Il Grande Male: il genocidio degli Armeni Parte 2

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Il Grande Male: il genocidio degli Armeni Parte 2 «Metz Yeghern» Il Grande Male: il genocidio degli Armeni Parte 2

Impero turco-ottomano, 1878 Congresso e trattato di Berlino Le potenze europee decidono le forme di autonomia degli stati balcanici, ma si oppongono alla smembramento dell’impero turco «Ingerenza umanitaria» della Russia riguardo gli Armeni: viene inserita una clausola per esercitare un diritto di protezione in quanto cristiani Nasce il «panturanismo» Ismail Gasprinskij (1851-1914): intellettuale turco-crimeo, proclama «l’unità di lingua, pensiero e azione» di tutti i turchi nel mondo. Lo seguirono romanzieri, pubblicisti e storici che edificarono l’idea di Turan, terra d’origine della razza turca

Panturanismo e nazionalismo turco I «Giovani Turchi»: Partito politico attivo in Turchia prima del 1870, volto ad attuare nel paese vaste riforme e a contrastare il predominio delle potenze europee nella vita politico- economica turca. Guidato da giovani ufficiali, il partito diede vita al comitato Unione e Progresso (Ittiḥād we Taraqqī) che il 22 luglio 1908 insorse e impose il ritorno alla Costituzione del 1876. Il sultano ‛Abd ul-Ḥamīd, cercò di attuare una controrivoluzione, ma i G.T. ebbero il sopravvento (aprile 1909), il sultano fu deposto e fu chiamato a succedergli il fratello, Mehmet V (1844-1918) Il rapporto tra il «panturanismo» e il movimento dei «Giovani turchi» è complesso: Più vicino al panturanismo è Enver Pascià (Istambul 1881 - Čeken, Tagichistan, 1922), che all'entrata in guerra della Turchia a fianco degli Imperi Centrali, divenne generale e ministro della Guerra. Di orientamento più nazionalistico è la corrente alla quale aderisce il futuro leader della Turchia moderna, Mustafà Kemal (Salonicco 1881-Istambul 1938)

Dalla Guerra mondiale alla «Guerra nazionale» 2 agosto 1914: accordo segreto con la Germania 29 ottobre 1914: Attacco turco alla Russia - 2-3 novembre: le forze dell’Intesa dichiarano guerra alla Turchia Dicembre 1914-gennaio 1915 battaglia di Sarikamish: vittoria russa sul fronte medio-orientale Aprile 1915-gennaio 1916: campagna di Gallipoli, fallisce il piano di sbarco delle forze dell’Intesa 1916: rivolta araba 1917 offensiva inglese dall’Egitto Ottobre 1918: il governo turco chiede l’armistizio

Il fronte caucasico e la battaglia di Sarikamish (dicembre 1914 – gennaio 1915)

Alcuni giudizi: «Senza alcun dubbio il popolino turco e curdo immolò gli armeni per far piacere al Dio di Maometto, spinto da zelo religioso; ma gli uomini che concepirono il crimine avevano tutt’altro scopo, essendo tutti atei, non rispettando né il maomettanesimo, né il cristianesimo, la loro unica ragione fu una questione politica di Stato, premeditata e spietata» Henry Morgenthau, The murder of a nation «Nel nostro XX secolo ci massacriamo reciprocamente per servire dei miti» David Bereznak, Franc-Maçonnerie et romanticisme «La trasformazione della guerra classica, con la sua tradizionale ridistribuzione delle carte a seconda del cambiamento dei rapporti di forza, in una guerra ideologica, può essere interpretata come un ritorno alle guerre di religione di un tempo […] mi è stato possibile constatare quanto i popoli civilizzati possano essere trasformati in crociati manichei grazie ad una energica propaganda» François Fejtö, Requiem per un impero defunto

Alcuni testimoni degli eventi Henry Morgenthau: ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Impero ottomano nel 1913, nel suo libro di memorie Ambassador Morghentau’s Story dedica un capitolo al genocidio armeno (The murder of a nation) Armin Theophil Wegner: ufficiale tedesco della sanità, scatta clandestinamente 80 fato che rappresentano le uniche testimonianze fotografiche della deportazione e del genocidio Franz Werfel, I quaranta giorni del Mussa-Dagh, 1933 Arcivescovo Angelo M. Dolci, delegato apostolico a Costantinopoli (l’iniziativa diplomatica vaticana è stata ricostruita dal libro dello storico tedesco Michael Hesemann che ha compiuto ricerche presso l’Archivio segreto vaticano, esaminando oltre 3.000 pagine di documenti fino ad allora inediti. Frutto di questo lavoro è il libro Voelkermord an Armenien, (Il genocidio armeno, Monaco, 2015).

La fondazione della Repubblica turca: Il rifiuto del Trattato di Sèvres e la guerra di liberazione

L’occupazione delle forze alleate

La Repubblica turca 1923

Repubblica turca 1923-1945 1923-38: Mustafa Kemal è Presidente della Repubblica Il Partito Popolare Repubblicano (Cumhuriyet Halk Partisi, CHP) è il partito unico Riforme fondamentali: abolizione del Califfato, separazione Chiesa- Stato (1928), riforma dell’insegnamento, suffragio femminile (1934) Repressione dei Curdi (1925-30) Politica estera: trattato di non aggressione con l’URSS (1925), avvicinamento alle potenze occidentali negli anni Trenta. 1937: patto di Saadabad (Turchia, Iran, Afghanistan, Iraq) Neutrale durante la II guerra mondiale, firma un patto di cooperazione con la Germania nel 1914, sospeso nel 1944