La gestione del patrimonio agro-forestale nella prevenzione del dissesto idrogeologico STEFANO DE MARCO CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DEI DOTTORI.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
GLI INCENDI E IL DISBOSCAMENTO COME CAUSA DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO
Advertisements

ECOLOGIA E PEDOLOGIA I caratteri delle realtà ambientali
Il contributo alle sfide ambientali dell’UE. SUPERFICIE TOTALE CIRCA 4,5 MIL. KMq 77% DEL TERRITORIO DELL’’UE E’ RURALE di cui 47% terreni agricoli e.
Progetto strategico n.III Renerfor Conferenza finale Aosta – 9 maggio 2013 Linee guida per la realizzazione di derivazioni di acqua pubblica a scopo idroelettrico.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE. Sostenibilità: la parola sostenibilità può intendere un progetto, un prodotto, una politica locale o una strategia nazionale.
Implementazione di un modello di valutazione multi-obiettivo dei progetti di difesa idraulica e idrogeologica Proposta operativa e attività di prima fase.
PROGETTO "APRITI SESAMO"- Nuove forme di cooperazione per la Sovranità Alimentare"-Accesso e conservazione delle sementi biologiche autoctone Dott. For.
PROGETTO DIFESA ATTIVA DELL’APPENNINO PARMENSE Stato di avanzamento Ottobre 2003.
ENERGIA IDROELETTRICA Centrale a serbatoi o Centrale Fluviale Centrale a marea Centrale di Generazione e Pompaggio Vantaggi Svantaggi.
Progetto strategico n.III Renerfor Conferenza finale Aosta – 9 maggio 2013 Derivazioni a scopo idroelettrico e conseguenti problematiche di tipo ambientale.
D. LGS 81/08 Si applica a tutti i settori produttivi, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. 1.
Il Geoportale per la protezione civile Nuovi servizi per il territorio Architetto Angelo Gotti Green House – Zogno – 16 settembre 2016.
La tutela del patrimonio
Programmazione verso l’Accordo di Partenariato
l’evoluzione del pensiero sul rapporto società-ambiente determinismo ambientale possibilismo probabilismo volontarismo pianificazione territoriale.
XVI CONGRESSO NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI
"Valutazione della necromassa in piantagioni di Pinus nigra"
CLASSE 1 D Mattioni Gabriele, Pirani Lorenzo e Taboubi Mohamed Alì.
RIGENERIAMO IL TERRITORIO:
L’agroecologia e l’agricoltura del futuro
“Il ruolo delle Biotecnologie nella tutela ambientale”
LA SPEZIA LA SMART CITY ALLA SFIDA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali Enrico Avanzi
MINISTERO DELL’AMBIENTE
ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA
Formazione Professionale Permanente
PROGETTO CAMPUS CAMPANIA
TRACCIABILITA’ E SANZIONI
Convegno Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile
28° Forum di medicina vegetale
Delibera di Consiglio d’Ambito n°12/2016
GESTIRE IL BOSCO: UNA RESPONSABILITA’ SOCIALE
DISSESTO IDROGEOLOGICO
Gal Basso Monferrato Astigiano
Gal « Riviera dei Fiori» strategia di sviluppo locale 2014 – 2020
Coltivazione di funghi non micorrizici
Lo Scenario progettuale per la Fattoria Medicea di Cascine di Tavola
Il progetto SelPiBioLife
Direzione centrale ambiente ed energia
BENI PAESAGGISTICI.
La tipologia si avvale dei seguenti interventi:
Gruppo nazionale difesa integrata (GDI)
L.r. n. 4 del 15 marzo 2016 “ Revisione della normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.
Assestamento forestale
Politiche di Sviluppo Rurale 2014/2020: stato di attuazione e prospettive Luigi Servadei – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali/DISR.
Quale è il significato di Nutraceutica?
Prelievo di acqua per energia idroelettrica sul fiume Serio
CONFINI NATURALI CATENE MONTUOSE => in realtà unicum culturale (Tirolo) / Cile e Argentina FIUMI: - se navigabili => confine segue linea massima profondità.
Le scelte distintive per l’avvio del PSR Puglia
Firenze, mercoledì 25 maggio 2011
INCENDI BOSCHIVI E GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE
VALORIZZAZIONE, GESTIONE E TUTELA DELL’AMBIENTE (TAVOLO B)
Domenica 18 Settembre – Regione Marche (FM, Valdaso)
Rete di monitoraggio idropluviometrica: verifica e taratura*
Progetto “Nodi e Snodi”
Quali novità con il nuovo Testo Unico Forestale?
DISCUSSIONE DIBATTITO
Sulla Terra l’acqua è in continuo movimento, dagli oceani all’aria, dall’aria al suolo e di qui ai fiumi e di nuovo agli oceani. Questo incessante riciclaggio.
Lezioni di diritto dell’ambiente (Parte speciale)
4. INQUADRAMENTO AUTORIZZATIVO
Sicurezza e Salute sul Lavoro
Le giornate mondiali La giornata mondiale dell’acqua
Esperto tecnico impiantista: Direzione Territoriale
I SOGGETTI DEL DIRITTO: LE ORGANIZZAZIONI COLLETTIVE
IDRONOMIA E INGEGNERIA NATURALISTICA
Il mondo dei dati nella gestione faunistico-venatoria Alcuni esempi
Rilevanza internazionale del progetto
RUOLO E COMPETENZE DELLE AUTORITA’ DI BACINO
SERVIZIO DI VIGILANZA ITTICA AMBIENTALE FIPSAS
Transcript della presentazione:

La gestione del patrimonio agro-forestale nella prevenzione del dissesto idrogeologico STEFANO DE MARCO CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI FEDERAZIONE DEGLI ORDINI PROVINCIALI DELLA CALABRIA

“MULTIFUNZIONALITÀ DEL BOSCO” Protettiva (Difesa idrogeologica) Turistico-ricreativa Storico - culturale “MULTIFUNZIONALITÀ DEL BOSCO” Produttiva Ecologica-ambientale Paesaggistica La gestione del patrimonio agro-forestale nella prevenzione del dissesto idrogeologico STEFANO DE MARCO CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI FEDERAZIONE DEGLI ORDINI PROVINCIALI DELLA CALABRIA

FEDERAZIONE DEGLI ORDINI PROVINCIALI DELLA CALABRIA LE FUNZIONI DEL BOSCO GEOPEDOLOGICA - Antierosiva Suolo e substrato - Stabilizzante PROTETTIVA (diretta e indiretta) IDROLOGICA - Ciclo delle acque (regimazione, depurazione, antivalanghiva) ECOLOGICA IGIENICA - Ciclo delle componenti gassose (CO2, O2, ecc…) - Ciclo delle componenti non gassose (polveri) CLIMATICA - Influenza sui regimi udo-nivometrici, termici, idrometrici, eolici NATURALISTICA - Serbatoio di scambio per il ciclo dei materiali - Influenza sulle comunità animali e vegetali, sul paesaggio, sulla biodiversità ESTETICO-RICREATIVA ESCURSIONISTICA SOCIALE SCIENTIFICA STORICO -CULTURALE ordinaria estensiva PRIMARIA specializzata intensiva PRODUTTIVA paralegnosa (resina, sughera, radica, ecc…) SECONDARIA alimentare (funghi, frutti, ecc…) indiretta (apicoltura, zootecnia, caccia, ecc…) La gestione del patrimonio agro-forestale nella prevenzione del dissesto idrogeologico STEFANO DE MARCO CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI FEDERAZIONE DEGLI ORDINI PROVINCIALI DELLA CALABRIA

La gestione sostenibile del patrimonio agro-forestale consente di superare il contrasto tra: coloro che considerano il bosco come un bene indisponibile e la natura un idolo da proteggere a tutti i costi e al di là di ogni altra considerazione e coloro che ritengono il bosco un bene totalmente disponibile, sottoposto esclusivamente alle leggi di mercato. Il bosco è oggi considerato un sistema biologico complesso al quale si applicano nuove metodologie di selvicoltura che privilegiano l’attività che l’uomo svolge come componente essenziale dell’ecosistema, ma pur sempre e comunque nel rispetto e in favore della funzionalità del sistema bosco (Ciancio e Nocentini, 1996).

GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE ELIMINARE O NO LA VEGETAZIONE DELLE GOLENE? Il D.Lgs 152/99 prescrive la TUTELA DELLA FASCIA RIPARIA, che aumenta la scabrezza e quindi il rallentamento delle acque che durante una piena occupano anche le golene tagli necessari ad assicurare l’efficienza delle opere e della funzionalità idraulica taglio selettivo di vegetazione ripariale presente sulle sponde o sulle isole fluviali 1- all’interno dell’alveo incisO o nelle fasce a rischio del PAI: A) tagli colturali della vegetazione arborea REALMENTE pericoloSA per l’ostruzione della sezione idraulica o particolarmente esposta alla fluitazione in caso di piena Mantenere le associazioni vegetali in condizioni giovanili B) SOLO PER gravi motivi di sicurezza idraulica, i popolamenti possono essere gestiti a ceduo senza matricine (taglio raso ) 2- al di fuori dell’alveo inciso : tagli colturali che rilascino almeno il 20 per cento di copertura residua 3- oltre i 10 metri dal ciglio di sponda: si applicano le norme generali valevoli per tutti i boschi MA in ogni caso in corrispondenza dei centri abitati oltre al dovuto controllo della vegetazione a valle occorre una intensificazione BOSCHIVA a monte per laminare le piene e immagazzinarle nelle aree inondabili

Eventuali imprecisioni cartografiche L’Autorità di Bacino della Regione Calabria, in vista dell’aggiornamento del PAI 2016, il 14 ottobre scorso ha ufficialmente chiesto la collaborazione di tutti gli Ordini Professionali al fine di fornire ogni segnalazione utile riguardo: Eventuali situazioni di dissesto e/o criticità non segnalate nell’ambito del progetto PAI 2016 Eventuali imprecisioni cartografiche Eventuali incongruenze presenti nel nuovo reticolo idrografico Dovendosi intendere tale coinvolgimento utile per ogni tipo di pianificazione SIAMO TUTTI COINVOLTI, e obbligati , deontologicamente e come da norma, a COLLABORARE in quanto tutti PROFESSIONISTI AL SERVIZIO DELLA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO, ovverossia della nostra stessa SOPRAVVIVENZA

A VOLTE ANCHE UN PICCOLO DETTAGLIO PUÒ SALVARE MOLTE VITE