TERZA TAPPA CATANIA
ll Parco dell'Etna è un'area naturale protetta della regione siciliana , istituita nel 1987. Lo scopo del Parco è quello di tutelare il patrimonio boschivo e la conservazione e lo sviluppo delle specie floreali e faunistiche specifiche dei luoghi e di regolamentare e coordinare lo sviluppo di quelle attività turistiche che possano dare fruibilità ai luoghi e benessere alle popolazioni insediate nell'ambito territoriale. IL PARCO DELL’ETNA
SENTIERO NATURA MONTI SARTORIUS Questo sentiero, tra i più suggestivi e frequentati del territorio del Parco, è localizzato nel versante nord est dell'Etna. Il grande interesse geologico è invece rappresentato dalla imponente colata lavica del 1865, che ha dato origine ai Monti Sartorius (in onore e a memoria dello studioso Sartorius von Walterhausen, che fu tra i primi a riportare cartograficamente le più importanti eruzioni dell'Etna), caratterizzati dal tipico allineamento "a bottoniera" dei conetti eruttivi. La maestosa colata di estende per circa otto chilometri quadrati, con uno spessore medio delle lave di oltre 12 m; la morfologia superficiale è molto accidentata per la presenza di lave e blocchi scoriacei a spigoli vivi su cui sarà bene, camminando, prestare particolare attenzione.
IL TEATRO ROMANO Il teatro romano di Catania è situato nel centro storico della città etnea, tra piazza S. Francesco, via Vittorio Emanuele, via Timeo e via Teatro greco. Il suo aspetto attuale risale al II secolo ed è stato messo in luce a partire dalla fine del XIX secolo.
l’odèon L'Odéon di Catania è situato nel centro storico della città etnea, vicino al Teatro Romano. La costruzione semicircolare aveva una capacità di circa 1500 spettatori. Oltre che per spettacoli musicali e di danza è probabile che fosse utilizzato per le prove degli spettacoli che si tenevano nel vicino teatro.
Anfiteatro
Le terme Le terme di Acireale sono state fondate nel 1873 nella città di Acireale. Secondo la tradizione già gli antichi Greci avevano edificato delle terme denominate forse Xiphonie, che poi vennero ampliate dai Romani (al riguardo si trovano cenni sia nel de Aetna di Cornelio Severo che nel Giardino di Esculapio di Filippo da Tessalonica). Lo sfruttamento proseguì con i Bizantini e sino all'invasione araba. Gli edifici vennero probabilmente abbandonati dopo il terremoto del 1169. I resti del complesso oggi sono visitabili nell'area archeologica di Santa Venera al Pozzo. Grazie alle terme Acireale divenne un centro termale di una certa notorietà e ospitò alcuni importanti personaggi quali Richard Wagner e famiglia (1882), Ernesto Renan, il re Umberto I e la regina Margherita (1881), il granduca ereditario di Baden e l'insigne medico Antonio Cardarelli.
La cattedrale di S.Agata La cattedrale metropolitana di Sant'Agata è il principale luogo di culto cattolico di Catania,, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana e sede parrocchiale. La cattedrale è dedicata alla vergine e martire Sant'Agata, patrona della città di Catania ed è situata nel centro storico della città nel lato sud-est di piazza del Duomo, nel quartiere Duomo di Catania o Terme Achilliane - Piano di San Filippo. Nel luglio del 1926 papa Pio XI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
La fontana dell’Elefante La fontana dell'Elefante è stata realizzata da Vaccarini nell'ambito della ricostruzione della città etnea dopo il terremoto dell'11 gennaio 1693. In modo acritico è stato ribadito che l'architetto palermitano si ispirò all'Obelisco della Minerva di Gian Lorenzo Bernini. Il basamento è formato da un piedistallo di marmo bianco situato al centro di una vasca, anch'essa in marmo, in cui cadono dei getti d'acqua che fuoriescono dal basamento. Sul basamento due sculture riproducono i due fiumi di Catania, il Simeto e l'Amenano. Al di sopra si trova la statua dell'elefante, rivolto con la proboscide verso la cattedrale di Sant'Agata. Questa statua di epoca incerta era originariamente ricavata da un unico blocco di pietra lavica, ma a seguito del sisma del 1693 si frantumarono le zampe posteriori, restaurate dallo stesso Vaccarini in vista della sua collocazione nella piazza. Durante il restauro l'architetto aggiunse i bianchi occhi e le zanne in pietra calcarea. Ai lati dell'elefante cade una gualdrappa marmorea sulla quale sono incisi gli stemmi di sant'Agata, patrona di Catania. Sulla schiena dell'animale si trova un obelisco egittizzante], alto 3,66 metri, in granito, ipoteticamente di Syene; non ha geroglifici, ma è decorato da figure di stile egizio che non costituiscono una scrittura geroglifica di senso compiuto. Di cronologia incerta, forse era una delle due mete dell'antico circo romano di Catania, l'altro, più frammentario, si trova invece nel cortile del Castello Ursino. Sulla parte sommitale dell'obelisco sono stati montati un globo, e infine una croce.
CASTELLO URSINO Il castello Ursino di Catania fu costruito da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Il maniero ebbe una certa visibilità nel corso dei Vespri siciliani, come sede del parlamento e, in seguito, residenza dei sovrani aragonesi fra cui Federico III. Oggi è sede del Museo civico della città etnea, formato principalmente dalle raccolte Biscari e dei Benedettini. Il castello Ursino fu voluto da Federico II di Svevia e fu costruito fra il 1239 ed il 1250. L'imperatore aveva pensato il maniero all'interno di un più complesso sistema difensivo costiero della Sicilia orientale (fra gli altri anche il castello Maniace di Siracusa e quello di Augusta sono riconducibili allo stesso progetto) e come simbolo dell'autorità e del potere imperiale svevo in una città spesso ostile e ribelle a Federico. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati all'architetto militare Riccardo da Lentini.
REALIZZATO DA: Aprea Natalia, Cacace Luigi, Ercolano Gennaro, Ercolano Giorgia, Terminiello Samuele.