Narratologia: storia e discorso La struttura narrativa nel romanzo e nel film
Storia e discorso STORIA: DISCORSO: ciò che viene narrato (eventi, personaggi, ambiente) = livello del contenuto o del significato DISCORSO: come viene narrato (i mezzi espressivi utilizzati per narrare la storia: parole, immagini, ecc.) = livello dell’ espressione o del significante
Comunicazione narrativa
Autore implicito 1 L’Autore implicito (AI) è una funzione di produzione del testo (DISCORSO/STORIA). In un romanzo è la “voce” impersonale che produce il discorso. In un film è soprattutto lo “sguardo” della macchina da presa (mdp) che “mostra” la concatenazione strutturata di ambienti, personaggi, eventi; ma anche la voce (come in un romanzo), tutti i suoni e rumori d’ambiente, nonché la musica (spesso importante).
Autore implicito 2 L’AI può svolgere direttamente anche la funzione di Narratore esterno alla vicenda narrata (narratore eterodiegetico) e non conferirla ad alcun personaggio interno alla storia. In tal caso si possono verificare tre possibilità : Onniscienza (focalizzazione zero) Oggettività (focalizzazione esterna) Focalizzazione interna
Autore implicito 3 : Onniscienza L’AI «conosce» tutta la storia. Su di essa ha un punto di vista assoluto. Possiede anche una totale possibilità di movimento nello spazio/tempo. Opera nessi tra gli eventi, fornisce spiegazioni, commenta i fatti e giudica i personaggi e le loro azioni, comunica non solo ciò che i personaggi dicono ma anche quel che pensano (entra nella loro mente). Tutti i personaggi conoscono della vicenda meno dell’AI.
Autore implicito 4 : Oggettività L’AI assume un punto di vista esterno alla storia. Dice o mostra molto meno di quanto sappia uno qualsiasi dei personaggi, agisce come una sorta di «spettatore» degli eventi: non opera nessi e collegamenti, non fornisce spiegazioni, non formula giudizi, non commenta, riduce le descrizioni al minimo.
Autore implicito 5 : Focalizzazione L’AI assume un punto di vista interno, o soggettivo; dice o mostra soltanto quel che sa, pensa o vede uno qualsiasi dei personaggi interni alla vicenda. In tal modo opera una restrizione di campo e limita le informazioni fornite al DI. Si verificano tre possibilità: Focalizzazione fissa Focalizzazione variabile Focalizzazione multipla
Autore implicito 6 : Focalizzazione Focalizzazione fissa: quando il personaggio focale (Osservatore) è unico per tutto il film o romanzo; Focalizzazione variabile: quando gli Osservatori sono più d’uno e si danno il cambio nel corso della vicenda; Focalizzazione multipla: quando gli Osservatori sono più d’uno e i loro punti di vista soggettivi si applicano alla stessa porzione della storia.
Destinatario implicito 1 Il Destinatario implicito (DI) del discorso (Lettore implicito di un romanzo, Spettatore implicito di un film) è una funzione semiotica destinata a ricevere e decodificare la catena di significanti e significati che l’Autore implicito produce e trasmette. Si identifica con le conoscenze necessarie (per il Destinatario empirico, lettore o spettatore) a comprendere pienamente il testo (romanzo o film).
Destinatario implicito 2 A ben vedere, in un romanzo o in un film il DI «sa» molto di più di quel che l’AI dice o mostra, perché intuisce o immagina eventi, situazioni, intenzioni e azioni che non sono state dette né mostrate. Ciò vale soprattutto nel caso di narrazioni non onniscienti, in cui l’AI non dice e non mostra tutto quel che «sa», ma il DI deve ugualmente intuire, dedurre, inferire, immaginare, ecc. (e così dovrebbe poter fare anche lo Spettatore empirico).
Destinatario implicito 3: esempio Ad esempio, quando in un film il regista utilizza la tecnica del Fuori Campo, non mostrando ciò che accade ai personaggi, l’AI non trasmette informazioni, ma il DI deve ugualmente sapere ciò che accade.
Destinatario implicito 4 In ogni caso, il testo, per funzionare, presuppone le conoscenze del DI (la sua «enciclopedia», formata dalla lettura di altri romanzi, dalla visione di altri film, dalle esperienze di vita, ecc.). Determinate strategie narrative, come la suspense e la sorpresa, Funzionano (o no) proprio sulla base di queste conoscenze di cui il DI comunque dispone, anche se l’AI non gliele ha fornite
Narratore 1 Nel caso in cui un personaggio il protagonista stesso, oppure uno qualsiasi dei personaggi svolga il ruolo del NARRATORE (narratore interno o omodiegetico) di tutta la storia o di una parte di essa (in un romanzo o in un film possono esserci più narratori) spesso esso è anche l’Osservatore, in quanto racconta (e commenta) dal proprio punto di vista (focalizzazione interna).
Narratore 2 Nei film la situazione è più complessa rispetto ai romanzi. Infatti, ci sono due possibilità: PRIMO CASO la “voce” narrante è interna e omodiegetica, cioè appartiene ad un personaggio, ma lo “sguardo” è esterno ed eterodiegetico SECONDO CASO la mdp mostra ciò che la voce racconta, lo “sguardo” non è dell’AI ma del personaggio (possibilità di un Narratore inattendibile)
Narratore 3 Il NARRATORE omodiegetico può essere Onnisciente se rievoca vicende passate sulle quali ha acquisito in seguito informazioni che all’epoca dei fatti non possedeva Oggettivo (raramente) Più spesso in Focalizzazione interna perciò esso è anche l’Osservatore, in quanto racconta (e commenta) dal proprio punto di vista essendo un personaggio coinvolto negli eventi
Narratario 1 Spesso il NARRATARIO si identifica con il DI ma in alcuni casi è un personaggio cui il Narratore racconta tutta la vicenda o parte di essa possono anche esservi più narratori e più narratari
Narratario 2 Il NARRATARIO può essere destinatario di informazioni incomplete, soggettive, filtrate dal punto di vista soggettivo del Narratore, o addirittura false, quando il Narratore è inattendibile Qualora ciò accada, lo stesso DI può venir tratto in inganno (e con lui anche lo Spettatore empirico).
Narratore inattendibile
Fonte Seymour Chatman, Storia e discorso. La struttura narrativa nel romanzo e nel film, Milano, Il Saggiatore, 2010 (prima edizione italiana: Parma, Pratiche, 1978)