I partiti politici - Cap.7 Alla ricerca delle politiche
Democrazia e responsabilità politica Dahl: la democrazia si contraddistingue per una «continua capacità di risposta del governo alle preferenze dei suoi cittadini, considerati politicamente uguali» Tre dimensioni della responsività o tre anelli di congiunzione (linkage) che collegano le 4 fasi del processo di rappresentanza democratica: La strutturazione delle scelte di voto L’aggregazione istituzionale (delle domande) Il policy-making
La democrazia ideale implicherebbe un processo democratico senza vischiosità e sovversioni in un perfetto rapporto input-output Il circuito democratico si apre con le preferenze degli elettori e si chiude con la formulazione di politiche pubbliche congruenti
Strutturazione delle scelte di voto Comportamento dell’elettore condizionato: Congiuntura economica (economic voting) Valutazione delle prestazioni del governo (voto retrospettivo) Affidabilità delle promesse fatte dai partiti sfidanti (voto prospettivo) L’irrazionalità delle scelte dell’elettore pigro (l’elettore non dispone di tutte le informazioni necessarie per maturare preferenze autonome) L’indistinguibilità dell’offerta politica. Viene meno la responsabilità (accountability dei partiti) mentre si realizza una vera e propria fuga dalla competizione Per i partiti pigliatutto avere profili ideologici troppo rigidi e definiti costituiva uno svantaggio competitivo, così come per il cartel party La distorsione del processo rappresentativo: i cambi di casacca
Responsability tiene insieme la rendicontabilità (accountability) e la responsiveness (capacità di risposta alle domande dei cittadini) Rendicontabilità (accountability) è la relazione che implica «uno scambio di responsabilità e di potenziali sanzioni tra governanti e cittadini» Accountability elettorale (quando il referente è l’elettore) Accountability interistituzionale (quando il referente è costituito da un’istituzione politica (Parlamento) o di garanzia (Corte Costituzionale, Presidente Repubblica, magistratura, Banca centrale) Accountability sociale quando i controllori appartengono alla società civile (mass media, opinione pubblica, associazioni, assetti corporativi)
Un governo (o un partito) responsabile se: Un governo (o un partito) è ricettivo o sensitivo, essendo tenuto a rispondere per quello che fa Un governo (o un partito) si comporta responsabilmente operando con efficienza e competenza
Partiti e politiche pubbliche I sistemi politici non sono «macchine banali», semplici trasformatori di input in output I partiti stanno al centro della regolazione delle domande e di coordinamento delle risposte Quando i partiti sono orientati prevalentemente alle politiche e riescono ad assolvere i compiti collegati si parla di partiti responsabili Partiti responsabili quando mostrano di avere la volontà/capacità di: innovare nei contenuti le politiche e di fissare delle priorità di intervento superando eventuali veti e resistenze Coordinare decisioni, apparati e risorse Garantire «l’effettività delle decisioni», cioè la loro messa in opera
I partiti contano effettivamente? I partiti sono organizzazioni adattive che non possono fare altro, se vogliono sopravvivere in ambienti turbolenti, che sviluppare strategie isomorfiche al contesto sia sul piano organizzativo che strategico e ideologico La complessità strategica Attorno alle politiche pubbliche si attiva una pluralità di attori, formali e non, con gradi diversi di influenza, con interessi spesso conflittuali e che detengono risorse cruciali per il conseguimento dgeli obiettivi degli interventi pubblici Dalla complessità alla fattibilità delle politiche La capacità di influenza dei partiti è di fatto vincolata poiché essi non sono attori egemoni del processo politico democratico, ma anche per l’esistenza di limiti operativi e istituzionali che condizionano la fattibilità e l’esito delle politiche Chi decide, i partiti o le burocrazie?