Calvinismo
Il termine calvinismo Depravità umana Elezione incondizionata Il termine calvinismo fu originariamente introdotto dai luterani per designare quella forma di protestantesimo collegata all’opera di Giovanni Calvino (1509-1564). Come rappresentante della seconda generazione dei Riformatori contribuì a conferire al pensiero della Riforma una struttura più robusta ed articolata. Sinonimo di “calvinista” o “calviniano” è il termine “riformato”, con il quale vennero ad essere identificati coloro che accettavano i cinque punti della dottrina della grazia così formulati al Sinodo di Dordrecht (1618-1619), e cioè: Depravità umana Elezione incondizionata Espiazione definita Grazia irresistibile Perseveranza dei santi
Espansione del calvinismo Il calvinismo si diffuse rapidamente nella Svizzera; nella Francia dove, nonostante molte persecuzioni, ha resistito fino ad oggi; nei Paesi Bassi, dove stimolò molte iniziative; in Inghilterra, dove i puritani calvinisti riuscirono sotto Cromwell (1649-1659) ad avere il predominio; nella Scozia dove, attraverso John Knox, ebbero un durevole impatto; in Ungheria e in seguito, negli Stati Uniti, Canada, Corea e molti altri paesi.
Assoluta autorità della Scrittura Aspetti prevalenti Assoluta autorità della Scrittura Sovranità di Dio Gratuità della grazia
Assoluta autorità della Scrittura Avendo come Autore Dio, la Bibbia è la Parola di Dio e ha il diritto di dire la parola definitiva ed esigere totale ubbidienza. Essa è la rivelazione di Dio all’uomo e come tale possiede autorità. Armonia Chiarezza Sufficienza Necessità Testimonianza dello Spirito Santo
Sovranità di Dio Giudizio Redenzione Creazione Il calvinismo sottolinea che Dio è l’Eterno sovrano che regna. Nella sua libertà e onnipotenza ha creato, sostiene e governa tutta la realtà. Non c’è nulla che possa esistere al di fuori della sua decisione di creare e nulla pertanto può capovolgere i suoi piani. Dio non esercita infatti solo un’influenza generica sulla realtà, ma la dirige nel modo più ampio (Daniele 4:34-35). L’etica riformata sottolinea fortemente il fatto che l’uomo è chiamato ad ubbidire al suo Signore ovunque. In casa, nel lavoro, nell’insegnamento, nella politica, nell’arte e nella scienza, egli deve manifestare le implicazioni dell’insegnamento biblico e dare quindi a Dio la gloria che Gli è dovuta. In effetti lo scopo ultimo della vita umana non è tanto la soddisfazione delle aspirazioni umane o la propria felicità, ma piuttosto la gloria di Dio. Creazione Redenzione Giudizio
Gratuità della grazia L’uomo non si salva da solo, ma è salvato da Dio per sua libera iniziativa. Gesù non è venuto ad aiutare l’uomo a salvarsi, ma è venuto a salvare dei peccatori morti nei loro falli e nei loro peccati. Lo Spirito Santo applica l’opera di Cristo, compiuta una volta per tutte nella pienezza dei tempi, all’uomo e lo rende capace di perseverarvi fino alla fine. La dignità che deriva dall’opera della grazia costituisce un seme capace di trasformare il credente e conferisce alla sua attività una forte passione conquistatrice.
Il calvinismo è: Bibliocentrico Quanto al metodo Teocentrico Quanto alla visione Cristocentrico Quanto al messaggio
Predicazione Il credere nell’autorità della Scrittura, nella sovranità di Dio e nella gratuità della grazia, conferì alla predicazione un’autorità ed un’importanza notevolissime e contribuirono a fare della predicazione la chiave di volta dell’azione riformata.
Conclusioni In un certo senso si può dire che il calvinismo costituisce la Riforma nel senso più radicale ed ampio del termine. Più radicale per la sua fede nella sovranità e nella completa efficacia della grazia divina; più ampia, perché prende in considerazione la salvezza personale ed eterna degli uomini, ma anche la salvezza temporale della cultura e della società e l’idea del regno di Cristo estesa a tutti i campi del pensiero e dell’esistenza. Malgrado la corruzione causata dal peccato, nessun dominio della creazione dev’essere sottratto a Dio. Per la grazia di Gesù Cristo, ogni sfera dell’esistenza può essere riformata alla gloria di Dio. Il calvinismo possiede dunque un carattere universale. Non si deve fuggire nel mondo della contemplazione, ma bisogna impegnarsi con passione in tutti i campi della realtà. Dominato dalla visione di Dio e dalla passione per la Sua gloria, il pensiero calvinista s’è dunque occupato delle varie sfere della realtà per portarvi il contributo di una riflessione e di un’azione che si vogliono totalmente dipendenti dalla legge di Dio.