISULTATO LORDO INDUSTRIALE 4.850 - Costi amministrativi e commerciali -600 - Accantonamento fondo svalutazione crediti -100 - Accantonamento fondo imposte -250 - Stipendi personale amministrat. e commerciale -900 - Quota fondo Tfr -100 REDDITO OPERATIVO 2.900 - Interessi passivi -1.500 - Minusvalenze -67 - Imposte e tasse -533 UTILE NETTO D’ESERCIZIO 800

...Esempio: Il risultato economico è soddisfacente: esercizio T1 esercizio T2 Utile netto 400 800 ROE 9,5% 12,3% ROA 12,66%

...Esempio: Il risultato economico è soddisfacente: esercizio T1 esercizio T2 Utile netto 400 800 ROE 9,5% 12,3% … ed il risultato finanziario? è peggiorata la posizione finanziaria netta Esercizio T1 Esercizio T2 Pos. fin. Netta +100-30-3.400= -3.330 +50-40-5.700= -5.690 cassa e c/c attivi - c/c passivi - debiti FINANZIARI

...Esempio: Il risultato economico è soddisfacente: esercizio T1 esercizio T2 Utile netto 400 800 ROE 9,5% 12,3% ROA 12,66% … ed il risultato finanziario? è peggiorata la posizione finanziaria netta Esercizio T1 Esercizio T2 Pos. fin. netta +100-30-3.400= -3.330 +50-40-5.700= -5.690 è preoccupante il grado di copertura degli O.F. Ebit o RO 2.900 esercizio T2 = = 1.9 Oneri finanziari 1.500

Origini della differenza tra dinamica economica e dinamica finanziaria Sfasamento temporale tra cicli tecnici, economici e finanziari Connessi alla gestione caratteristica corrente Connessi alla gestione caratteristica non corrente Presenza di entrate ed uscite che non danno origine a ricavi e costi Il risultato economico è inficiato da voci sottoposte a processo di “stima”

L’analisi della dinamica finanziaria consente di rispondere alle seguenti domande: A quanto è ammontato l’investimento aggiuntivo di capitale nell’impresa ? Quali impieghi hanno comportato l’assorbimento delle risorse monetarie? Quanto è stato raccolto all’esterno e quali sono state le fonti di finanziamento attivate? Quanto ha contribuito la gestione corrente ? Perché nonostante un utile soddisfacente sono aumentati i debiti verso le banche ?

Stato patrimoniale e conto economico consentono di rispondere ai quesiti sulla dinamica finanziaria ? STATO PATRIMONIALE: contiene informazioni finanziarie, ma di tipo statico CONTO ECONOMICO: contiene informazioni di tipo dinamico, ma relative all’aspetto reddituale, non finanziario, della gestione Occorre costruire un prospetto analogo al conto economico, che evidenzi i flussi di ordine finanziario: RENDICONTO FINANZIARIO

Area della gestione economica caratteristica corrente È opportuno suddividere i flussi di cassa in funzione dell’area gestionale da cui hanno avuto origine: Area della gestione economica caratteristica corrente Area degli investimenti e dei disinvestimenti Area delle remunerazioni finanziarie e delle operazioni accessorie Area delle accensioni e rimborsi di prestiti e dei conferimenti e rimborsi di mezzi propri

Importanza dell’analisi finanziaria (in relazione ai soggetti) Natura dei soggetti Analisti esterni Necessità di valutare la capacità di credito dell’impresa Analisti interni Monitoraggio delle risorse in condizioni di scarsità e di onerosità del capitale In chiave prospettica: - Valutazione delle condizioni di equilibrio finanziario - Stimare il fabbisogno correlato ai programmi futuri - Stimare il costo da oneri finanziari

Il profilo fiscale … la gestione fiscale non rappresenta un’area distinta dalle quattro aree individuate: 1° alternativa: attribuiamo le imposte alle aree che le hanno generate (procedimento di splitting fiscale) 2° alternativa: attribuiamo le imposte complessive alla gestione caratteristica corrente.

Esempio Si ipotizzi che il conto economico di un’azienda presenti la seguente situazione: Risultato operativo 200 - Oneri finanziari - 60 Imponibile 140 - Imposte - 56 (ipotizzata aliquota 40%) Utile netto 84 Se l’azienda non dovesse sostenere oneri finanziari: Risultato operativo 200 - Imposte - 80 Risultato netto della gestione corrente 120 80 - 56 = 24 La gestione finanziaria (sostenimento di oneri finanziari) ha comportato un risparmio fiscale pari a 24

Esempio 1° alternativa: attribuiamo le imposte alle aree che le hanno generate (procedimento di splitting fiscale): Risultato netto della gestione corrente (200 - 80) 120 - oneri finanziari netti (60 - 24) - 36 Utile netto 84 2° alternativa: attribuiamo le imposte complessive alla gestione caratteristica corrente: Risultato netto della gestione corrente (200 - 56) 144 - oneri finanziari - 60 Utile netto 84

1^ Area: La gestione economica caratteristica corrente (GCC) Il risultato della GCC è il flusso di cassa della GCC. Esso coincide con la variazione subita, nell’esercizio, dalle disponibilità liquide dell’azienda per effetto delle attività tipiche di ACQUISTO - TRASFORMAZIONE – VENDITA FCgc= Entrate correnti - Uscite correnti Entrate = Crediti iniziali + (Ricavi di vendita - Crediti finali) Entrate = Ricavi + (crediti iniziali – crediti finali) = Ricavi + Δ crediti Uscite = Deb. iniz. + (Costi gest. Corr. – Deb. Fin.) = Uscite = Costi gestione corrente + Δ debiti Se E > U: la gestione caratt. corrente è fonte di risorse mon. Se E < U: la gestione caratt. corrente è impiego di ris. mon.

Esempio

2^ Area: L’area degli investimenti e dei disinvestimenti. Comprende le acquisizioni e le dismissioni di attività patrimoniali non appartenenti al capitale circolante operativo INVESTIMENTI: generano uscite monetarie (comprensive anche di eventuali costi relativi non correnti –esempio i costi di collaudo-) DISINVESTIMENTI: generano entrate monetarie Se entrata di cassa > valore contabile non ammortizzato → Plusvalenza Entrata di cassa = Plusvalenza + valore contabile non ammortizzato Se entrata di cassa < valore contabile non ammortizzato → Minusvalenza Entrata di cassa = valore contabile non ammortizzato – minusvalenza

3^ Area: L’area delle remunerazioni finanziarie e delle gestioni accessorie: (del capitale di debito e del capitale di rischio): flussi di cassa in uscita derivanti da oneri finanziari e dividendi distribuiti flussi di cassa in entrata derivanti da proventi finanziari e dividendi percepiti GESTIONI ACCESSORIE: entrate ed uscite monetarie derivanti da attività secondarie rispetto a quella principale

4^ Area: L’area dei finanziamenti e dei rimborsi: Comprende l’accensione di nuovi prestiti a titolo di capitale di debito i nuovi conferimenti di mezzi propri ed i relativi rimborsi Non comprende le forme di finanziamento integranti il capitale circolante operativo (es. debiti verso fornitori) I finanziamenti dovrebbero essere considerati al netto dei costi straordinari sostenuti per l’accensione (es. perizie tecniche di stima necessarie per l’accensione dei mutui)

OBIETTIVO dell’analisi: Investimenti/disinvestimenti Remunerazioni finanziarie xxxx (e gestioni accessorie) yyyy CASSA cccc Gestione caratteristica corrente Finanziamenti/rimborsi aaaa bbbb IMPIEGHI FONTI Investimenti/disinvestimenti xxxx Finanziamenti/rimborsi aaaa Remunerazioni finanziarie yyyy Gestione caratter. corrente bbbb Cassa, C/C attivi cccc TOTALE IMPIEGHI zzzz TOTALE FONTI gggg

Procedimento indiretto IL RISULTATO MONETARIO DELLA GESTIONE CARATTERISTICA CORRENTE Particolarmente complesso è il calcolo del RISULTATO MONETARIO DELLA GESTIONE CARATTERISTICA CORRENTE Come determinarlo? Ci sono due possibili procedimenti: Procedimento diretto Procedimento indiretto

… Il risultato monetario della gestione … Il risultato monetario della gestione caratteristica corrente - Procedimento diretto

… Il risultato monetario della gestione … Il risultato monetario della gestione caratteristica corrente - Procedimento diretto Flusso di cassa della gestione corrente = entrate correnti - uscite correnti + Ricavi di vendita - Incremento (o + diminuzione) dei crediti correnti = Entrate correnti + Costi di acquisto + Costi monetari di produzione + Costi monetari amministrativi e commerciali legati alla gestione corrente (comprese le imposte) - Incremento (o + diminuzione) dei debiti correnti - Incremento (o + diminuzione) dei fondi compresi fra le passività correnti = Uscite correnti

I fondi compresi tra le passività correnti Tali poste sono rappresentate dai fondi rischi e dai fondi spese future CORRELATI alla gestione caratteristica corrente. Sono costi monetari perché PRIMA o POI (se correttamente calcolati) avranno manifestazione monetaria (minori entrate – fondi rischi, maggiori uscite – fondi spese). Costituiscono componenti del Flusso di cassa della GCC non l’accantonamento al fondo MA la quota del fondo che nell’esercizio è utilizzata!! RIENTRANO NON RIENTRANO Fondo svalutazione crediti Fondo oscillazione titoli Fondo svalutazione magazzino Fondo rinnovamento impianti Fondo imposte Perché di pertinenza di aree diverse da quella CARATTERISTICA CORRENTE Fondo TFR Fondi rischi Fondi spese

Esempio Utilizzo del fondo ↔ uscita monetaria = Costo per accantonamento-Δ fondo

… Il risultato monetario della gestione caratteristica corrente - Procedimento indiretto Prima di giungere al risultato finale, viene calcolato un risultato intermedio: flusso di capitale circolante prodotto dalla gestione corrente

… Il risultato monetario della gestione caratteristica corrente - Procedimento indiretto Prima di giungere al risultato finale, viene calcolato un risultato intermedio: flusso di capitale circolante prodotto dalla gestione corrente = variazione della cassa e delle poste di capitale circolante netto operativo prodotta dalle operazioni di acquisto - produzione - vendita. CCNO: Somma algebrica di attività e passività patrimoniali legate alla gestione caratteristica corrente, non necessariamente a breve termine

… RICORDATE?

Fondi estranei alla gest. Corr. - Titoli … Il risultato monetario della gestione caratteristica corrente - Procedimento indiretto CCNO ss = CCNO - Δ cassa POSTE ESTRANEE AL CCNO in senso stretto - Banche C/C passivi Fondi estranei alla gest. Corr. - Titoli Patrimonio netto - Obbligazioni Immobilizzazioni - Crediti finanziari (anche a b.t.) Disponibilità liquide (cassa e banche c/c attivi) - Debiti finanziari (anche a b.t.) POSTE INTEGRANTI IL CCNO in senso stretto - Magazzino - Crediti Commerciali - Debiti Commerciali - Crediti e debiti diversi - Debiti tributari - Ratei/risconti (di poste della g.c.) - Fondo imposte - Fondo svalutazione crediti - Fondo svalut. magazzino - Fondo TFR

… Il risultato monetario della gestione caratteristica corrente - Procedimento indiretto Come Come si quantifica il FCCgc partendo dal conto economico ?

…Come si quantifica il FCCgc partendo dal conto economico ? 2 possibili procedimenti: Procedimento analitico Procedimento sintetico

Calcolo del FCCgc - Procedimento analitico Quando un costo o un ricavo costituisce un componente del FCCgc? Quando rispetta entrambe le seguenti condizioni: - è generato dalle operazioni di acquisto-produzione-vendita - ha rilevanza finanziaria + Ricavi di vendita - Costi di acquisto - Costo monetario del venduto - Costi monetari di produzione - Costi monetari amministrativi e + Incremento (o –decremento) commerciali relativi alla gestione corrente delle scorte - Imposte = Flusso di capitale circolante della gestione corrente

Calcolo del FCCgc - Procedimento sintetico Reddito operativo + Quote di ammortamento - Imposte = Flusso di capitale circolante della gestione corrente Reddito d’esercizio netto di imposte +/- oneri e proventi finanziari +/- oneri e proventi extra gestione caratteristica + ammortamenti = Flusso di capitale circolante della gestione corrente 1 2

… segue Come Come si quantifica il FCgc partendo dal FCCgc ?

Come si quantifica il FCgc partendo dal FCCgc ? Parte del capitale generato dalle operazioni di acquisto-produzione-vendita può non tradursi immediatamente in un movimento di cassa, ma “nascere” già investito nella gestione corrente (in crediti, debiti e rimanenze). Per tradurre il flusso di circolante in flusso di cassa occorre quindi depurarlo della variazione del capitale circolante netto operativo.

…quindi 1 2 FCCgc = Δ cap.le circolante - Δ cassa + FCgc FCCgc = Δ cap.le circolante in senso stretto + FCgc FCgc = FCCgc - Δ cap.le circolante in senso stretto ovvero FCgc = FCCgc - Δ cred. correnti - Δ scorte + Δ deb. correnti Flusso di capitale circolante della gestione corrente (FCCgc) - Incremento di attività correnti + Decremento di attività correnti + Incremento di passività correnti - Decremento di passività correnti = Flusso di cassa della gestione corrente (FCgc) 2

… quindi

…segue Se FCCgc>0  Maggiore capitale autoprodotto FCCgc = autofinanziamento potenziale rappresenta il contributo della gestione corrente alla creazione di cap. circolante e di disponibilità liquide. FCCgc = autofinanziamento reale le risorse liquide generate non “nascono” già investite nella gestione corrente ma sono messe a disposizione delle altre aree.

Il flusso di cassa della gestione corrente Quale ammontare può essere considerato soddisfacente? La valutazione sulla congruità delle risorse messe a disposizione della gestione corrente dipende dalla fase del ciclo di vita in cui si trova l’azienda: Fase di sviluppo Fase di maturità e declino

La redazione del rendiconto finanziario La gestione corrente rappresenta solo 1 delle 4 aree che generano (assorbono) flussi; occorre integrare il FCGC con i risultati delle altre aree Si deve considerare che alcune variazioni patrimoniali non hanno significato finanziario Occorre elaborare un modello di rendiconto finanziario che consideri i due punti precedenti.

Prospetto delle variazioni patrimoniali grezze Preliminare alla redazione del Rendiconto finanziario è la redazione del c.d. prospetto delle variazioni patrimoniali grezze, ottenuto dal confronto di due SP successivi. Comprende SOLO variazioni puramente contabili, non caratterizzate da significato finanziario (es. la rivalutazione dei fabbricati o la variazione dei fondi ammortamento). Non compaiono, in modo esplicito, flussi finanziari importanti, quali: FCgc, pagamento interessi e dividendi.

Prospetto delle variazioni patrimoniali grezze Sono indicati in modo compensativo gli investimenti ed i disinvestimenti effettuati, i mutui contratti e rimborsati, gli aumenti e le riduzioni di CS (non a pagamento). Le voci che lo compongono sono: IMPIEGHI FONTI Aumento ATTIVITA’ Aumento di PASSIVITA’ e PATRIMONIO NETTO Riduzione di PASSIVITA’ e PATRIMONIO NETTO Riduzione di ATTIVITA’

La redazione del rendiconto finanziario: un modello di rappresentazione +/- Flusso di cassa della gestione corrente +/- Investimenti/disinvestimenti = +/- Flusso di cassa della gestione operativa +/- Oneri e proventi finanziari - Dividendi distribuiti - Rimborso prestiti +/- Gestioni accessorie = FABBISOGNO FINANZIARIO ESTERNO / SURPLUS FINANZIARIO + Versamenti mezzi propri + Debiti v/finanziatori +/- Cassa, C/c attivi = TOTALE FONTI DI COPERTURA ESTERNA

La redazione del r.f.: un altro modello di rappresentazione – il prospetto dei free cash flow +/- Flusso di cassa della gestione corrente - Impegni netti non discrezionali - Rimborso prestiti in essere - Pagamento oneri finanziari - Investimenti di rinnovo + Disinvestimenti preventivati + Proventi finanziari certi +/- Flussi da altre operazioni non discrezionali = FREE CASH FLOW o AUTOFINANZIAMENTO REALE - Investimenti discrezionali netti - Investimenti discrezionali + Disinvestimenti discrezionali + Operazioni finanziarie discrezionali + Nuovi finanziamenti esterni + Dividendi da ricevere - Dividendi da distribuire +/- Flussi da altre operazioni discrezionali = Flusso di cassa totale