Il FSE e l’innovazione nella Pubblica Amministrazione

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Transcript della presentazione:

Il FSE e l’innovazione nella Pubblica Amministrazione Bolzano- 25 marzo 2010 Programmazione 2000-2006 L’Asse D2 “Adeguamento delle competenze della Pubblica Amministrazione” Aldo Gandiglio – ISAE – Università RomaTre

Il framework delle politiche: gli anni 2000, una sfida di alto profilo, che coinvolge a “cascata” tutti i livelli di governo. Processo di Lisbona (Economia della conoscenza)– Strategia Europea dell’Occupazione – QCS Ob.3 – PON Azioni di sistema – POR FSE Metodo di coordinamento aperto, che spinge a comportamenti virtuosi, induce ad una tensione verso i risultati, innesca una circolarità tra programmazione, attuazione, monitoraggio, valutazione, ridefinizione di obiettivi programmatici. Obbliga a ripensare le modalità con cui si struttura l’intervento pubblico nell’economia e nel sociale, richiede sempre più un approccio integrato delle policy che rimanda a problemi di governance e di government: i livelli di governo (sussidiarietà verticale), le competenze tra i diversi assessorati, il rapporto pubblico/privato (sussidierà orizzontale)

Efficienza interna – efficienza nei rapporti vs l’esterno Assumono centralità - la modernizzazione amministrativa e il rafforzamento delle capacità interne alla P.A. - l’attivazione di un contesto territoriale caratterizzato da elevato capitale sociale Un periodo caratterizzato dalla pervasività delle tecnologie dell’informazione: tecnologie “abilitanti” progetti di riforma organizzativa nella P.A., che pongono al centro l’utente (cittadino, famiglia, impresa) Viene massimizzata: Efficienza interna – efficienza nei rapporti vs l’esterno Efficienza nell’erogazione dei servizi Efficacia nel raggiungimento degli obiettivi delle politiche 3

Misura A1 dell’Asse A “Organizzazione dei nuovi servizi per l’impiego” Gli obiettivi da perseguire - sostenere continuità nella qualità dei servizi offerti e migliorane la riconoscibilità e l’acceso da parte dei potenziali fruitori; - rafforzare la collaborazione dei servizi per l’impiego con gli altri soggetti impegnati sul territorio nella promozione ed attuazione di politiche attive per il lavoro; - valorizzare le relazioni fra le diverse basi informative operanti sul territorio nella finalità di sviluppare una gestione individuale degli interventi per il lavoro. (circa 4,5 milioni di euro, con 18 progetti) Misura D2 dell’Asse D sviluppare politiche di valorizzazione del capitale umano delle organizzazioni pubbliche e dei soggetti del partenariato, con interventi di formazione, tutoraggio, assistenza tecnica ecc. finalizzati al miglioramento dei processi di programmazione, progettazione e gestione dei servizi pubblici - adeguare le competenze in materia di politiche del lavoro e della formazione, all’attuazione dei processi connessi con il decentramento amministrativo. diffondere l’applicazione di nuovi orari e forme di organizzazione del lavoro nella PA (18,5 milioni di euro – con 166 progetti - 9% della programmazione) 4

5

La progettualità innescata dalla D2: Formazione rivolta ai lavoratori pubblici e sperimentazione di nuovi sistemi organizzativi atti al miglioramento dei servizi Sperimentazione del telelavoro nell’ottica della flessibilizzazione del settore pubblico allargato Messa a punto di modelli di nuove forme organizzative dei servizi pubblici per adeguarli alle esigenze dei cittadini Processi riorganizzativi quali l’integrazione tra i diversi servizi, l’assunzione di nuovi compiti, l’individuazione di servizi innovativi, l’allungamento degli orari di apertura al pubblico attuati attraverso la rimodulazione degli orari di lavoro, il part-time o il telelavoro prevedono il ricorso a tecnologie e a sistemi ecocompatibili. Analisi dei fabbisogni formativi dei dipendenti e delle dipendenti coinvolti nei processi di riorganizzazione, piani di formazione e iniziative di informazione/sensibilizzazione sulle opportunità di formazione continua esistenti; Adozione di metodologie innovative quali, moduli di formazione a distanza, pacchetti multimediali, certificazione delle competenze e/o crediti formativi e l’adozione dei congedi formativi dei dipendenti. 6

Alcuni risultati I progetti più innovativi hanno generato un “l’effetto domino” sul sistema socio-economico locale. Si è innescato un processo di capitalizzazione di esperienze e di sviluppo delle competenze che ha avuto genesi nella gestione dei fondi strutturali, ma si è dispiegato nel sistema territoriale, nella Amministrazione Pubblica, negli enti di formazione, sino ad interessare i responsabili ed attori degli interventi nei settori economici e sociali. L’attuazione di interventi complessi ha richiesto l’organizzazione di una pluralità di azioni di sostegno e di rafforzamento che ha coinvolto diverse realtà (istituzioni, imprese, ecc.), incidendo sugli assetti organizzativi sociali 7

La sperimentazione di alcune azioni emblematiche, riproducili, in materia di riforma e rafforzamento del sistema formativo e del lavoro e di altri settori di intervento pubblico di grande rilevanza (giustizia), - l’accreditamento dei soggetti formativi - la certificazione dei percorsi formativi, delle competenze e la costruzione di un sistema di crediti riconosciuti la valutazione delle politiche formative del lavoro la standardizzazione delle funzioni, delle attività e dei livelli di competenza dei nuovi servizi per l’impiego - sperimentazioni di integrazione tra i sistemi e costruzione di un’offerta formativa lungo l’intero arco della vita; · - l’individuazione dei contenuti e delle metodologie della formazione dei formatori 8

Cosa lascia questa esperienza al ciclo politico successivo Positività perché si è inciso sulle criticità che possono avere impatto negativo sulle politiche gestite dal pubblico e dal privato (carenze di risorse qualificate e competenze specialistiche, difficoltà nell’adeguamento organizzativo, scarsa cooperazione orizzontale e interistituzionale) Un rafforzamento delle capacità interne alla P.A. e degli interlocutori privati Un sistema finalizzato a politiche di miglioramento della qualità dei servizi offerti al cittadino Un miglioramento della qualità dei processi, con una spinta alla diffusione di un approccio orientato ai risultati Implementazione di modelli di governance Rafforzamento della progettazione integrata 9